"Sono certa che nelle viscere della terra, tra sassi e grotte scavate tra le intrecciate, nodose, vecchie e robuste radici degli alberi sulla quale è costruito il paesetto di Carro, vivono le fate. Hanno una vita intensa, che si sviluppa sotterranea, nel buio di un castello nascosto; regine di un mondo misterioso..."
da Le fate a Carro ballano il Rondò della Campanella di Erminia Tropea Mayer in "Il tempo e la memoria"
Mattina autunnale a Carro, la foto di Paola Adofaci, di Agnola, che ha vinto il 1° Premio del Concorso fotografico di Carro (1992)