Il partigiano Severino

Raimondo Saverino era un partigiano, nato a Licata nel 1923 e fucilato a Borzonasca nel 1944.

Combatté, nella Seconda Guerra Mondiale, col 241° Reggimento Fanteria “Imperia”; fu ferito in Grecia nel 1943 fu rimpatriato, e quando fu ristabilito fu assegnato ad una compagnia del Reggimento di una stanza alla caserma “Piave”.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 raggiunse la brigata partigiana “Cichero”, sulle alture di Genova e gli diedero il nome di battaglia “Severino”.

Nel 21 maggio 1944 fu catturato dai tedeschi, fu interrogato e torturato per scoprire i suoi compagni, portato da un camion nella piazza principale di Borzonasca venne fucilato nella chiesa del paese.

Il corpo del primo caduto rimase lì 3 giorni a scopo di intimidire la popolazione.

I partigiani crearono la “Volante Severino” comandata da Michele “Gino” Campanella, che avrebbe valorosamente combattuto per la libertà di Genova.

Oggi a Borzonasca la piazza è dedicata a Raimondo Saverino ed un monumento in bronzo lo ricorda sulla facciata del Municipio. Nella stessa piazza dietro il palazzo civico, opera dell’artista Nicola Neonato.

Maya e Vanessa