8

IL PARTIGIANO SEVERINO

Dopo la lettura del fumetto intitolato "Maestra chi erano i partigiani?” di Elena Zini sono rimasto molto attratto dalle storie di coraggio e libertà dei partigiani che hanno raccontato la loro faticosa lotta per la Liberazione.

In particolare, ricordiamo Raimondo Saverino nato a Licata, in provincia di Agrigento nel 1923. Nel 1943, viene ferito in Grecia. L'8 Settembre 1943, raggiunge, sulle alture di Genova, la brigata partigiana “Cichero" sotto il comando di Vincenzo Canepa "Marzo" assumendo il nome di battaglia “Severino”.

Severino, fu catturato dai tedeschi. Fu torturato e invano interrogato. I nazisti lo trovarono sui monti della Rondanara, sopra Chiavari il 21 Maggio 1944, lo riconobbero, lo torturarono lo legarono continuando a chiedergli: “ dov'è la tua Banda? Dov’è il tuo Comandante? Dicci dov’è e ti liberiamo”. Severino, rispose sempre con solo due parole nel suo dialetto: “ Nun u sacciu" .

Questo uomo di grande valore fu portato sulla piazza principale di Borzonasca e fucilato davanti alla chiesa del paese. Gli spararono come ad un bersaglio sui piedi, gambe e man mano più in alto.

Il corpo di Raimondo “ Severino" rimase per tre giorni sulla piazza e fu il primo caduto della"Cichero".

Licata, ha dedicato a questo eroe profondamente anti fascista un monumento. “Severino” dunque un partigiano, un combattente, che non apparteneva ad un esercito regolare bensì a un movimento di resistenza.

Il 25 Aprile ricordiamo la" Festa della Liberazione” il giorno in cui il nostro Paese festeggia la liberazione dell'Italia dall'orrore del nazismo e fascismo avvenuta nel 1945.

Mi piace ricordare questa ricorrenza citando le iniziative della sezione A.N.P.I. Di Genova - Struppa.

Sono fiero di essere un giocatore della squadra ANPI Casassa e di partecipare ogni anno a questa ricorrenza.

Leonardo