Alessandro Giuseppe Antonio Anastasio Volta nasce il 18 febbraio 1745 a Camnago (Como).
All’età di 13 anni inizia gli studi umanistici in retorica e filosofia presso i gesuiti e dal 1761 entra nel Regio seminario Benzi di Como dove termina la sua istruzione. In questo periodo conosce il canonico Giulio Cesare Gattoni che lo incoraggia agli studi scientifici, mettendogli a disposizione il proprio laboratorio di scienze naturali. Da autodidatta legge le opere dei maggiori scienziati dell’epoca e inizia a praticare esperimenti in elettrologia. La forte curiosità e lo spirito critico di osservatore lo portano nel 1775 a inventare l’elettroforo perpetuo, nel 1776 alla scoperta del metano o “aria infiammabile” su cui conduce diversi esperimenti.
Nel 1778 viene chiamato alla cattedra di Fisica Sperimentale all’Università di Pavia, dove, per la grande folla presente alle sue lezioni, viene costruito un nuovo “teatro fisico”, oggi “Aula Volta”. Nel 1792 inizia il dibattito con Luigi Galvani sulla natura dell’elettricità negli animali, che nel 1800 lo porta all’invenzione della pila. Nel 1801 a Parigi mostra la sua ultima invenzione a Napoleone, che colmo di entusiasmo e ammirazione, lo riempie negli anni a seguire di onori e titoli. Nel 1819 si ritira a vita privata, tra Como e Camnago dove muore nel 1827 a 82 anni.