STOP N.3 ~ LA PIATTAFORMA CARBONATICA E I BACINI MARINI ANOSSICI DEL TRIASSICO
STOP N.3 ~ LA PIATTAFORMA CARBONATICA E I BACINI MARINI ANOSSICI DEL TRIASSICO
Le rocce dolomitiche sono rocce sedimentarie formate dal minerale dolomite - CaMg(CO₃)₂ che in origine (Triassico - circa 210 milioni di anni fa) si formarono in un ambiente molto simile alle isole dei mari tropicali presenti oggi sulla Terra.
Il riguadro rosso indica la regione delle Terra dove si trovava la piattaforma carbonatica che ha dato origine alle rocce dolomitiche della Val Zebrù (mappa paleogeografica scaricabile. Scotese, 2014)
Nel Triassico Superiore la configurazione dei continenti era molto diversa da oggi. Esisteva un grande continente chiamato Pangea che dalla fine del Permiano aveva incominciato a frantumarsi attraverso un’importante fase estensionale diretta da Est verso Ovest.
L'ambiente dove si sono formate le rocce dolomitiche era una grande piattaforma carbonatica per molti versi simile alle isole Bahamas.
Questa grande piattaforma carbonatica si sviluppava all'interno di un bacino marino poco profondo con acque calde ben ossigenate.
La vita prosperava rigogliosa con diversi tipi di organismi quali alghe, coralli e molluschi.
I resti di questi organismi (fossili) si possono osservare ancora oggi all'interno delle rocce dolomitiche dove poggia il Rifugio Quinto Alpini.
In particolare si possono osservare facilmente i livelli con laminazione stromatolitica.
Le laminazioni stromatolitiche sono delle strutture sedimentarie composte da livelli più o meno piano paralleli formati in origine da organismi unicellulari (cianobatteri).
Gli organismi che hanno formato e che formano le stromatoliti sono tra le prime forme di vita mai apparse sullaTerra. Le più antiche laminazioni stromatolitiche hanno circa 3,7 miliardi di anni (Nutman, 2016)
Stromatoliti presenti nelle rocce dolomitiche
al Rifugio Quinto Alpini 2877 m.
Livelli chiari: precipitati nel rivestimento mucoso dei filamenti algali e sedimenti fini intrappolati.
Livelli scuri: particelle sedimentarie intrappolate
Le stromatoliti, seppur rare, si formano anche oggi sulla Terra, per esempio le possiamo osservare in Australia occidentale oppure in Sudamerica
vicino a Rio de Janeiro (Brasile).
a). Stromatoliti marine viventi.
b). Laminazione stromatolitiche in sezione trasversale (Ried et al. 2000)
La teoria della tettonica delle Placche ci dice poi che alla fine del Triassico la Pangea iniziò a frantumarsi con un’importante fase estensionale diretta da Est-Ovest.
Questo porterà all'annegamento della piattaforma carbonatica triassica (il livello del mare salì molto velocemente) e alla formazione di un bacino marino relativamente profondo (qualche centinaio di metri) e caratterizzato da avere i fondali in condizioni anossiche (mancanza di ossigeno).
Rocce carbonatiche scure.
Originariamente sedimenti depositati in bacini marini anossici (frana di Punta Thurwieser)
La mancanza d'ossigeno ha permesso la conservazione della materia organica degli organismi che vivevano in quei mari all’interno dei sedimenti che poi sarebbero diventati le rocce carbonatiche scure della Punta Thurwieser (stop 2 - stop 4).
Il colore scuro, quasi nero, delle rocce dipende infatti dal contenuto di materia organica presente.
Questo tipo di rocce sedimentarie riveste un’importanza particolare per l’umanità:
1. Conservando al loro interno le parti molli degli antichi organismi che vivevano nei mari triassici hanno permesso agli scienziati di studiare in dettaglio l'evoluzione di questi animali nei milioni d'anni
2. Sono le rocce che hanno prodotto fisicamente gli idrocarburi (p.es. petrolio) che hanno dapprima permesso lo sviluppo della civiltà industriale ma che in seguito hanno innescato i cambiamenti climatici presenti oggi sulla Terra