“Per questo mi chiamo Giovanni”, di Luigi Garlando, Bur Bilioteca Universale Rizzoli

Diventato ormai un classico della letteratura sulla mafia, questo testo sceglie di raccontare la vita di Giovanni Falcone evitando toni celebrativi e beatificazioni. “Gli uomini passano, le idee restano…” insegnava Falcone e per un altro Giovanni, nato il 23 maggio 1992 a Palermo, risulta chiaro che  giustizia e  legalità non sono principi astratti, ma eredità irrinunciabili che ogni generazione deve saper cogliere


“La mia corsa”, di Francesca La Mantia e Matteo Mancini, Gribaudo

Un libro per osservare la  mafia attraverso gli occhi di un bambino. Gli incontri con gli agenti, i questori e i giudici della squadra mobile di Palermo guidano il lettore e il protagonista alla scoperta di che cosa sia questa mafia che pare così giusta e sbagliata al tempo stesso. Queste le domande che sgorgano dalla riflessione sul testo: è vero che la mafia è così radicata nella nostra vita quotidiana? Che tra i nostri vicini insospettabili possono nascondersi, in realtà, dei criminali? Che essere ritenuti uomini d’onore non è poi così male? 


“Io, Emanuela. Agente della scorta di Paolo Borsellino”, di Annalisa Strada, Einaudi Ragazzi

Un libro che racconta di come la mafia possa spezzare i sogni e le speranze di una giovane vita a sangue freddo. Emanuela Loi, vittima dell’attentato mafioso di via d’Amelio che uccise Paolo Borsellino e gli uomini della scorta, non aveva ancora vent’anni quando venne uccisa. La sua è la storia di una ragazza che assomiglia a quella di tanti ragazzi e ragazze di oggi, costretti a lasciare la propria terra e la famiglia per conquistarsi un pezzetto di felicità. Purtroppo Emanuela non ne ebbe il tempo. 


“Per sempre libero. La storia di Libero Grassi”, di Annamaria Piccione, Einaudi Ragazzi

La storia di Libero Grassi raccontata da Annamaria Piccione supera la retorica dell’eroe e della vittima e mostra il lato più umano della lotta alla mafia. È un ritratto autentico, affidato al ricordo di Nino, che era suo amico e racconta al nipote Saverio il coraggio di chi si è opposto alla “normalità” del pizzo, delle ingiustizie e dei ricatti. Anche se sarebbe più facile nascondersi dietro l’alibi che nulla possa cambiare, la determinazione di Libero ci ricorda che la lotta alla mafia è una responsabilità che si vede nelle scelte quotidiane.


“Da che parte stare. I bambini che diventarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, di Alberto Melis, Piemme

Falcone e Borsellino erano consapevoli del fatto che le esperienze compiute da bambini e da ragazzi avevano una grande importanza per il futuro da adulti. Giovanni Brusca, il mafioso che ha fatto esplodere l’ordigno provocando la strage di Capaci, all’età di diciotto anni non sapeva né leggere né scrivere e aveva già commesso il suo primo omicidio. Proprio per queste ragioni la commovente testimonianza di Melis, dell’infanzia dei due magistrati, che hanno dedicato la vita alla lotta contro la mafia, è un tentativo di comprendere meglio da dove nasce la volontà di stare dalla parte della giustizia affinché sia di esempio e stimolo.


“Non chiamateli eroi”, di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, Mondadori

Da un triste panorama fatto di connivenze, omertà e indifferenza, i profili dei personaggi raccontati in questo libro spiccano per il loro contributo estremo ad un mondo più giusto ed umano. Donne, uomini e persino bambini, vittime giustiziate per i più diversi ed incredibili motivi: per essersi sottratti al crimine, per averlo denunciato, testimoniato in tribunale, raccontato dai microfoni di una radio; o per la sola colpa di essere parenti di mafiosi o di collaboratori di giustizia. I due autori sono esperti sul campo di mafia e criminalità organizzata, la loro scrittura è lucida e analitica, al limite della ricostruzione giudiziaria o della cronaca giornalistica. Uno stile che nella sua asciuttezza restituisce al meglio la fredda determinazione con la quale questa vera e propria disumanità organizzata persegue da decenni i propri profitti. In appendice, un utile repertorio di siti, articoli e libri per approfondire suggerisce al lettore la possibilità e l’importanza di risalire personalmente alle fonti, verificare notizie, incrociare punti di vista.