Edizione 2016

Cosa lega gioco e realtà...

Guarderemo a come il gioco possa presentare una simulazione della realtà, in grado di comunicarne o enfatizzarne alcuni aspetti, di permettere l’esperienza di situazioni particolari, ricostruendo ad esempio il passato o luoghi lontani, portando i giocatori a scoprirne le caratteristiche e percorrere un processo di apprendimento e comprensione.

Il gioco può suggerire nuove interpretazioni della realtà, proponendo punti di vista alternativi e inaspettati, o proiettandoci in situazioni metaforiche. Osservare il mondo dal punto di vista di persone diverse da noi, trovarci in situazioni aliene da quelle del nostro quotidiano o utilizzare oggetti reali in modo ludicamente alternativo può portarci a reinterpretare il reale e meglio comprenderlo.

Il gioco può essere un modello utile a illustrare e/o spiegare la realtà, verso una migliore comprensione delle dinamiche delle interazioni umane, siano o meno esse mediate da un sistema di regole formali. Le situazioni di conflitto, le arti della seduzione, l’attività imprenditoriale, l’impegno politico, la vita sportiva, i rapporti familiari: questi (e altri) fenomeni possono essere compresi e analizzati attraverso le lenti del gioco.

Il gioco può fornirsi strumento di misura delle competenze, in particolare di quelle strategiche e relazionali. I comportamenti ludici possono spesso fornire indizi su attitudini interpersonali e comportamenti nella realtà.

Inoltre, il gioco può portarci a immaginare e inventare nuove possibilità, consentendoci di esperire ciò che ancora non è reale. Invenzioni, nuove soluzioni e utopie possono trovare nel gioco il luogo della loro esistenza e rendersi visibili a coloro che potrebbero portarle nella dimensione reale.

Infine, il gioco può svolgere l’importante funzione di luogo di passaggio tra la realtà e la fantasia, creando - in un ambiente sicuro - occasioni di allenamento per la pratica del pensiero laterale, per l’attitudine al cambiamento, o per il confronto con l’altro da sé.