avvenimenti 2016

17 novembre 2016

dalla pagina Facebook: Casa di Sandra - Rimini

Care amiche e cari amici, a distanza di alcuni mesi ancora ci sono persone che ci chiedono della Casa di Sandra e del perché il suo utilizzo sia stato modificato.

La Casa di Sandra è stata ripristinata come Casa parrocchiale della Parrocchia San Girolamo, cioè come la casa della comunità. Assieme alla piazza antistante, che costituisce l'unico vero "sagrato" della nostra chiesa ed è l'unico spazio all'aperto dove si possono ritrovare bambini, giovani e famiglie, la Casa vuole essere un abbraccio aperto a tutti, mostrando il volto di una comunità aperta ed "in uscita" secondo il costante richiamo del nostro Papa Francesco. Entrando ci si trova di fronte alla memoria di Sandra ed all'immagine del figliol prodigo nel noto dipinto di Rembrandt, che, richiamando alla Misericordia, introduce al luogo dedicato al dialogo personale col sacerdote. La grande sala del pian terreno, con annessa la cucina, offre momenti di incontro per i gruppi di ragazzi, giovani e adulti, di vita comune, di condivisione e di fraternità.

La cucina, arricchita dalla veranda spontaneamente ripulita dagli amici del gruppo delle giovani famiglie della Parrocchia, permette di realizzare anche pranzi e cene all'aperto come è accaduto nel grande pranzo della Festa parrocchiale di domenica 25 settembre quando ci siamo ritrovati tutti, giovani, famiglie, bambini e anziani, componenti dei vari gruppi parrocchiali e delle associazioni e movimenti che operano in parrocchia, compresi gli amici della "Capanna di Betlemme" e qualche ospite imprevisto. Tutti ci siamo sentiti accolti e ci siamo sorpresi insieme in un abbraccio nel quale abbiamo vissuto un'esperienza di comunione.

Gli ambienti interni della nostra casa parrocchiale sono pienamente utilizzabili, dopo i lavori del periodo estivo, dal 16 ottobre e, in neanche un mese, sono già tanti i momenti vissuti insieme da gruppi di catechismo, ritrovi periodici con ragazzi e giovani, incontri e momenti di fraternità con gli adulti.

Riportiamo in questa pagina solo alcune foto non potendo, per evidenti ragioni di privacy, documentare tutti gli incontri vissuti in ogni settimana.

Siamo certi che anche gli amici che in questi ultimi anni hanno vissuto momenti di fraternità con alcuni gruppi giovanili in questa struttura siano contenti e grati perché la "Casa di Sandra" vive come una vera casa per la nostra comunità, aperta a tutti.

Pur avendo altri ambienti, come alcune sale e il Teatro, non avevamo infatti una dimora - che in varie forme è invece presente in tutte le parrocchie - dove poter vivere nelle modalità che abbiamo descritto, gesti e momenti che ci sembrano fondamentali per la vita e la missione della Chiesa e per questo ci siamo ritrovati uniti - come Consiglio pastorale parrocchiale, Consiglio parrocchiale per gli Affari Economici e operatori pastorali - in questa scelta.

Continueremo a curare questa pagina perché è desiderio di tutti noi valorizzare la figura della nostra Sandra, a partire dal parroco, che, ancora prima del suo ingresso ha offerto la sua disponibilità agli amici della Associazione Papa Giovanni XXIII per lavorare insieme nel proporre la sua testimonianza a tutti, fino a tutti noi fedeli laici.

La Mostra permanente sulla vita di Sandra nell'Atrio della nostra chiesa, l'Urna all'interno, le immagini e i testi alle pareti di ingresso della casa parrocchiale, costituiscono strumenti preziosi per incontrare e proporre la sua esperienza. Stiamo studiando assieme altre iniziative in questa direzione.

19 agosto 2016

Celebrazione Eucaristica nel giorno del compleanno di Sandra

Santa Messa concelebrata, presieduta da don Roberto Battaglia parroco di San Girolamo

(testo omelia)

31 maggio 2016

La "Casa di Sandra" cessa la sua funzione di casa di accoglienza per gruppi giovanili e torna a completa disposizione della parrocchia di San Girolamo (album)

2 maggio 2016 ore 18,30

XXXII anniversario della nascita al cielo di Sandra Sabattini

Santa Messa concelebrata presieduta da don Maurizio Fabbri

Vicario Generale della Diocesi di Rimini

Omelia (testo - audio) e Preghiera dei fedeli (audio)

maggio 2016

SANDRA SABATTINI. Il diario di Sandra

Nuova edizione del Diario, a cura di Nicoletta Pasqualini

editrice SEMPRE

Risultati immagini per Sandra Sabattini. Il diario di Sandra

INTITOLAZIONE DELLA ROTATORIA

9 aprile 2016 ore 15,30

Intitolazione a Sandra Sabattini

della rotonda

di Via della Grotta Rossa

(album foto)

Discorsi

(TRASCRIZIONE PARZIALE E IMPERFETTA DA REGISTRAZIONE)

intervento del responsabile di zona dell'APG XXIII, Daniele Serafini: (audio)

Buon pomeriggio e ben ritrovati a questo momento. Ringraziamo intanto il Consiglio comunale di Rimini per averci dato l'opportunità di dedicare questa rotatoria a Sandra Sabattini, in particolare il sindaco, anche se non è presente, l’assessore Irina Imola, la consigliera Valeria Piccari, sua eccellenza il Prefetto, sua eccellenza monsignor Francesco Lambiasi. Siamo molto contenti di poter insieme a voi vivere questo momento, momento importante per chi ha conosciuto Sandra, ma chi l'ha conosciuta anche dopo la sua morte.

Don Oreste ha voluto fortemente che si indagasse sulla vita di Sandra per scoprire quei segni di santità che il Signore aveva messo nella sua pur breve, ma intensa vita. Spesso ci diceva che quando incontravamo una cosa bella, questa andava detta. La prima cosa che si fa quando si ha una cosa bella tra le mani è quella di condividerla.

Oggi siamo qua per condividere una cosa bella: è Sandra per noi Sia per chi l’ha conosciuta in vita, sia per chi l'ha conosciuta attraverso il libro, attraverso le testimonianze. Sandra è stata e continua ad essere una cosa bella. Una cosa bella perché è stata una ragazza giovane che ha vissuto i suoi ventitré anni però in maniera intensa, in un amore al Signore, in una vita dedicata agli ultimi e ai poveri, in una vita semplice ed essenziale. Ha vissuto un fidanzamento casto, senza che questo però venisse a mancare di nulla perché piena, piena del suo Dio, piena della sua vita, piena della sua comunità.

Sandra oggi ci dice questo e noi vogliamo dire che imitare Sandra è una cosa bella perché Sandra è stata un dono del Signore. Visto che siamo nel territorio di Don Oreste mi piaceva mettere vicino don Oreste con Sandra, due persone diverse, apparentemente diverse, ma molto simili perché tutte e due hanno voluto vivere per Dio, con Dio, immersi davvero nell'amore al Signore. Tutte e due con questo segno dell'incontro con il Signore, l'incontro definitivo.

Sandra due giorni prima di morire scrive sul suo Diario: Questa vita non è mia, il Donatore può intervenire quando vuole. Don Oreste scrive, il due di novembre: Sarò morto, è una bugia, sono vivo.

Ecco due persone diverse, apparentemente diverse, ma tutte e due dono del Signore. Così diversi, ma così uguali, così innamorati di Dio. Ecco credo che questo sia ciò che oggi Sandra ci vuole richiamare a tutti e per questo noi diciamo grazie al Signore…

messaggio del responsabile generale della APG XXIII, Paolo Ramonda: (audio)

(…) Sandra sempre più riferimento per la nostra vita, le nostre comunità, la nostra città al punto che le viene intitolata la rotatoria della Grotta Rossa, vicino a Don Oreste, soprattutto nel cuore di Cristo Povero perché i giovani possano fare il bene al prossimo e partire dagli ultimi. La sua bellezza interiore affascina e ci fa sentire la nostalgia della misericordia del Padre (…) e metterci in cammino con questa Serva di Dio verso il dono dell’amore pieno. Grazie di cuore e buon lavoro.

intervento dell'assessore comunale, Irina Imola: (audio)

(…) Nei momenti inaugurativi dei percorsi di toponomastica inizio sempre dicendo che sono molta contenta, oggi dico che sono contenta e sono felice. Sono felice perché la figura di Sandra Sabattini è una figura che si è resa viva e vitale nella comunità Papa Giovanni che voi rappresentate e quindi credo che celebrarla con voi sia per me e per tutta l'amministrazione che rappresento motivo di contentezza e felicità.

Sandra - le motivazioni dell'intitolazione sono evidenti, sotto gli occhi di tutti - è una giovane che ha dato molto agli altri, ho letto l’atto della sua biografia e devo dire che sono rimasta particolarmente colpita perchè già da bambina dimostrava segni di vita di fede importante e tutto il suo percorso ha evidenziato questo aspetto.

Una giovane, una ragazza, una donna che ha vissuto per gli altri, per i poveri in particolare, che li ha cercati di casa in casa, non solo quelli che si mostravano in parrocchia, ma proprio si è data in modo importante agli altri. Quindi il segno della vostra presenza credo sia segno tangibile del suo rapporto con gli altri e credo che questo meriti una celebrazione importante come quella che stiamo vivendo.

Auguro a noi tutti, alla comunità riminese tutta, che lei possa essere di esempio per i giovani come è stata in vita anche adesso che non c'è più. Ringrazio la comunità Papa Giovanni per questa sollecitazione, così come ringrazio la consigliera Piccari che mi ha permesso di conoscere questa figura, una figura peraltro del nostro territorio, quindi ricordiamoci delle persone della nostra comunità che hanno lavorato per gli altri, che hanno vissuto nel segno del prossimo. Grazie a tutti.

intervento del Prefetto di Rimini, Giuseppa Strano: (audio)

Io non sono di Rimini, ma per ora mi considero di Rimini e, come ho detto quando sono arrivata a Rimini, voglio essere un prefetto in mezzo alla gente ed essere qui oggi è proprio per questo motivo, perché voglio vivere i momenti importanti per questa comunità.

Non conoscevo Sandra, non avevo idea di chi fosse, però penso che sia molto bello che una città voglia intitolare una rotatoria ad una ragazza che è stata come noi, tutti siamo stati ragazzi, e che ha dimostrato che i santi sono in mezzo a noi, che i santi siamo noi, basta volerlo, basta avere una vita santa, ma una vita santa non vuole dire una vita di sacrificio, vuol dire una vita gioiosa,una vita piena, una vita vissuta insieme per e con gli altri, ma nella normalità.

Perché ai santi non si chiedono cose dell'altro mondo, quelle ci saranno nella nostra vita vera, ai santi si chiede di vivere giorno per giorno insieme agli altri con la naturalezza: vivere il fidanzamento, vivere il volontariato, vivere lo studio, vivere la normalità.

Questo vuol dire anche essere santi ed è molto bello che venga intitolata una rotatoria perché è un posto dove si passa, un posto dove si legge e quindi veramente sarà la vita eterna per Sandra oltre a quella che sicuramente starà godendo e io mi permetto di fare un augurio: che lei voglia veramente vegliare e che in questa rotatoria non ci sia mai un incidente.


intervento del vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi: (audio)

Quando arrivai a Rimini, ormai quasi nove anni fa, e per la prima volta da nuovo vescovo della diocesi incontrai don Oreste, gli dissi quelle che erano state le mie prime scoperte venendo qui e tra queste una delle prime, che ho condiviso con lui, fu la scoperta di avere incontrato questa bella figura di Sandra Sabattini.

Lui subito mi interruppe e mi disse: "Pensi, eccellenza, che se un giorno questa figliola – non mi ricordo come lui la chiamò, ma un’espressione molto affettuosa - verrà riconosciuta dalla chiesa come una figura eroica nella santità e nella testimonianza di vita cristiana, sarà la prima fidanzata che verrà riconosciuta beata o santa. Perché lei è morta da fidanzata". Questo fu un particolare che io non avevo colto.

Allora il fatto della rotatoria, che è un fatto civile, laico, potremmo dire, a me sembra molto indicativo perché i santi sono capaci di parlare un linguaggio universale. Non è come noi possiamo pensare qualche volta che i santi parlino solo ai credenti o solo ai cristiani. Pensiamo a Francesco d’Assisi: parla a tutti, anche ai nostri fratelli musulmani o buddisti o altri ancora. Sandra parla a tutti. Il nome di Sandra sigillato su questa rotatoria dice alcune verità alfabetiche che ci fa bene ripassare in un ripassino veloce, ma non banale.

La prima verità che dice Sandra a tutti è che non siamo, noi esseri umani, fatti “per" la morte, siamo fatti “con" la morte, siamo esseri mortali, guai a dimenticarlo e lei non l'ha certamente mai dimenticato. Non siamo fatti per la morte, siamo fatti per la vita.

Mi viene in mente una verità strettamente addentellata a quella che ho appena annunciato. Era uno slogan del maggio francese del lontano 1968. Sul muro della Sorbona un giorno comparve una scritta: "Meglio morire da vivi, che vivere da morti". Ditemi voi se questa non è una verità universale? Meglio morire da vivi... perché la vita non è che si possa pesare in termini quantitativi di giorni, di mesi, di anni. Si può vivere anche cento anni, ma una vita banale, superficiale. Viceversa la vita si può misurare solo in termini qualitativi e non quantitativi. (…) Lei ha scoperto Cristo come centro di una vita vivibile, di una vita bella, e ha contagiato questa gioia di vivere a tutte le persone che lei incontrava. Anche questo mi sembra un messaggio universale.

Il terzo messaggio lo aggancio proprio alla rotatoria. La rotatoria è uno svincolo, praticamente per evitare un ingorgo. C'è bisogno di questi svincoli non solo nel viaggio stradale, ma nel viaggio della vita. L'importante è avere una direzione. Vi immaginate voi un autista che sta tutto il giorno e consuma tutto il carburante girando attorno alla rotatoria? La rotatoria è fatta per essere attraversata per andare avanti, ma bisogna avere una meta. Questo ci dice che noi esseri umani non siamo e non possiamo essere vagabondi, ma siamo dei pellegrini. Il pellegrino è chi, anche con un equipaggiamento povero, va avanti, ha come meta un santuario, la Casa del Padre.

Il gesto che stiamo per fare non è un gesto formale, è un gesto che parla, un gesto eloquente, della eloquenza dei gesti che quando diventano segni, quando diventano simboli, parlano a tutti senza le parole. Ci auguriamo a vicenda che passando qui, magari un pensiero fugace ci richiami questi messaggi universali di cui noi ci auguriamo a nostra volta di non essere solo dei ricettori, ma dei trasmettitori, capaci con la nostra vita di contagiare questi messaggi luminosi che Sandra ci ha trasmesso e ci ha lasciato come il suo tesoro più prezioso. Auguri.

rotatoria