Teatro

To the last syllable of recorded time - Macbeth

Non ho memoria di quando ho cominciato a leggere testi teatrali, ma è stato certamente dopo aver cominciato ad andare a teatro. Il primo spettacolo fu "Il gabbiano" di Čechov, una pièce bellissima ma che forse non era adatta a una bambina di appena undici anni. Era il lontano 1979. Non ricordo i dettagli di quello spettacolo che non capii. Però ricordo l'ultima scena, quel colpo sordo dietro le quinte - il primo incontro ovattato con il concetto di suicidio - e l'immobilità cristallina in cui si congelarono gli attori sulla scena.

A diciassette anni ho fatto un corso di recitazione tenuto dalle Albe di Veraheren (poi Teatro delle Albe / Ravenna Teatro) nel piccolo teatro di Bagnacavallo. Abbiamo concluso con la messa in scena de "L'inventore del cavallo" di Achille Campanile. Certe cose che ho capito durante quel corso ancora le porto con me.

Degli spettacoli che ho visto dal vivo ho tutti (quasi...) i depliant. Gialli, alcuni autografati, molti malandati. Trascrivo un elenco con pochi dettagli.

La parte "storica" termina nel 1987, anno in cui ho iniziato l'università. Poi un lunghissimo intervallo, riempito dal cinema. Ma il cinema non è vivo, sensuale, coinvolgente e intenso come il teatro. Ricompare qualcosa verso il 2000. Poco, troppo poco. Spero prima o poi di ricominciare!