H - 1 - 1
30 gennaio 1814
All'Illmo e Reverendissimo Monsignor Vicario Generale Arcivesovile di Bologna.
Supplica delli devoti così detti Domenichini in cui riverentemente chiedono il permesso di portare la loro cappa apposita ed accompagnare con la medesima alla sepoltura i loro confratelli omissis
Il priore Serafino Marchetti fa riferimento alla soppressione della confraternita avvenuta nel 1807.
Semprechè per parte del Governo Nulla Osti, alle brame de' ricorrenti, potranno essi riassumere le pie loro costumanze ne' modi entro descritti operando quanto è da operarsi in tutto. Dall'arcivesovato di Bologna il 30 -1-1814
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H - 1 - 3
7 giugno 1814
Lettera a seguito dell'adunanza del 5 giugno 1814 al sig. Luigi Fiorentini che era assente a tale adunanza. Si ricorda l'autorizzazione data dal vicario generale alla ripresa delle antiche costumanze e si chiede la restituzione del Crocifisso e dello Stendardo, da usare per le sepolture dei confratelli, e che “come notorio” erano presso il Fiorentini.
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H - 1 - 2
7 giugno 1814
Avendo la pia Unione dei cosi detti Domenichini ottenuto da questo Reverendo Vicario Generale il permesso di portare la loro cappa, ed accompagnare con la medesima alla sepoltura i loro confratelli, come apparisce dalla unita supplica, umilmente chiedono che ella Sig. Commiss. Dipartimentale si degni di concedere quanto nella medesima hanno esposto.
Nella lusinga di ottenere dalla di lei bontà la chiesta grazia, umilmente si dicono suoi umilissimi servitori.
Per l'Unione sudetta, Serafino Marchesi, Priore.
Al Commissario Dipertimentale il 7 giugno 1814
Visto il voto favorevole dell'Autorità ecclesiastica, nulla osta per parte della Polizia Dipartimentale al concedere l'entro chiesto permesso, e quivi si annuise all'istanza.
Il Cosig. Commiss. Dipartimentale C. SAVINI
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H - 1- 4
10 giugno 1814
Sig. Serafino Marchesi Priore dell'Unione dei Domenichini.
Nella sua Grata lei mi cusa che nella dunanza delli 5 del corente, che io non mi sono portato al congreso, fatto nella nostra (illeggibile) Mi dichiaro di non avere avuto la poliza invitatoria che pratica fra noi Divoti e nemmeno essere invitato con il suono della voce da veruna persona.
Secondo io intendo il buon eccore che lei a per questa nostra ognione, che il suo buon animo di farla risplendere nel suo primiero stato.
Terzo mi fa una dimanda che io possiede un capo il quale non ho mai avuto, e nessuno ne ò sentito parlarne; a due antici devoti io ne ò fato dimanda è mi ano risposto che nell'anno 1796 fu venduto fra altri soplenti, io preciso non lo posso sapere perchè fui aggragato alli 17 novembre anno 1803
Suo divoto servo Luigi Fiorentini, 10 giugno 1814
in mia abitazione in Saragozza al n272
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H - 1 - 5
10 novembre 1814
Alcuni Confratelli della pia Unione così detta dei Domenichini eretta in S. Giuseppe ne' suburbi di Bologna con somma sorpresa hanno ravisato che pochi …. senza passare parola né al Parr.co della Chiesa …. dell'Unione, si sono detti ..di insubordinare vari devoti Traslocare la d. Pia Unione da S. Gius. Nella Chiesa de' Trentatrè ... implorano la di lei autorevole autorità e mediazione acciò siano chiamati all'ordine gli insubordinati che si sono manifestati di presentarsi ... d'avanti a V.S. Rev.a che in caso contrario si .... il nome, mentre uno di questi è notorio avere preso sia i capitoli, ed altro il sigillo dell'Unione ignorandone il motivo
DA RIVEDERE
Copia di petizione al vicario generale di Bologna ...a nome delli Devoti Domenichini sospendere li traslochi dell'Unione sud. nelli Trentatrè
che riguarda in qualche maniera la chiesa di 33.
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H - 1 - 7
31 gennaio 1815
Serafino Marchesi, priore dell'Unione de' Devoti così detti Domenichini nella Chiesa di San Giuseppe ne' suburbi di Bologna, ,......................... , che agisca nelle occorrenze … adunanze onde mantenere il buon ordine e tranquillità
DA RIVEDERE
31 gennaio 1815
Al V. Delgato Governativo del Dipartimento del Reno.
Serafino Marchesi, a nome dell'Unione dei Domenichini chiede gli venga assegnato un delegato politico …
(viene chiesto di nominare una persona che sovraintenda l'ordine delle adunanze dei domenichini).
Segue la lettera di nomina a Giacomo Fanti (1-2-1815) (H 1 6)
DA RIVEDERE, ANCHE SE IL CONTENUTO PARE CHIARO
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H - 1 - 8
9 giugno 1816
Ferdinando Mazzoli, Depositario e segretario presso l'Unione dei Domenichini alli sig.ri Priori e Ufficiali della Unione sudetta.
Il giorno 3 dello scorso maggio piacque a sua E. Rev.ma Monsignor Delegato Apostolico a cui io né sono addetto di nominarmi ad altro impiego più onorifico, ed a cui resto occupatissimo non solo nell'oss... dell'uffizio, ma moltissime volte anche … di quella mi conviene prostrarmi. ….
DA RIVEDERE SEMBRA COMUNQUE NON IMPORTANTE
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H - 1 - 8
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H - 1 - 10
Illeggibile in gran parte
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H - 1 - 11
28-9-1816
In riscontro di quanto si parlò nella convocazione degli Ufficiali de' Domenichini in Sua Canonica li 25 dello scorso agosto, intorno alla Congregazione della Buona Morte di traslocarsi nella Chiesa di Santa Sofia, ceduta già sino dall'anno scorso dalli conpadroni sig.ri Cesari e Fanti alli devoti Domenichini sudetti, come appare da scrittura privata di cessione delli 20 settembre dello scaduto anno 1815, ed approvata dalla Curia Arcivescovile come da Certificato rilasciato dal Notaro Nanni delli 18 Xbre detto anno nonché dal... inteso dell'Unione sudetta nella convocazione generale delli 14 gennaio corrente 1816 a rogito del notaro sig. Zenobio Egidio Testoni, debbo avvertirla che personalmente ci siamo noi … portarsi al Santuario di San Luca, e combinato con il sig. Vicario sudetto sulla ora a cui abbiamo occularmente osservato che prendendosi li devoti Domenichini mezz'ora precisa dopo la messa di S. Pietro, ne viene che ritornano alla loro Chiesa dopo lo spazio di due ore e mezzo in tutte le domeniche, ... nelli giorni festivi della B.V., nonchè la Domenica della Palme, e la prima e ultima domenica dell'anno in cui vi vanno con solennità ... ... conviene ...bilmente decidere che la Chiesa de' Domenichini resta in libertà per la congregazione della Buona Morte mezz'ora dopo la messa di San Pietro sino alla ora ... dopo la stessa e non più e con ciò stabilire annualmente in ogni e ciascuna domenica dell'anno e festa di precetto della B.V. ..., a riserva dell'ultima domenica di settembre in cui si celebra la festa annuale del Titolare de' Domenichini, che si dovrà tralaasciare la Congregazione della Buona Morte onde essere libera la chiesa per solennizzare la festa sudetta. Condiviso questo dovranno li ill.mi delegati della Compagnia della Buona Morte andare all'occorrenza col sig. Ferdinando Marsigli da noi delegato a tale ufficio onde a vicenda sia fatto un inventario degli effetti che esistono di ragione dei Domenichini, nonchè di quelli che .... la Congregazione sudetta acciocchè ciscuno possa rispondere per la loro rispettiva Unione, pure succeduta l'apertura ed esercizio Parrocchiale della Nuova Chiesa di Santa Caterina, li con... (padroni ?) del locale de' Domenichini intendono che le chiavi qualunque ora presso il rev.do Parroco non chè la chiave di Chiesa resti nelle mani de' Domenichini o suo rappresentante, come quelli che già furono cessionari e che saranno per sempre i primi ad aprire e gli ultimi a chiudere la chiesa sudetta, e con ciò in questo modo combinato una non recherà disturbo all'altra. In quanto poi alla Festa titolare da celebrarsi dalla Congregazione della Buona Morte, questa si dovrà dalla medesima combinare di farla in una festa fra la settimana, come sarebbe il giorno di San Giuseppe o pure quelli con Domenica solita in ora però che la Chiesa sia in libertà, mentre non è di dovere che li Domenichini possono tralasciare di andare a S.Luca giacchè sino dall'anno 1742 a questa parte esiste questa pia costumanza, abbenchè siavi stato un tempo proibitivo da... di governi, non ostante in via remota si sono sempre uniti in apposito locale, e d'altronde avendo presentemente il loro locale di residenza, non sarebbe che inopportuno, abbenchè di una sola festa, adunarsi altrove.
Dalle cose sin qui esposte li sottoscritti si ripromettono di ottenere qualche riscontro per la successiva deliberazione da adottarvi, nel mentre che col dovuto rispetto ...
Giacomo Fanti anche a nome di D. Marco Cesari Compadroni
Gaetano Becchetti priore
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H - 1 - 12
9 luglio 1817
A Gaetano Becchetti, priore della Compagnia detta dei Domenichini
Giovedì prossimo 17 corrente deve essere processionalmente trasportata in questa Basilica di San Petronio la B. V. venerata sotto il titolo nella chiesa in capo al Borgo di San Pietro per ivi celebrare in di Lei onore un devoto triduo per restituirla poi la
ca successiva alla sua Residenza e ciò dietro la risoluzione, colle dovute superiori approvazioni, prese dal consiglio comunitativo, il quale ha deputata l'amministrazione della fabbrica di detta Basilica per l'esecuzioni di dette funzioni. Deve necesariamente una Pia Confraternita procedere a regolare colli appositi … Si elegge la confraternita dei Domenichini a regolare la processione e si chiede al priore di dare adesione.
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H - 1 - 14
15 luglio 1817
Eminenza Reverendissima
L'Unione dei Domenichini in Bologna che seppe sempre conservare la devozione verso M.a SS.a anche in tempi proibiti dal passato governo italiano con portarsi ogni Domenica dell'annoal Santuario di San Luca, e che fu sollecita nel governo austriaco nel chiedere l'opportuna licenza di riprendere l'uso della apposita cappa nelle funzioni Ecclesiasitche nonché di accompagnare alla sepoltura li loro i confratelli defunti come costumavano prima della soppressione di tale congregazione, e come vedesi da riscontro avorevole ottenuto dietro istanza a questa curia arcivescovile delli 30 genn. 1814, e quella che rispettosamente presentata a … che mercè la pietà del benemerito sig. D. Marco Cesari le fu restituito il loro antico locale di Chiesa denominata di S. Sofia acquistata dal medesimo nel … 1815 mediante lo sborso di propri denari… dal sig Giuseppe Caschetti di cui fecero tra loro privata scrittura da ridursi poi a pubblico istr.to onde ripristinare il sudetto locale al primiero uso e devozione della pia Unione sudetta … si addimostrarono premurosi non tanto il sig.Compadrone quanto anche li divoti dell'Unione stessa di ottenre l'opportuna facoltà e licenza per riaprire il loro locale e metterlo ad uso del sudetto culto come vedasi e dalla domanda fatta ed ottenuta licenza da questa curia aricvescovile delli 31 marzo 1815, e dalla commissione governativa deli 9 aprile sudetto anno, e dalla polizia generale di questa città nel giorno susseguente, nonche da certificato autentico rilasciato dal sig. cancelliere Nanni delli 18 xbre 1815 per ottenere lo sgravio della tassa catastica, essendo il locale sudetto stato messo e riaperto ad uso divino e figura riconosciuto necessario l'aumentare l'acquisto anche del locale della sagrestia, non che i fare urgenti riparazioni alli tetti per cui il sig. Giacomo Fanti, altro dell'Unione stessa ne fece del proprio l'acquisto della sagrestia da certo sig. …. Zuffi mediante apposito istromento a rogito Bertolasi, di cui il Zuffi si obbligava di dare l'accesso alla Cantoria dalla parte di sua cantina, e fece pure lo stesso sig. Fanti li ristauri necessari, di modo che uguagliarono ….......risperttivamente soci e compadroni in porzioni uguali li nominati sigri Cesari e Fanti, e con ciò cedettero in perpetuo il gratuito uso alli devoti Domenichini de' locali predetti atteso la opportuna licenza, mediante scrittura privata del 20 settembre 1815 fra le tre parti firmate da ridurre a pubblico istromento dopo tre mesi avvenire.
Indi nel maggio dello scorso anno 1816 fu costrutto dalli sig.ri compadroni un piccolo campanille a cui vi concorse l'assenso verbale del confinante sig. dott. Ceschetti il quale eravi quasi sempre presente nel tergo di tale costruzione, e somministrò contro pagamento li legnami occorrenti, ed in attesa di tale evenienza figura ristorato a spese dei compadroni, per qualche tratto, li muri di suo confine, e con ciò fu nesso in opera le rispettive tre campanelle del prezzo in tutto di ? 300 circa, le quali per uso della nostra Unione non si suonano che per una messa giornaliera e nelle due feste annuali …... , che al certo nessuno dei circonvicini non hanno mai avanzato istanza di disturbo mentre le chiavi rimangono presso dei compafroni per rispettiva loro convenzione, a riserva del tempo presentein cui il Rev.do Parroco di Santa Catterina di Saragozza uffuzia la chiesa suddetta ad uso Parrocchiale fino a che verrà riaperta la sua nuova Chiesa. Ciò non ostante, fu nel principio febbraio del corrente anno chiuso l'uscio d'ingresso che mette nel campanille sudetto dalla parte interna, che per far questo è credibile che entrassero per li tetti dalla parte del confinante Ceschetti senza che alcuno preventivamente ne facesse parola, e se non era il caso di dovere accomodare una ... per uso del suono parrocchiale, chissà quando mai si sarebbe accorto di ciò, e per quante ricerche si facessero, non si potè indagare chi fosse, nè la cagione ti tale novità e da ciò li sig.ri Compadroni fecero atterrare l'uscio e rimetterlo al suo primiero stato, senza che alcuno abbia più fatto novità alcuna.
Ma che dal settembre 1815 a questa parte per quante verbali istanze abbiano fatto li devoti Domenichini verso li sig.ri Compadroni D. Cesari e Fanti per ridurre la loro privata scrittura a pubblico istromento essendo di molto trascorso il termine, non hanno mai potuto ottenere l'intento adducendo questi motivo di trascuratezza del sig. dott. Ceschetti principale venditore che si assunse di combinare un solo istromento fra li due compadroni colla cessione di questi alli Domenichini, e da cui ritirò presso di se fino d'allora tutte le carte opportune, per la regolare estensione del rogito sudetto, per cui sono impossibilitati li Devoti stessi di ora potersi servire delle loro ragioni per avere l'ingresso nella Cantoria di sopra menzionata stantecchè sono pochi mesi che il sig.Zuffi ha venduto il suo locale di cantina a certo sig. Mauro Querzoli (???) e ignorando se abbia condizionato il passaggio da prima accordato, ed hanno pure dovuti pagare alla fine di febbraio sel corr.te anno una Tassa alla pub.ca cassa, forse per motivo di non essere stata fatta la necessaria voltura, mentre il sig. dott. Ceschetti non a mai presentato all'apposito uffizio alcun recapito, come fin ad ora non a mai combinato, ne mai chiamato alcuno per ultimare questa pendenza
Dall'esposta ... prendono l'andire li Devoti Domenichini in unione alli due Compadroni di subordinare il tutto sotto l'occhio vigile della Eminenza V.ra Rev.ma affine se riconosciuto equo e giusto possano ottenere quanto gli è stato promesso, onde ogniuno possa avere presso di se que' recapiti necessari da conservarsi in perpetuità, e da valersene nè contingibili casi che possano accadere come appunto li qui sopra esposti, regolando il tutto con vero spirito di Religione e vera subordinazione di cui li Devoti detti si ... verso L'Eminenza Vra Rev.ma nel mentre che aspirano e pregano della protezione vostra dandosi l'alto onore divotamente inchinarsi ...
Bacchetti priore anche a nome di D. Cesari e Fanti.
E' una supplica al cardinale Oppizzoni in chiede che il sig. Giuseppe Ceschetti ultimi e perfezioni la cessione della chiesa di S. Sofia ai Domenichini.
DA LEGGERE CON ATTENZIONE PERCHE' VI SONO PARTICOLARI INEDITI SULLA RIACQUISIZIONE DELLA CHIESA!
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H - 1 - 13
15 luglio 1817
Risposta alla amministrazione della fabbrica della basilica collegiata di S. Petronio (NON RILEVANTE)
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15 luglio 1817
A sua eccellenza il sig. Senatore di Bologna
La Pia confraternita del Pellegrino Greco denominata li Domenichini sotto la protezione dell B.V. di San Luca possedeva prima dell'invasione francese il locale di loro Chiesa e case annesse in via Saragozza per cui dovette per ordine di quel governo perdere tutto, ed andare raminga ed esule per conservare la devozione a Maria SS.ma, come vedasi dall'apposita lapide posta in Chiesa. Ora, succedutone la restituzione di questo Stato alla Santa Sede, fu premurosa la Confraternita sud. di ricercare nel 1815 d'entrare in parte al possesso de' suoi dominj, e mercè la pietà di due Benemeriti Concittadini fu restituito il locale della sola Chiesa a primiero loro uso di devozione, e da ciò ottenutane la opportuna licenza fu riaperta come tutt'ora conservasi.
Non sa però comprendere come osta a esente dal pagamento della Tassa verso il pubblico Erario come da Decreto Declaratorio di S.S. felicemente regnante. Il dovere però pagare le Tasse relativamente dei riattamenti ed espurghi dei chiavicotti ordinati dall'E.V., sull'esempio che le altre Chiese aperte al ... Culto ne sono, e devono essere esenti pe' soli locali di Chiesa, cosicchè credono che qualche errore ne sia succeduto nell'apposito Campione, come vedasi ancora dall'apposita circolare senza data che di meno in meno viene estradata di cui parla l'... del pagamento agli Inquillini delle apposite case, cosicchè la Confraternita si dà l'onore di protestare di dichiararsi non essere nè inquillini, nè possessori di Casa annessa alla Chiesa, da cui dietro l'esposta circostanza avanza la sua istanza all'E.V. sig. Senatore e Savi Communitativi onde essere totalmente esentati dal pagamento della Tassa ...
Nella persuasiva di essere assecondati di quanto calorosamente addimandano ...
Gaetano Becchetti priore
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H - 1 - 15
23 luglio 1817
Ringraziamento ai Domenichini per la processione della Madonna sel Soccorso.
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H - 1 - 16
7 agosto 1817
L'istanza che ella mi presentò il mese scorso con la quale chiede esenzione dalle Tasse dei riattamenti , ed espurghi dei chiavicotti, allegando ad esempio l'esenzione che godono altre chiese aperte dalle Tasse qualunque, anche verso il pubblico erario, dietro dichiarazione di Sua Santità felicemente regnante, fu da me rimessa a questa assunteria d'Ornato perché volesse esternare sull'oggetto il suo parere.
Il riscontro avutone si è che la disposizione piissima di Sua Santità, su cui poggia l'avanzata istanza, non risguarda che la Dativa quando verrà a realizzarsi, e quindi non applicarsi sull'oggetto in discorso.
Uniformandomi io pienamente al detto sentimento, glielo comunico a di Lei opportuna regola, e passo a salutarla con la dovuta stima.
Co. Cesare Al.o Scarselli.
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H - 1 - 17
28 marzo 1818
Dalla amminstrazione della fabbrica della Madonna del soccorso che prega la confr. Dei Domenichini di intervenire per le prossime processioni.
La lettera è indirizzata ai priori ed ufficiali della compagnia dei Domenichini “In S. Sofia”.
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H - 1 - 18
23 ottobre 1818
Richiesta d'uso della chiesa di S. Sofia da parte dell'unione dei devoti Calzolari (?) per la loro processione in occasione della visita al cimitero.
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3 nov. 1818
Inivito dal padre spirituale dei Domenichini a priori e ufficiali dei Domenichini a partecipare alla processione della domenica successiva.
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2 dicembre 1818
NON RILEVANTE (denuncia di un lascito di 43 messe annue pagate da Giuseppe Cavazza ...)
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12 gennaio 1819
Richiesta della Unione dello Scannatoio de' Majali per l'uso della chiesa di S. Sofia...
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H - 1 -22
Senza data, ma prima del 15 gennaio 1819
A Sua Santità Papa Pio VII felicemente regnante
Beatissimo Padre
La Confraternita detta volgarmente de' Domenichini eretta sotto il titolo della B.ma Vergine di S.Luca loro chiesa della Città di Bologna desiderosa di supplire alle Opere Pie e Caritatevoli che si pratticavano dalla Ven: Compagnia o Confraternita della Morte della stessa Città quale da qualche anno fu soppressa; Supplica umilmente la Santità Vostra degnarsi accordarle il privilegio di associare e dare sepoltura ai Giustiziati e di potere avere tutti quei privileggi che si godevano dalla detta soppressa Compagnia della Morte
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1 Aprile 1819
Signori
Avendo osservato che con nostra e tutta soddisfazione l'impegno edificante col quale le Signorie loro si prestarono lo Scorso Anno, e scortarono con bell'ordine la Processione Votiva della Sacra Prodigiosa Immagine della B.V. del Soccorso ... viene nuovamente chiesto ai Domenichini di prestarsi per la processione del 25 aprile 1819.
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H - 1 - 26
2 aprile 1819
Il Priore della Compagnia dei Domenichini in Bologna
Rittenuta la necessità di conservare copia semplice dei Capitoli, e statuti della nostra Confraternita, presso il nostro segretario per le occorrenze di pronta evasione, e schiarimento
Si abilita il medesimo Segretario a fare trascrivere copia semplice dei capitoli medesimi, ... di Confraternita per l'effetto di cui con l'obbligo di tenere la copia med. inserita negli atti.
Il priore L. Fasani
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H - 1 - 25
2 aprile 1819
Il Priore della Compagnia dei Domenichini in Bologna
Per accolto visto il sen: Decreto di S.E.R. il March. Arcivescovo delli 1 aprile con allergati alla nostra suplica N.1 col quale ordina la produzione delli nostri Statuti e Brevi
Decreta
Si esibischino alla Cancelleria Arcivescovile li Brevi richiesti, e si informa non esistere presso la nostra Unione le copie autentiche delli Statuti.
Data li 2 Aprile 1819
Il Priore L. Fasani
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H - 1 - 24
2 Aprile 1819
A Sua Eminenza Reverendissima il Sig. Cardinale Oppizzoni Arcivescovo di Bologna.
Em.za Rev.ma
Inerendo al Venerato rescritto dell' E.V.R. emmesso a tergo la nostra suplica Prot. 1652 li 1 corrente, ci facciamo un preciso dovere di umiliarle rispettosamente tre Brevi in essa ennunciate uno in data 15 gennaio, l'altro in data 3 febbraio e l'altro in data 17 febbraio prossimi passati portanti la concessione de beneficj, privilegj ed Indulgenze da SS. notro Clementissimo Sovrano specialm. impetrate ed ottenute a favore della Pia Unione de Domenichini.
A completa evasione del lodato rescritto si sarebbero dovuti produrre li Statuti e regole della Confraternita medesima, ma di questi, mancandone le copie autentiche si può soltanto far conoscere all'E.V.R. che detti devono esistere negli atti di questa di Lei Cancelleria, per essere stati registrati li 28 febbraio 1744 in lib. Eretc. fol. 3 usq: ad fol.127 per l'inallora Cancell. sig. Camillo Bavosi.
Supplica la Pia Unione, e bramosa di esaudimento, non fa che pregare l'E.V.R. a riparare a questi mali che attualmente vanno sorgendo ed intanto nella lusinga che piacerà alla di Lei Autorità di onorare e docorrere aspechio, e lustro di questa Diocesi, l'umile Unione ricorrente, doverosi si rendono tributante l'omaggio di venerazione, osequio, e sudditanza, nel mentre che devoti si prostrano al bacio della Sacra Porpora dell'E.V.R.
Bol. 2 apr. 1819 per la ricorrente Unione il Priore L. Fasani
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8 Aprile 1819
Signori
In addempimento della venerata ordinanza di Sua Eminenza Rev.ma il Cardinale Arcivescovo in data di questo stesso giorno partecipò loro la risoluzione della lodata Eminenza Sua colla quale ...
1° che si presenti a questa Cancelleria Arcivescovile l'elenco ossia Campione de' Congregati.
2° la Nota degl'Ufficiali.
3° gli Atti della loro Unione colla modula di fratellanza, e stampa qualunque, che inviano ai fratelli aggregati.
4° il quaderno di cassa.
Eseguite in tal modo la Superiori Disposizioni alle quali si faranno si faranno dovere di uniformarsi passo a rassegnarmi con distinta Stima.
Dalla Cancelleria Arcivescovile di Bologna li 8 Aprile 1819
Luigi Andrea Nanni Cancelliere Arcivescovile.
Presentata li 9 aprile 1819
adì 10
Si accompagni alla curia Arcivescovile i documenti richiesti ritenendone copia per norma.
Il priore Ludovico Fasani.
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H - 1 - 27
Li 9 aprile 1819
Il Priore della Compagnia de' Domenichini sotto l'Invocazione della B.V. di S.Luca
Visto che è al suo termine il libro in cui vengono registrati gli Atti relativi alla Unione,
Visto che in esso non sono state portate progressivamente, e regolarmente, li privilegi ed Indulgenze di cui è stata da S.S. graziata l'Unione anzid.
Coinsiderata la necessità di provvedere all'una, e all'altra delle indicate circostanze per la buona regola ed il buon ordine necessario,
Ordina
si acquisti un libbro che serva di protocollo agl'atti, ed altro inerente all'Unione, e si provveda quant'altro occorra per li fini ed effetti contro indicati, procedendo alle relative operazioni alla neccessaria regolarità e precisione.
Il Priore
L.Fasani
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H - I - 29
12 aprile 1819
A Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Cardinale Oppizzoni Arcivescovo di Bologna.
Em.za Rev.ma
All'evasione della venerata ordinanza dell'E.V.R. delli 8 corrente, colla quale di chiede l'esibita degli Atti, e documenti relativi alla Pia Unione dei Domenichini, mi faccio un preciso dovere di umiliarle ne suoi originali inerendo al dispaccio di questa Cancelleria Arcvesc.le N° 1652,
1° l'Elenco ossia campione de' fratelli congregati,
2° l'Elenco ossia campione delle sorelle congregate,
3° la Nota degl'Ufficiali
4° Gli Atti della Congregazione, contenenti N°14 sedute ed altro, raccolte nell'apposito Libro.
5° Tre module a stampa pel servizio della Congragazione medesima, l'una per gli invita, l'altre per le Elemosine, per la terza fratellanza.
6° Il quaderno di cassa.
7° finalmente il conto del Collettore ossia Campioniere richiamati.
Tali atti, e documenti ad esclusione dei due Campioni sono stati ritirati dal Confratello Mazzoli presso cui esistevano, ed eseguito in tal modo il supremo volere dell'E.V.R.ritengo adempiti li miei incombenti.
Nell'Atto pertanto non lascio di supplicare l'E.V.R. a dare le più sollecite providenze in proposito all'effetto di evitare maggiori e più scandalosi mali, che di giorno, in giorno si vanno manifestando, ho l'alto onore di chinarmi ossequiosamente al bacio della Sacra Porpora.
Li 12 aprile 1819
Il priore
L. Fasani.
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H - 1 - 31
14 aprile
Lettera agli amministratori del santuario della B.V: del Soccorso in cui i Domenichini confermano di scortare la processione per il 25 aprile.
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H - 1 - 30
14 aprile 1819
Al sig. Ferdinando Mazzoli segretario.
E' duopo allo stato delle cose di regolarizzare gl'atti di nostra confraternita e di impiantare un nuovo sistema di corrispondenza. Per ciò fare si rende necessario che ella si compiaccia presentarsi da me entro tre giorni per ricevere le opportune Istruzioni che indicatamente vanno osservati. Non presentadovi a questo invito mi sarebbe forza surrogare altro individuo al disimpegno delle funzioni che a lei erano attribuite, e ritenere così come avvenuta la di Lei dimissione.
Resto frattanto affezionatissimo
Il Priore
L. Fasani.
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LIII - 1 - 2
14 aprile 1819
Il Priore della Compagnia de Domenichini in Bologna
Per togliere ogni motivo di dissapore, e lagnanza a diversi Confratelli compromessi da diversi male intenzionati che violano le leggi statutarie, ed a scarico di nostra incombenza anche per aderire alle premure dei primi
Si Ordina
sia fatto rapporto all'Em. Sig. Card. Arcivescovo dei fatti avvenuti, per quei provvedimenti, e misure istantanee che nella di lui saggezza crederà del caso.
Il sig. Av. Succi è nominato dell'estensione di tale rapporto.
Il Priore
L. Fasani
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H - 1 -32
1 maggio 1819
Lettera di ringraziamento e piena soddisfazione dall'amministrazione del santuario della BV del Soccorso alla Confraternita dei Domenichini per la processione appena fatta del 25 aprile.
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H - 1 - 34
6 maggio 1819
A Sua E. Rev.ma il Sig. Cardinale Arcivescovo di Bologna.
Em.za Rev.ma
Con rispettato dispaccio di questa cancelleria Arcvescovile n. 1652 delli 8 aprile ultimo decorso furono richiamati i documenti relativi alla Pia Unione dei Domenichini, e fino nel successivo giorno 12 con mia accompagnatoria n. 3 furono alla medesima spediti e rimessi.
Nella circostanza poi che l'Unione medesima abbisogna dell'Elenco o Campione dei Congregati pel duplice motivo di esigere cioè le mesate ultimamente decorse onde far fronte alle spese che occorrono particolarmente per prestare li dovuti suffragi a quattro confratelli Defunti, e per improntare quanto necessita per l'Esposizione del Ssmo Sacramento assegnata a S. Soffia nei venturi giorni 21 e 22 del corrente, e secondariamente per estradare gli inviti a tutti li congregati onde secondo l'istituzione nostra, ed il consueto dei passati anni assistino al solenne trasporto della B.V: di San Luca nostra autorevole Protettrice, e Signora, ed accorrino devoti a feteggiare le venienti Rogazioni, mi faccio premura di supplicare l'E.V.R. a volersi segnare di restituire all'Unione ricorrente il richiesto elenco per gli effetti spiegati.
Non posso che sperare benigna annuenza dall'E.V.R. ragione e giustizia appoggiando quest'umile istanza.
Passo fratanto osequioso a prostrarmi a baciare la Sacra Porpora.
Il Priore
L. Fasani
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H - 1 - 33
6 maggio 1819
A Sua E. Rev.ma il Sig. Cardinale Arcivescovo della provincia di Bologna
Em.za Rev.ma
Onorata copiosamente la Pia Unione dei Domenichini dai Paterni tratti usatigli dalla E.V.R. nella occasione della scorsa visita pastorale praticata nella propria Chiesa di S. Soffia, addebita a se medesima il preciso dovere di tributargliene ommaggi, e grazie.
Ad unanime voto quindi l'Unione medesima si prostra devota per intercedere dalla loro possentissima Protettrice la conservazione della Sacra di Lei Persona, e le implora fervidamente ogni bene.
l'E.V.R. non sdegni accogliere questi sentimenti di ossequio che le si umiliano, e voglia come così si supplica impartire sopra l'Unione tributante lòa Pastorale di lei Benedizione.
Il Priore
L. Fasani.
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H - 1 - 37
14 maggio 1819
A Sua E. Rev.ma il Sig. Cardinale Arcivescovo di Bologna
Em.za Rev.ma
In sequela del venerato di Lei rescritto 13 maggio corrente n° 2240 mi sono fatto un dovere, previa l'opportuna interpellazione fatta agli Ufficiali di subordinare al Mto Rev.o Sig Cerimoniere di questa Metropolitana il mio divisamento in ordine alla solenne processione da praticarsi domani nel dopo pranzo per trasporto della B.V.di San Luca dal Monte della Guardia a questa città come da mia di quest'oggi n. 12 che in copia all'E.V. umilio.
Non ostante però la chiara disposizione portata dal venerato di Lei Decreto e la ristrettezza di tempo che mi impediva a colpo d'ochio di potere dare le disposizioni in proposito da praticarsi dai Congregati, il sullodato sig. Cerimoniere con suo riscontro di questo stesso giorno, che pure in copia si unisce, fa conoscere che in pendenza della deffinitive risoluzioni, non si può sul momento dare quella risposta che merita, non valutando l'urgenza.
Ne' giovi il dire che ha preparato il piano da presentarmi in Persona giacche non solo deve essere da me conosciuto ed approvato, ma conviene per mantenere il buon ordine, e le consuetudini, che sia conosciuto ed approvato almeo dagli ufficiali dell'Unione medesima.
In questo stato di cose non posso a meno di ricorrere al paterno cuore dell' E.V.R. perchè si degni di provedere istantaneamente a questa emergenza, a scanso di inconvenienti, e di indecenti publicità che purtroppo potrebbonsi incontrare.
Giove per altro in quest'incontro far conoscere all'E.V.R. che dall'Unione nostra mal s'avvisa l'essergli stato tolto l'onore, come si presume che andar possa, di trasportare la loro Protettrice, e Signora che da essa esclusivamente dagl'altri per principio della propria Istituzione spetta, ed appartiene, e che se tanto in essa puote ossequio, venerazione e sudditanza, per l'E.V.R. in quest'incontro particolarmente aspira che il di lei cruccio ed autorità la coadiuvi nella gloriosa impresa.
In attenzione per grazioso riscontro per quiete, a norma della nostra Unione, passo all'onore di prostrarmi al bacio della Sacra Porpora.
Il Priore
L.Fasani
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H - 1 -36
14 maggio 1819
Al sig. Priore della Compagnia di S. Sofia
Tengo ordine, e l'ho preparato, di presentare a lei in persona, il piano combinato da ritenersi per per le Rogazioni di quest'anno, in pendenza delle definitive risoluzioni sull'istanza presentata dai suoi confratelli di S. Sofia a S. Ecc.za Rev.ma il giorno precedente 13 maggio 1819. Non avendo avuto il piacere di vederla, non so il perché, l'avverto,perché stante gli ordini superiori che faccia, quanto puote,per venire da me in persona non dovendo io trattare se non con il Priore, che è Lei, non già perché io disprezzi gli altri della Compagnia, ma in pendenza delle definitive risoluzioni non si può sul momento dagrli quella risposta, che merita. In attenzione adunque di sua venuta sono.
Bologna li 14 maggio 1819
Suo Obb.mo Serv.re D. Filippo Mezzetti, cerimoniere della Metropolitana.
#13 presentata li 14 maggio
veduto la vostra di oggi #8, veduta la presente in suo riscontro, attesa l'urgenza, si richiami da S. E.R. istantanee previdenze, e le si unisca in copia ... tanto la presente che sudetta #8
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H - 1 - 35
14 maggio 1819
#12
All'Ill.mo Sig. Il Reverendo Sig. D. Fil. Mezzetti Cerimoniere della Metropolitana di Bologna.
Ill.mo e Mto Rev.do Sig.re, Sua Em.ca Rev.ma il sig. Cardinale Arcivescovo, si è degnato, con suo venerato Decreto di ieri, esaudire i comuni voti della nostra Unione diretti ad ottenere la conservazione degli Usi, e cosuetudini, mai sempre praticati da lunghissimo tempo, e giamai interrotti in ordine al trasporto, e ritorno, della B:V. di S. Luca, nelle ricorrenti festive Rogazioni, e col lodato decreto, che in copia autentica le si unisce, ha ordinato che l'Unione nostra prenda seco lei e relativi concerti, onde più decorosa ed illustrata riesca quella solenne processionale funzione.
Inerendo per tanto alla succitata venerata ordinanza, sono del subordinato parere, che conforma la pratica dei trascorsi anni, la Compagnia dei Domenichini, debba recarsi sul Monte della Guardia domani nel dopo pranzo la levare la B.V., ed che sola l'accompagni fino alla Porta di Saragozza, ove poscia sia consegnata allla rispettabile Compagnia della Metropolitana. Mi faccio quindi premura di ricercarne il di lei sentimento in proposito, onde senza prescindere dalle usitate consuetudini, possa l'Unione dei Domenichini sempre più meritare la Protezione del comun nostro Pastore, ed ottenere, come spera, un benigno compatimento di cui può gloriarsi essere stata in ogni incontro onorata.
Urgentissima essendo la cosa per la ristrettezza del tempo prego V. Ill.ma a compiacersi di un sollecito riscontro per norma dal quale mi lusingo di riscontrare nuovi tratti del di lei Zelo, ed attaccamento per l'onore di Maria Vergine, e per la promozione dei fedeli alla di lei devozione, risserbandomi di interpellarla per le altre funzioni in seguito da praticarsi.
Col più distinto ossequio e venerazione, in tanto mi pregio di ripettermi
Di V. S. Ill.ma
Il Priore L. Fasani
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H - 1 - 38
20 maggio 1819
Alli Ill.mi Sig. Governatori, Consiglieri ed altri deputati ella Veneranda Confraternita di San Giovanni Decollato di Roma.
La Confraternita detta volgarmente de' Domenichini, eretta sotto il titolo della B.ma Vergine di San Luca della città di Bologna espone alle SS. LL. Ill.me avere ottenuto con breve Pontificio il privilegio di associare, e dar sepoltura ai giustiziati, goduto una volta dalla soppressa Compagnia della Morte.
Pregano perciò di essere aggregati a questa Ven. Arciconfraternita di S. Gio. Decollato di Roma per godere di tutti i privilegi, e grazie spirituali accordate da sommi Pontefici per l'esercizio di tale opera pia.
Il Priore L. Fasani.
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H - 1 - 39
10 giugno 1819
Sig. Priore St.mo
Li 10 giugno 1819, Bologna
Stante l'ordinazione fattami da Vs. per la celebrazione di messe N. 43 per il legato Cavazza Giuseppe a carico del sig.Luigi Foresti; mi faccio un dovere di significarle, come mercede della settimana passata trovai da S. Paolo il sig. Fanti, il quale, fra le altre cose, mi disse che, unito al sig. Mazzolini si erano portati dal sig. D. Marco Cesari, e che avevano parlato con lui circa lo sborso, e pagamento da farsi per le sudette messe; e mi assicurò il sudetto Fanti, che il sig. D. Cesari gli aveva detto, anche con qualche alterazione, che voleva far celebrare le messe dove gli pareva, e piaceva a lui, e che non era in obbligo di far celebrare ai Domenichini. Soggiunse poi il sig. Fanti, che io avessi riguardo a celebrare queste Messe, per non trovarmi in qualche differenza per il Pagamento. Questo è quanto dovevo avvisarla per sua regola, acciocché non nascesse qualche inconveniente. In attenzione de' suoi comandi, con tutto il rispetto passo a protestarmi.
Suo aff.mo servitore,
D. Antonio Albertazzi.
N. 15
Presentata il 12 giugno 1819
In pendenza della cognizione dei pretesi diritti milantati dal sig. D. Cesari, si riscontri lo scrivente che saranno prese in proposito le più sollecite providenze.
Il priore L. Fasani
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H - 1 - 40
13 giugno 1819
N. 15
Al sig. D. Antonio Albertazzi
Bologna
A riscontro del pregiato di lei foglio del 10 cor. le replico di compiere alla ordinatale celebrazione delle Messe indicatigli a sodisfacimento del Legato Cavazza, il di cui importo le verrà come solito, e di regola sodisfatto.
Tanto mi compiaccio parteciparle mentre che mi protesto.
Il Priore L. Fasani
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H - 1 - 41
A Sua Em. Rev. il Sig. Card. Galetti
Roma
Em.za Rev.ma
La Pia Unione de Domenichini, canonicamente eretta in Bologna sotto il patrocinio della B.V. di S. Luca umiliò a questo E.mo e Rev.mo Cardinale Arcvescovo una supplica in data 1 Apr decorso nella quale faccendogli preliminarmente conoscere gl'inconvenienti in essa Pia Unione insorti, chiedeva provvedimenti istantanei che allo scopo tendessero. L'Em.za Sua Rev.ma in seguito di tale reclamo, con successivi venerati Decreti, richiamò gli atti tutti della Unione ricorrente, ed i brevi della Santità di Nostro Signore benignamente riportate, ingiungemmo a questo sig. Uditore presso la di lui Curia Arcivescovile di costruire analogo processo per verificare l'esposto, come da decrfeto delli 16 aprile 1819.
Si accinse ben tosto l'incaricato giudice alla formazione dell'... processo, e ne aspettavano i ricorrenti un esito sollecito, ma fu ed è altrimenti,
Da quell'epoca in poi pende la causa e l'E.S.R. non si è per anche degnato di dare una qualche evasione alle umili istanze degl'Oratori. Frattanto i perturbatori della pubblica pace vieppiù fomentati da questo ritardo non cessano di vessare ed avvilire l'unione reclamante: li pretesi Compadroni della Chiesa dedicata alle di lei funzioni nuovi ostacoli vanno sognando per sempre poi intralciare il buon ordine, la pace, e la concordia fra i fedeli Congregati. In questo stato di cose, e perché a questi venga posto freno, e riparo, l'umile petente, che debolmente presiede a questa Unione supplica l'E.V.R. ad interessarsi a di lei favore, ed a fare in modo che venga una volta deciso il di lei destino.
In attesa di grata e benigna annuenza, passa al bene di segnarsi con tutta la venerazione, e stima, prostradomi al bacio della Sacra Porpora.
Li 16 giugno 1819
Suo Ob. Serv.
L. Fasani.
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H - 1 - 42
4 agosto 1819
Ill.mo Sig. ...
P... la premura fattami da ... degn.mo sig. Roncagli avrei senza alcun dubbio spedito la patente di aggregazione con i Privileggi annessi di questa ven. Arciconfraternita sìdi S. Gio. Decollato, e sarei anche pronto di spedire ad un di lei cenno, se potessi rientrare delle spese da me fatte, con più avendo una qualche gratificazione per le mie fatiche. Con li ... "50" che v.s. Ill.ma si limita farmi pagare dal sudetto sig. Roncagli, certamente, come a que' rileverà dal conto riguardante soltanto la comp.a de Domenichini, non mi viene a saldare ciò che da qualche tempo sono in esborso per la medesima.
Non ebbi mai dal sig. Tadolini un soldo, nè a titolo di spese, e nè tanpoco per le tante commissioni addossatemi, per cui mi lusingo non vorrei permettere che ne resti in tal guisa defraudato dopo essermi prestato per la D. Compagnia.
La prego dunque ad intraprendersi di proposito per definire una volta questa noiosissima vertenza, che mi ha recato non poca amarezza. Del resto poi non mi risparmi li di lei comandi, che saranno da me eseguiti con la massima esattezza, ed onestà.
Ed in attenzione di un grato riscontro a mio governo con stima distinta mi protesto.
Roma, li 4 Ag. 1819
...
Pietro Coccia, Cantore (?) Pontificio
Conto di diverse spese ed agenzie
1819
Gen 16 Per Breve a favore de' Domenichini di Bologna a potere dare sepoltura alli giustiziati, privileggio goduto in passato dalla soppressa Compagnia della Morte.............................................................. 2 50
Per copie d'indulgenze dell'arciconfraternita di S. Gio. Decollato consegate al sig. Tadolini........................... 50
Per breve ossia privileggio ottenuto dalla Compagnia sudetta di potere portare la Madonna SS. di S. Luca processionalmente nei giorni delle rogazioni .... 1
Mg 23 Per rescritto a favore del Priore ed altri individui della Comp.a dei Domenichini di Bologna ......................... 2
Pag.ti alla segr.ia de Brevi duplicato del brevo voluto dall'Arciconfraternita ... ...................1.75
Idem al segretario della Ven Arciconfraternita di S. Gio. per spese di patente di aggregazione in essa compresi tutti li privileggi ed Indulgenze accordate da Sommi Pontefici
..... in tutto 21.75
Presentata li 18 agosto
Si riscontri lo scrivente insistendo a rimettere gli enunciati brevi e patentidichiarando che esiste un ... Tadolini di £ 90 per le spese occorrenti, ma che ad onta di tutto ciò gli si pagheranno £ 9.50 all'atto del ricevimento delle carte predette.
Il Priore L. Fasani.
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H - 1 - 43
18 agosto 1819
Al sig. Pietro Coccia, Roma
In riscontro alla preg.ma sue del 4 corrente ho l bene di dirle, chenon lieve sorpresa mi arrecano le di lei pretese, tanto in ordine alli chiesti compensi, quant'anche alla discrepanza delle spese che ella dice di avere incontrate per questa nostra Pia Unione. Diffatti ella avrà presente ceh un'altra sua spedita al sig. Tadolini annunciò che le spese per ottenere l'aggregazione alla Ven.le Arciconfraternita di S. Giovanni ascendenti a Scudi 5 e che diverse altre compettenze dovutigli componevano la somma di scudi 4.5 formante un totale di scudi 9.50 che ad onta di un deposito fatto presso il sig. Tadolini di Scudi 90 mi ero deciso fargli pagare al solo oggetto dipotere una volta pervenire all'epoca finale di questa vertenza.
Bene mi augurerei, se ottenuti fossero gl'altri Brevi e privilegi, che ella solo mi fa conoscere in via di riportarne le pretese spese, e compettenze. E' estraneo al comun senso che una corporazione debba per ipotesi sodisfare una cosa che non possiede, e che non è certa che esista. A garantire l'interesse e della Committenza, e del Comesso fu fatto l'ennunciato deposito.
Senza adunque più trattenerla òle dichiaro che se ella spedisce la patente di aggregazione e gl'altri Brevi, e Privileggi che asserisce di avere ottenuti, io le farò pagare li scudi 9 e bajocchi 50 e si accerti in pari tempo che sussistendo in fatto le di lei pretese, mi farò un dovere di sollecitare questo sig. Tadolini di usare del fatto deposito per quella somma ulteriore che sarà di ragione conosciuto pervenirle. D'altronde poi se ella crede di rendersi renuente (?) a scarico de' miei incombenti non potrò che appoggiarmi a che qualche altra persona che esaudisca le nostre domande, restando così infruttuoso, e per lei, e per noi, il suo operato.
A volo di posta attendo le carte che le ricerco, persuaso che si farà pregio di essere giusto, raggionevole ed onesto e frattanto coi più dsitinti ringraziamenti passo a ripetermi.
Li 18 agosto 1819
Il priore L. Fasani
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H - 1 - 44
28 agosto 1819
Di risposta alla preg.ma sua del 18 corente ritardatami per qualche disguido di posta, non sono certamente stravolgenti le mie pretese da potere sorprendere tanto in ordine alli compensi dovutimi, che per le spese da me incontrate, come avrà rilevato dal conto trasmessole. Ho riandato tutto il carteggio avuto con il sig. Tadolini e non ho mai trovato d'avergli annunciato che le spese di aggregazione ascendevano a scudi 4.50. Scorgo però in una lettera del 30 scorso giugno le seguenti espressioi: "vi prego di rimettermi per le .... noti scudi 9.50 in acconto di quanto mi dovete". Voglio anche supporre che avergli scritto per isbaglio come si asserisce dal sig. Tadolini (che sembrami difficile), non per questo mi si deve togliere il diritto che ho di riscuotere quella somma, che ho dovuto pagare per il ritiro della Vs. Aggregazione, con più un compenso per le replicate istanze avanzate a questa Ven.le Arciconfraternita di San Giovanni Decollato, onde ottenerla.
A por fine una volta a questa vertenza e per aderire alle di lei premure, col prossimo ordinario spedisco la nota Patente con ... annesse al sig. Roncagli, a cui si compiacerà di pagare quella somma che crederà spettarmi ... scudi 9.50 non senza darmene avviso unformandomi in tutto e per tutto alla di lei ... La prego poi d'insistere presso il sig. Tadolini acciò mi soddisfi quello che di ragione mi si appartiene per li altri incarichi addossatimi, non avendo ricevuto dal sig. Tadolini sud. come le scrissi mai un soldo. E augurandomi il bene de suoi riveriti comandi con tutto l'ossequio mi confermo,
Roma, li 18 agosto 1819
Pietro Coccia, cancelliere Pontifico.
Presentata il 1 settembre,
Si passi per norma agli atti
Il Priore L. Fasani.
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H - 1 - 45
4 settembre 1819
Adesivamente alle premure da vs avanzatemi, in questo stesso ordinario s'interpongono da me li più vivi offici presso codesto Emo Cardinal Arcivescovo, onde voglia degnarsi di sollecitare quelle provvidenze che giudicherà le più opportune alla conciliazione delle vertenze insorte fra la Pia Unione dei Domenichini, a cui Ella presiede, e li Compadroni della Chiesa di S. Sofia, per cui rimangono, non senza scandalo, sospese quelle funzioni che dalla detta Pia Unione venivano praticate. Desidero che la mia interposizione possa produrre quell'effetto che Ella si ripromette, ed intanto con vera propensione resto...
Roma li 4 set. 1819
Cardinale Galletti
Si riscontra protestando la dovuta riconoscenza.
Il Priore L. Fasani
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H - 1 -50
Riassunto
12 sett. 1819
Si ringrazia i card. Galletti per l'inerposizione con il card. Oppizzoni. Avendo ottenuto l'aggregazione a S. Gio. Decoll. con bolle e privilegi, non rimane altre che una bolla di S.S. che dichiari che i privilegi (giustiziati e BV di San Luca) già posseduti dalla compagnia della Morte sono ora attribuiti ai Domenichini.
Il priore L. Fasani.
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H - 1 - 46
12 - sett .1819
L'E.mo Signor Cardinale Arcivescovo con suo venerato dispaccio del 4 settembre mi ordina di partecipare alli signori uniti di Santa Sofia certe sue volontà. Per ciò eseguire mi fa constare essere necessaria la convocazione de' medesimi, e loro riuione sotto la mia vigilanza e responsabilità. Se dunque, per mezzo di lei, sig. Priore, invito gli altri suoi colleghi a trovarsi Domenica ventura 19 corrente nella Canonica di Santa Caterina di Saragozza mezz'ora dopo le dodice meridiane. Con questo ho il piavcere di protestarmi con distinta stima.
D.Gio.Batta Battistini parroco di S. Caterina
N. 19
presentata li 14 sett. 1819
Si richiami dallo scrivente copia collazionata dell'asserto dispaccio 4 corr.per norma indo conosciutone l'importanza si ordini all'Unione dei Confratelli per il 19 corr. serrate le regole. Il campioniere è incaricato della esecuzione di cui per ciò che riguarda i propri incombenti.
Il Priore L. Fasani
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H - 1 - 48
Due lettere (copia) in un sol foglio.
Una al parroco di Santa Caterina dove il Priore Fasani chiede di avere copia del dispaccio del cardinale prima della riunione del 19.
Un'altra al campioniere Giuseppe Appoloni in cui chiede di organizzare la riunione del 19.
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18-8-1819
H - 1 - 47
Per la concessione de' Privileggi de' quali ella mi parla nella sua delli 11 (?) del cor.te se mi farà avere la relativa supplica,potrò prenderne un qualche interesse, mentre dalle confuse indicazioni che da lei mi si sono avanzate su tale proposito, non si può rilevare quanto occorre per formare la detta istanza. Tanto devo significarle mentre con sincera propensione resto.
Roma li 18 settembre
Card. Galletti.
Si riscontri lo scrivente per quanto occorre.
Il Priore L. Fasani
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19 settembre 1819
H - 1 - 49
N. 20
Al sig. Giuseppe Guidicini
Riassunto
Il Priore ha un imprevisto che gli impedisce di partecipare alla riunione del 19 e chiede al Guidicini di farne le veci e di firmare tutto semprechè l'interesse dell'Unione sia salvaguardato.
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H - 1 - 52
3 ottobre 1819
A Sua ecc.za Rev.ma Monsignor Tesoriere Roma.
Ecc.za Rev.ma
La Confraternita detta dei Domenichini sotto il titolo della B.V. di S. Luca canonicamente eretta in Bologna fino l'anno 1742 congregata di recente all'Arcicofraternita di San Giovanni Decollato in Roma con Breve Pontificio delli ...... osservando con compiacenza li felici successi, e la numerosità degli aspiranti, che desiano di aderirvesi, e nella circostanza di doversi provedere di una Chiesa, che in se contenga più capienza, l'Oratorio annesso per celebrare le private funzioni, ed addunanze, a seconda dei casi, per essere l'attuale Chiesa di S. Sofia , ora assegnataci tanto ristretta e umida che si rende per fino in certi tempi insalubre, ed inabile all'uopo, si fa un dovere dil progettare alla RCA, e per essa alla EVR preside degnissimo della medesima, che ella passerà ad officiare la CHiesa detta dei Poveri sotto la Parrocchia di Sant'Isaia che riunisce in se li requisiti richiesti, addossandosi la confraternita sudetta il peso della necessaria manutenzione, e rinunciando a quei sussidi che ora le si presentano da questa Amm.ne Camerale al cui carico viene ora offiziata. Avendosi con il bramato intento il duplice scopo, di potere propagare per una parte questa confraternita ammontante ora, oltre a 500 individui, e di potere con più decoro e profitto dei fedeli eseguire le funzioni si pubbliche che private ed andando per l'altra a risparmiare all'erario pontificio il peso di manutenzione, ed offiziatura pel quale oggetto non ha guari che ordinò la somministrazione di 60 scudi romani, non dispera che l' EVR al cui cuore molto sta l'interesse della Camera, non sappia farsi un pregio di assegnare la chiesa sudetta alla richiedente Confraternita, che in caso di esaudimento, non mancherà di innalzare unita devoti voti alla sua Protettrice, ed Avvocata, perla più prospera felicità e conservazione della di lei Persona.
In attesa di benigna annuenza si pregia consacrare all'EVR li più distinti ommaggi, ed ossequio e venerazione.
Li 3 ottobre 1819
Il Priore L. Fasani
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N.24
12 ottobre 1819
Il Priore della confraternita dei Domenichini sotto l'invocazione della B.V. di San Luca
Vista la lettera 14 aprile pp.to N. 6 diretta al sig. Mazzoli seg.rio colla quale sotto comminatoria di dimissioni l'invitava a ricevere nuove Istruzioni in rapporto alle sue attribuzioni,
Visto che il mus. lungi dal presentarsi, od allegare alcun motibo di legittimo impedimento, ha anzi esternato pubblicamente il sentimento di rinunciare spontaneamente alla di lui carica allegando pretesti di innabilità,
Rittenuto a maggior nostra quiete che all'occasione della visita pastorale benignamente eseguita da S. E.R. nella nostra chiesa di Confraternita, comunicò un a suplica in cui contenevasi la dimissione del sig. Mazzoli a lui presentata,
Rittenuta la necessità, non menoche l'obbligo nostro di surrogare altro individuo al disimpegno delle funzioni di segreteria, fornito delle necessarie prerogative scientifiche e morali,onde sfuggire gl'inconvenienti che di sovente sono prodotti nelle vacanze delle cariche, che più accostano il Ministero,
Sentito in proposito il sentimento dei sig.ri Ufficiali che di conformità...
Ordina
Interinalmente a surrogato nella carica di segretario il sig. D.re Faustino Guidicini con tutte le facoltà, attribuzioni, obblighi e pesi inerenti alla medesima.
Il Priore
Lodovico Fasani
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Eminenza Rev.ma
Supplico di scusa V.E.Rma se senza esprimermi bene mi resi soverchiamente importuno nel volere interporre l'autorevole sua intercessione, onde ottenere dal Santo Padre per questa Pia Unione dei Domenichini i privilegi ch'erano concessi alla soppressa confraternita denominata della Morte per le Processioni della B. V. Di San Luca in occasione delle sacre annuali Rogazioni. E dacché l' Em. V. Rev.ma coll'ossequiato suo Dispaccio 18 settembre prossimo passatomi permette di tornare sul medesimo oggetto, umilio qui compiegato la supplica diretta a Sua Santità e prego Vostra Eccellenza Rev.ma a volere dargli la degnazione di procurare la implorata grazia dai surriferiti privilegi.
Piaccia all'Em.za V.ra Rev.ma di avere grati i sentimenti della devota mia riconoscenza, ripieno della quale mi prostro rispettosamente al bacio della sacra porpora.
Di V.ra Em.za Rev.ma
Umilissimo, Devotissimo, Obbligatissimo Servo
Per la Pia Unione dei Domenichini
Il Priore
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Beatissimo Padre
La Pia Unione dei Domenichini eretta in Bologna sotto la protezione e invocazione della B.V.di San Luca fu già graziata dalla Santità Vostra di un Breve in data delli 15 gennaio del corrente anno 1819, mercè del quale essa venne ammessa alla fruizione delle indulgenze e di altre grazie spirituali che gode la Venerabile Arciconfraternita di San Giovanni Decollato di Roma della cui fratellanza è stata poscia .... con lettera patente delli 19 luglio di questo medesimo anno. Siccome poi per le vicissitudini de' tempi fu soppressa l'Arciconfraternita denominata della Morte, che prestava una speciale assistenza alle processioni della mentovata B.V:di San Luca nella ricorrenza delle Sacre Rogazioni; così la supplica Pia Unione dei Domenichini implora la grazia che Vostra Beatitudine voglia degnarsi d'accordarle ancora i privilegi, che in occasione delle riferite Rogazioni erano concedute alla detta Arciconfraternita a maggiore onore e gloria della B.V. Santissima. La ricorrente Pia Unione, nel supplicare per tale grazia, offre all'Altissimo ardenti voti per la lunga, e prospera conservazione della Beatitudine Vostra e si prostrano umilmente al bacio del sacro Piede.
Di Vtra Beatitudine
etcetc
Il Priore
Lodovico Fasani Priore
Spedita il 16 ottobre 1819
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H - 1 - 57
16 ottobre 1819 (E' copia dello stesso documento precedente, con l'unica aggiunta del destinatario in esplicito: cardinale Galletti ed il numero di protocollo della Confraternita: N.22)
N. 22
a Sua E.Rma
il Sig Cardinale Galletti
Roma
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H - 1 - 55
27 ott 1819
Ill. Sig.re
Trovandomi attualmente lontano dalla Capitale, ove non sarò di ritorno se non ché verso la metà ell'entrante, niun conto posso darle della supplica, che da lei mi si è rimessa con la sua del 16 del corrente. Aggiungo a questo cenno le proteste di quella propensione sincera di cui mi ripeto.
Subiaco 27 ottobre 1819
Card. Galletti.
N.30 presentata li 30 nov 1819
Si riscontri ringraziandolo intanto del suo interessamento
Il priore L. Fasani
F. Guidicini Segr.
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N. 27
8 novembre 1819
A sua Eccellenza il Mse. Calvi
A S. E. il sig. Co: Mario Scarselli
Alli sig.ri Giuseppe Guidicini e Andrea Tadolini
Nella seduta del giorno 6 corrente li sig.ri Ufficiali della nostra Confraternita intervenuti bramosi di unire alla medesima tutti quegli individui dell'uno e dell'altro sesso ceh aspirano di ascriversi onde essere partecipi delle Indulgenze e Privilegi, anche non ha guari ottenuti, deliberarono di unanime consenso di incaricare quei tra Confratelli della più specchiata probità e religione che nel giorno 21 pure del corrente, in occasione che si celebra nela nostra Chiesa di S. Soffia la festa solenne in onore della B.V. di S. Luca, sedenda alla porta della m.a ricevino le singole denominazioni e notando quelle nei ruoli a tale effetto compilati, sieno poscia, previo l'opportuno esame sulla ... degli iscritti, portati i loro nomi nell'Elenco generale di questa confraternita.
A tale intendimento nominano l'EV in unione alli sig.ri Giuseppe Guidicini e Andrea Tadolini.
Mentre mi pregio con tutta compiacenza di parteciparle questa carica passo a segnarle le relative istruzioni in proposito.
1° sarà della di lei diligenza trovarsi il giorno 21 alle ore 6 antimeridiane precise nella nostra chiesa sudetta, per scrivere nel ruolo che le compiego tutte quelle Persone che ... meranno di unirsi alla nostra Confraternita, senza alcuna distinzione, e sempre per progressione, richiedendo ai medesimi tutte quelle notizie dessignate nel ruolo medesimo.
2° Potrà a di lei arbitrio sostituire per qualche ora una persona di sua confidenza al disimpegno elle incombenze affidategli, avvertendola però che ella è responsabile del soggetto sostituito.
3° Interporrà li di lei Offici onde gl'inscritti offrino qualche elemosina alla B.V. festeggiata.
4° Terminata la funzione chiuderà il ruolo, apponendovi la di lei firma e nel giorno successivo lo trasmetterà al nostro segretario interinale, colla dichiarazione della somma raccolta che sarà versata a seconda degli ordini che riceverà.
Giovando la di lei opera ad aumentare e rendere più decorosa ed ... la nostra Unione, ed a far partecipi altri fedeli del Sacro Tesoro delle molteplici Indulgenze, e privilegi accordatici, non posso che ripromettermi una piena annuenza del che persuaso passo a rassegnarle al mia stima
Li 8 nov 1819
Il Priore
L.Fasani
F.Guidicini Segr,
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H 1 57
N. 28
12 novembre 1819
Al Sig. Faustino Guidicini segretario interinale di Confraternita, Bologna.
Ill.mo sig.
Intano mai sempre al più sollecito e regolare disimpegno degl'incombenti, che nella mia qualità mi riguardano, e per suplire con più precisione alle cose, ed ai bisogni di Confraternita, colla presente abilita V.S. Ill.ma a firmare in mio nome tanto le lettere che tutt'altro concernente l'indicato oggetto.
Nel compartirle questa facoltà questa facoltà, passo a rassegnarmi con stima.
Il Priore
L.Fasani.
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H 1 58
13 novembre 1819
Alli signori
Domenico Busacchi
Luigi Marchesini
Angelo Puretti
Incaricati alle raccolte
S'invita la S.V. a depositare entro oggi presso il sig. Domenico Cavalli della nostra Confraternita Depositario, la somma di Sc. ... che lei dichiarò di avere raccolto fino a tutto li 6 corrente, e più anche a depositare presso il medesimo tutte quelle somme ceh da indi in poi avrà potuto raccogliere dai Confratelli offerenti.
Persuaso di puntale esaurimento le protesto la mia stima.
Li 13 nov. 1819
Per il Priore indis.le
F. Guidicini
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H 1 61
N. 32
17 novembre 1819
A Sua E.za Rev.ma il sig. Cardinale Legato della Provincia di Bologna.
Per la Confraternita dei Domenichini che chiede sieno abbassate le istruzioni necessarie per il disimpegno delle funzioni ed altro concernenti l'aggregazione alla Arciconfraternita di S. Gio. Decollato
E.mo Principe
La Confraternita dei Domenichini omissis animata dai felici progressi che in breve termine ha potuto conoscere dall'afflueza dei concorrenti omissis , non tardò di implorare dalla Santità di Nostro Signore la concessione di diverse indulgenze e l'aggregazione alla Venerebile Arciconfraternita di San Giovanni Decollato detta della Misericordia della Nazion Fiorentina in Roma. Degnossi sua Beatitudine con venerato breve Apostolico delli 16 gennaio p.p. annuire alle suppliche della Confraternita Oratrice, e di sequela del medesimo la lodata Arciconfraternita di S.Giovanni Decollato con rispettato diploma 19 luglio pure decorso la dichiarò aggregata, e come tale partecipe di tutti li privilegi di cui ella è legittima posseditrice massime in vigore del Breve della S.M. Benedetto XIV che comincia "Christiane Pietatis" dato in Roma li 28 apr. 1741 omissis
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H 1 60
N. 31
17 nov. 1819
Il sig. Cardinale Albani, Roma.
Em.za Rev.ma
RIASSUNTO
Altra Supplica per mandare avanti i riconoscimenti chiesti dalla Confraternita.
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H 1 59
N 30
Al sig. Pietro Coccia, Roma
Interesso la di lei sperimentata compiacenza a volersi adoprare con efficacia presso codesta tesoreria generale onde in sequela dell'istanza avanzata li 3 cor. voglia, annuendo alla medesima, concedere alla nostra corporazione l'uso al godimento della Chiesa, suoi accessori detta dei Poveri in questa città, mostrando ella esclusivamente a qualunque altra tutte quelle prerogative, che più si ricercano a favor nostro, ed in evidente risparmio al Tesoro Pontificio, al cui peso viene ora officiata, e mantenuta. La invito pure a farmi tenere con tutta sollecitudine l'estratto dei capitoli, e regole di codesta Arciconfraternita di San GIovanni Decollato, a cui siamo aggregati.
Conoscendo per prova gli effetti della di lei premura, zelo ed attività praticati mai sempre a vantaggio della Confraternita sudetta, non posso che ripromettermi di essere anche in questo incontro cortesemente favorito, del che certissimo non mi resta che accertarla di tutta la possibile riconoscenza.
A questi sinceri sentimenti, aggiungo le proteste di quella stima colla quale me le ripeto.
Bologna 17 novembre 1819
Per il Priore
F.Guidicini, segretario.
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H 1 62
N 33
18 novembre 1819
Alli sig Pietro Tassi
Giacomo Magagnoli
Signore
Inerendo alle determinazioni portate nella seduta del 6 corrente mi faccio un dovere di prevenirla essere ella in ... stato incaricato per sopraintendere come Direttore alla festa solenne da cellebrarsi nella nostra Chiesa di Santa Soffia il giorno 21 ... omissis ... viene chiesto di organizzare le celebrazioni, messe, etc.
Il Priore L. Fasani
F. Guidicini segre.
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H 1 65
27 nov. 1819
omissis ... riscontro ... 17 ... il Coccia lamenta di non essere stato pagato a suo tempo per intero, pur rendendosi disponibile per le nuove incombenze ... si parla della istanza fatta al tesoriere il 3 che non è stato possibile rintracciare e si chiede di reinviarla firmata dal Priore. Viene chiesto al priore di dettagliare i vantaggi economici della cessione della chiesa dei Poveri in maniera che il Coccia ne possa difendere la causa. Il Coccia afferma di avere chiesto alla Arciconfraternita di S. Gio. Decollato estratto degli statuti e promette di inviarne copia non appena disponibile.
Roma li 27 novembre 1819
Pietro Coccia.
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H 1 64
N, 38
27 nov. 1819
Riassunto: il Cardinale Albani risponde a F. Guidicini dicendo di non comprendere bene la ragione per cui i Domenichini chiedano a lui di essere il Cardinale protettore della confraternita. Chiede ai Domenichini se in passato abbiano avuto altri Cardinali in Roma con quale titolo di protettore e chiede il tenore del diploma di aggregazione all'Arciconfraternita di San Gio.Decollato. IN ogni caso ogni decisione dell'Albani deve avere l'avvallo pontificio.
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27 novembre 1819
H 1 63
Carta di accompagnamento all'archiviazione della Gazzetta di Bologna del 25 novembre in cui si descriva la festa del 21 in S. Sofia.
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H 1 66
N.37
30 novembre 1819
E' una disposizione del priore che ordina a Faustino Guidicini di tenere i contatti e la contabilità con Pietro Coccia per le pratiche che il Coccia stesso sta seguendo per le relazioni tra la confraternita e l'Arcicinfraternita di San Gio. Decollato.
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H 1 67
4-dicembre 1819
N.36
Si risponde alla lettera del cardinale Galletti inviata da Subiaco il 27 ottobre e ricevuta in ritardo per problemi delle poste. Si ringrazie e si ricorda la supplica del 16 ottobre.
Il Priore L. Fasani
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H 1 68
6 dicembre 1819
Il Parroco Don Battistini di Santa Caterina, padre spirituale della Confraternita, ricorda che i domenichini non prendano alcune determinazione senza l'intervento del parroco stesso.
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H 1 69
11 dicembre 1819
Il Coccia riferisce di avere avuto il Direttorio dall'Arciconfraternita e lo spedira ai Domenichini, e che il giorno dopo (12) ci sarebbe stato la concgregazione della chiesa di San Giovanni Decollato e che avrebbe colto l'occasione per chiedere copia dello statuto, cosa per la quale ritiene che non vi siano problemi, aspettando sempre e comunque il consenso del Priore prima di fare la spesa necessaria per la copia degli statuti.
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H 1 70
15 dicembre 1819
Il cardinale Galletti informa che la supplica del 16 ottobre è stata rimessa alla congregazione dei Riti ed ha fatto avere copia della medesima all'agente Cioè (??) della confraternita in modo che egli possa seguire l'evoluzione e rendere conto ai Domenichini.
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H 1 71
18 dicembre 1819
Giacomo Cioè scrive ai Domenichini facendo riferimento alla copia della supplica ricevuta dal cardinale Galletti e promette di fare il possibile affinchè la cosa vada avanti.
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RELAZIONE AL CARD. OPIZZONI SUI DISORDINI IN SANTA SOFIA.
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H 1 72
1 gennaio 1820
Giacomo Cioè scrive di avere preso contatto con il segretario della Congregazione dei Riti, con la copia della supplica, ma questi avrebbe dato risposta negativa dicendo che non era compito della Congregazione dei Riti accordare quanto i Domenichini chiedono, ma va rimessa alla segreteria dei Brevi, che sola può dare questa grazia, con l'accordo del sovrano.
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H 1 73
N 62
8 gennaio 1819
Il Coccia riferisce di non avere avuto copia degli statuti perché ancora non approvati dal papa. Riferisce anche che normalmente il solo Direttorio viene dato alle comfraternite aggregate. Invece non sembrano esserci problemi per i capitoli della confraternita che devono essere approvati dalla Sacra Congregazione dei Riti e poi dati alle stampe. Chiede ai Domenichini di avere copia dei capitoli con supplica del Priore ed egli si darà da fare per avere l'approvazione.
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H 1 94
10 gennaio
Lettera di Giuseppe Guidicini - non rilevante
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H 1 74
N.45
12 gennaio
Alli sig.ri indicati nell'unita nota
Degnatasi ... omissis ...C'è un elenco di persone che già appartenevano alla compagnia della morte e che qui si invita ad ascriversi alla Confraternita. Si annuncia anche la riunione del 16 incui verrà presentato il rendiconto del 1819 e si procederà all'elezione dei nuovi ufficiali nella per ora chiesa di S. Sofia
Il Priore L. Fasani
Allegata è la nota con tutte le persone che appartenevano alla compagnia della Morte ed a cui è stato fatto l'invito di entrare nella confraternita dei Domenichini, con l'indicazione di chi ha accettato e chi no.
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Varie lettere di risposta che qui vengono omesse.
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H 1 92
18 gen 1820
Molto illustre e reverndo sig. Curato (di Santa Caterina di Saragozza).
In riscontro alla di lei venerabilissima di oggi data, per ciò che ella mi ricerca, le dico non esservi e non aver io alcun Elenco, perciò piacendo a lei potrà rivolgersi alli sig.ri Marchese Xaverio Calvi ed il sig. conte Francesco Landini, quali furono questi che ciò diramarono tali lettere, e spiacciami solo di non poterlo servire. Se in altro mi conosca uttile la prego anzi risparmiarmi che mi sarà un preggio il servirlo. Omissis (saluti)
Giuseppe Guidicini
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H 1 91
Prego il sig. Giuseppe ... di volermi fare avere entro la giornata l'elenco delle persone alle quali fu diramata la lettera di invito all'aggregazione dei Domenichini. Mi protesto con tutta la maggiore stima.
Casa 18 gennaio 1820
Fr, Battistini
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H 1 93
19 gennaio 1820
E' una lettera del Marchese Calvial parroco Battistini di Santa Caterina di Saragozza, che si trova a letto minacciato da qualche malattia e risponde ad un biglietto in cui gli viene chiesto della lista delle persone della compagnia della morte e fa riferimento al conte Landini che come ex membro della compagnia era a conoescenza dei nomi.
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H 1 95
N 63
28 gennaio 1820
A norma degli statuti la prego di non emettere nessuna fratellanza, se non sia da me veduta, e ... , e più conosciuto il nome a cui è diretta.
Mancando a ciò lei renderebbe inutili le nostre premure, ed aprirebbe la strada a nuovi inconvenienti. omissis.
Battistini Parroco
N. 65
Presentata il 24 gennaio
Non valutata la pretesa inibizione dello scrivente, come incompetente, anche per mancanza del medesimo delle opportune facoltà, si scrivano le regole di costume anche per ciò che riguarda la novazione espressamente avvenuta alle disposizioni statutarie.
Il Priore L. Fasani
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H 1 96
10 - 2- 1820
Riassunto: Il Priore Fasani ordina a GIuseppe Guidicini di scrivere all'agente Cioè a Roma per le cose pendenti (documenti vari che servono alla Confraternita).
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H 1 97
12 - 2 - 1820
Al sig. Abb. Giacomo Cioè ROMA
Abbiamo provato un vero dispiacere in sentire che VS ill.ma sia stata un poco incomodata per il che non abbiamo lasciato, e non lasciamo di porgere al Sig.e le nostredeboli orazioni pel più sollecito di lei ristabilimento, come di cuore le desideriamo.
Una tale spiacevole circortanza è stata senza meno la cagione per cui ci siamo trovati privi dei di lei riscontri. Ora per altro volendo sperare che potrà attendere in qualche modo agli affari, siamo nuovamente a pregarla di volerci prestare la di lei validissima assistenza nelle controversie che sono insorte e che insorgono continuamente a danno della nostra confraternita, la quale essendo appoggiata dalla giustizie ritiene che saranno dissipate ogni qual volta si riconoschino nel preciso loro aspetto li fatti che vengono rapresentati.
Sopra di questo proposito abbiamo ricevuto dal sig. Pietro Coccia delle notizie fatali, che però non ci spaventano. Sono già state soggiunte al medesimo quelle risposte, che sono convenienti.
Abbia V.S. Ill.ma la compiacenza di parlare col prelodato sogetto, e quindi di concertare quei passi che stimerà opportuni, non dimenticando la spedizione del Breve di cui prese l'assunto.
La confraternita non lascia di desiderare di essere a costante memoria dell'E.mo Sig. Card. Galetti, suo incomparabile benefattore, mottivo per cui pregandola a volere ottenere tale intento passa... omissis
Il Priore L. Fasani
FG
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H 1 98
n.68
E' stato verificato con la più autentica sicurezza che la Pia Unione detta de' Domenichini di Bologna, per la quale si procurò l'aggregazione a questa nostra archiconfraternita di S.Gio: Decollato non ha l'approvazione nè ha portato il consenso del proprio Ordinario E.mo Arcivescovo. E siccome amendue l'espresse qualità e forme delle regole Canoniche, Pontificie, e delle stesse nostre costituzioni sono esenziali all'intento, e si fecero suppore come realmente esistenti, e fecero base della indicata aggregazione, per la solita forma della Patente rilasciata sotto il mese di Luglio 1819, resta chiaro che la significata Aggregazione è nulla di pieno diritto, e deesi considerare come non fatta.
Che pure la Generale Congragazione della medesima nostra ven.ta Arch.ta adunata nelle solite forme questo dì 21 febbraio 1820, avendo preso in maturo esame questa importante pendenza ha risoluto e decretato:
1) Che non si passi nè si segni nei nostri registri delle compagnie aggregate la sopradetta Unione de' Domenichini di Bologna.
2) Che si dichiari, e debba intendersi come nulla ..., e da non valutare per alcun effetto la patente rilasciata per errore sotto i lmese di luglio 1819.
3) Che si richiami la patente medesima con far noto al sig. agente Coccia che la procurò le presenti determinazioni della nostra Arch.ta acciò il medesimo possa farsene rimettere l'esemplare da sui committenti.
4) Le spese sostenute dal Coccia saranno generosamente pagate dall'Arch.ta
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Di riscontro le 3 pre.me datate 22 e 29 gennaio e 12 febbraio scorso, ma ricevuta la ... non mancai di abboccarmi con questo sig. Bolland (?), e con esso di concerto per ottenere al Chiesa de' Poveri in Oratorio di cod.ta Confraternita. Ne parlai con l'E.mo Galletti e trovai essere di già prevenuto a favore della ... se ne attende ora una qualche risoluzione, ma conviene quindi pazientare per non rovinare ogni cosa. Diritto in seguito sarà aggiornato. Segue dicendo che con sorpresa ha ricevuto dal segretario dell'arcicnfraternita il foglio allegato (sopra). Il Coccia fa notare che i prerequisiti richiesti dall'Arc.ta non erano stati dichiarati e che quindi, secondo lui, la mancanza è dell'Arc.,ta.
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Presentata l'8 marzo.
Per rimuovere ogni ostacolo che potesse incontrarsi con l'arciconfraternita di Roma, e senza ammettere la sua clandestina deliberazione si sentino in proposito li sig.ri ufficiali che a tale effetto si raduneranno il giorno 8 corrente...
Il priore L Fasani
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19 aprile 1819
H 1 101
La prego di diramare l'invito per domenica prossima nella Chiesa dei Domenichini sull'ora pomeridiana all'oggetto di creare i nuovi ufficiali. Ella ne darà l'oppportuno avviso al sig. conte protettore, essendo tutto ciò d'intelligenza con l'e.mo sig. Cardinale Arcivescovo.
Da S. Caterina
19 aprile 1819 G. Battistini Parroco.
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N. 73
presentata il 20 aprile
Si diramino gli inviti omissise si passi agli atti.
Il Priore L. Fasani
FG
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N.4
Li 2 maggio 1820
Lettera del nuovo priore Giovanni de Simonis. Quasi completamente illeggibile, Si fa riferimento a problemi di passaggio delle consegne tra i vecchi ufficiali ed i nuovi.
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H 1 99
10 marzo 1820
Al Sig. Pietro Coccia, Roma.
Riassunto; il Fasani asserisce che la confraternita non ha mancato in nulla, che vi sono atti maliziosi di altri che hanno generato l'azione dell'Arc.ta e che non restituiranno la Patente.
PS Il sig. Andrea Tadolini si porterà a Roma quest'altra settimana.
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15 maggio 1820
H 1 104
Lodovico Fasani scrive al nuovo priore deluso dei suoi modi.
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H 1 105
28 maggio 1820
Al sig. Abb. Alessio Pagliarini
scritto del Priore Giovanni Simonis su una adunata fatta per discutere di fatti economici della confraternita, tra cui un compenso da dare ad un chierico per il rosario giornaliero nella chiesa dei Domenichini ("nostra chiesa") NON RILEVANTE
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H 1 110
Promemoria riguardante l'Unione dei Domenichini presentata a s. Eccellenza il sig. Conte Filippo Bentivoglio, Protettore dell'Unione stessa.
Nel giorno 23 dello scorso mese di Aprile in piena adunanza furono fatti li nuovi ufficiali ... omissis ... Giovanni Simonis racconta che alcuni documenti erano stati trattenuti dai vecchi ufficiali, in particolare da G. Guidicini che si rifiutò di consegnarli. Ed anche una volta consegnati, per l'interessamento del parroco di S. Caterina, non li consegnò tutti (manca il quaderno di cassa e altre cose). Si parla dei "cosidetti ragiri di Roma".
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H 1 107
Eccellenza (rivolto al Conte Filippo Bentivoglio)
Le rimetto il libro chiestomi attinente alli Domenichini, ma dal medesimo non rileverà quanto le ha fatto supporre il Sig. Guidicini ... omissis ... nel libro sono ci sono contenuti che arrivano al 24 gennaio 1819, mentre i fatti posteriori (nota del 29 giugno) sono presso il sig. Guidicini ... I Guidicini sembra ascritti solo dal 1819.
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H 1 106
Ill.mo sig.re (probabilmente Giuseppe Guidicini)
Il sig. Antonio di lei cugino, c'incaricò di varie cose in di Lei nome ... omissis ...
3°) La Confraternita di San Giovanni Decollato aveva a pieni suffragi aggregata codesta compagnia de' Domenichini. Fu costretta quindi annullare detta risoluzione dietro una fortissima rimostranza contraria di codesto E.mo Card. Arcivescovo su quali la prudenza dei ministri della Confraternita di S. GIo. Decollato vuol che si tiri un velo. Non occorre raccomandarle di usar con cautela di tal notizia, essendo persuasi della di lei discretezza. Ci onori omissis
Roma li 29 luglio 1820.
firma illeggibile
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H 1 108
Sig. Priore
A di Lei norma ed intelligenza le compiego una lettera pervenutami da Roma, e risguardante ogetti relativi alli Domenichini. Riconoscerà ella dalla m... le mie cure per ciò che li riguarda, ed avrà la bontà di far memoria delle indicazioni in essa portate per le successive occorrenze.
Mi protesto intanto con vera stima.
Casa 4 agosto 1820
Giuseppe Guidicini.
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14 agosto 1820
Sig. Priore
Per dare adeguata evasione alle ricerche fattemi per organo di S. E. il Conte Bentivoglio Protettore della nostra Confraternita, si rende necessario che lei mi favorisca di tutti gli atti e pezze relative sulle quali possa io fare gli opportuni rilievi ,e compilare per conseguenza quell'informazione, che sarà di ragione a scarico dei miei incombenti. Sono con la dovuta considerazione,
Casa li 12 agosto 1820
Lodovico Fasani.
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H 1 111
A S.E. il sig. Conte Filippo Bentivoglio Protettore.
Le continue vesazioni sofferte da che ricopro debolmente la carica di Priore dell'Unione de' Domenichini; l'udire che non devo centrare in alcune funzioni che vogliono taluni degli uniti eseguire senza i dovuti concerti e permessi; ed essendo pure questa matina stato insultato con parole offensive all'onore mio a riguardo dell'Unione, mi hanno determinato di dimettere come faccio nella presenta dalla carica di Priore, de' Domenichini, e di ciò ne ho dato quanto al R. Padre Sp.le , e vice Priore rimettendo a quest'ultimo quanto mi è stato consegnato, a cui potrà dirigersi V.E. negli affari di cui col medesimo, sperando in quanto degna persona antica dell'Unione, che possa coadiuvare meglio di me.
La presente mia risoluzione è stabile, mentre la mia salute non permette di più oltre inquietarmi: solo pregherò la S.V. che perdoni le mie mancanze, però involontarie, ed auguro a tutti la buona armonia, e santa pace, nel mentre che prego pure V.E. di tenermi per iscusato di tanti disturbi recatole ed a credermi costantemente.
Casa li 1 7bre 1820
Simile a P.e sp.le e VIce priore mutando alcune parole.
Giovanni Simonis.
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H 1 112
Pre.mo sig.re
Spiacemi sopratutto che la di lei risoluzione (communicatami col foglio in data di jeri), sia stabile, mentre mi toglie la speranza che le mie preghiere potessero rimuoverla. Io azzardo ciò nulla meno d'inoltrargliele con la presente, onde, se sia possibile venga risparmiato ai bon intenzionati della Pia Unione questa dispiacenza e fatto ai cattivi un trionfo. Se in vista di ciò Ella si muove a continuare nella carica di Priore, io non potrò che ringraziarla ed esultare, se no ... ma non lascerò mai di prostrarmi.
Casa 2 settembre 1820
Filippo Bentivoglio.
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L III 1
26 12 1820
Riassunto
bvengono presentati a S.E.R. il cardinale Arcivescovo i nuovi statuti modificati per l'approvazione. Si accenna alla creazione di due liste per gli ufficiali e alla nomina di alcuni a vita, per non creare problemi al ricambio (annuale) degli ufficiali stessi. Il documento è firmato (tra altri) da Filippo Bentivoglio protettore. Don Marchesini P.dre spirituale e Giovanni Simonis Priore.
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H 1 114
17-9-1821
E' una richiesta della confraternita della Mercede ai Domenichini di intervenire alla processione annuale del 30 settembre.
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H 1 115
18-9-1821
Risposta del priore Giovanni Simonis e Ferdinando Mazzoli alla confraternita della Mercede.
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4 2 1832
L II 7
Approvazione degli statuti da parte del Card. Oppizzoni
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H 1 117
15 maggio 1834
Lettera di scusa al padre spirituale Don Battistini
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L II 9
6 maggio 1836
Il Card. Oppizzonio scrive al parroco di S.ta Caterina di Saragozza di avere nominato il sig. Gaetano Rossa a rettore della confraternita e prega il parroco di darne notizia sia la Rossi stesso, sia ai componenti della confraternita.
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1838
Priore Gaetano Rossi
Tra i sindaci Francesco de Maria Cesari
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7 maggio 1840
Particola del testamento del du Giacomo Fanti aperto e pubblicato dal Notaro Dottor Gaetano Ronca questo giorno 7 maggio 1840 nel quale lascia alla Confraternita de' Domenichini a titolo di legato la sua metà della Chiesa di S. Sofia e sagristia nella via Saragozza che possedeva in comune coi signore De Maria Cesari quali eredi del fu Don Marco Cesari.
E decreto del 27 luglio successivo col quale viene autorizzata la stessa confraternita ad accettare il legato medesimo.
Copia autentica
Si cita la confraternite ... eretta nella chiesa di S. Sofia in Saragozza.
Giacomo Fanti lascia la chiesa di Santa Sofia alla confraternita con la clausola che qualora la confraternita dovesse essere soppressa, la proprietà (del suo 50%) passerebbe al santuario di San Luca, così come nel caso in cui la chiesa dovesse essere trasferita, venduta, permutata etc. Si chiede anche un rosaio all'anno per l'anima del testamentario.
Segue una appendice in cui si chiede agli eredi di Don Marco Cesari di cedere a titolo gratuito la loro metà della chiesa di S. Sofia.
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L - II - 12
2 giugno
Il card. Oppizzoni approva l'elezione del priore Luigi Bartolomasi.
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L - III - 1
17 giugno
Circolare del Card. Oppizzoni inviata al parroco di S. Caterina relativa alla cessione testamentaria del Fanti,
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30 - 8 - 1842
Dimissione fatta dal signor Giuseppe Neri quale erede del fu Giacomo Fanti del legato da questi ordinato nel suo testamento aperto e pubblicato il 7 maggio 1840 a rogito del notaro dottor Gaetano Ronca a favore della Confraternita dei Domenichini consistente nella sua metà della Chiesa di Santa Sofia e sagristia nella via Saragozza che possedeva in comune coi signori De Maria Cesari eredi del fu Don Marco Cesari.
Scrittura Privata Originale
nel documento si citano i beneficiari del legato primo dei quali è il parroco Giovanni Battista Battistini, di Santa Caterina di Saragozza, poi il priore Bartolomasi).
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28 - 12- 1842
L II 14
IL Card.Oppizzoni elegge come priore Francesco Cesari e sindaco il Bartolomasi.
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11 aprile 1844
L II 16
Nomina del nuovo priore: avv.o Andrea Cipriano Ghedini.
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H 1 120
4 - 10 - 1849
Documento in cui appare che in una congragazione dell'agosto era stato evidenziato uno stato di sofferenza con piuù uscite di cassa che entrate.
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17 - 7 - 1852
L II 21
Lettera all'arcivescovo in cui il parroco di Santa Caterina sottomette l'approvazione del nuovo protettore della confraternita, il Principe Don Clemente Spada.
La firma è di Serafino Giorgi, padre spirituale.
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3 agosto 1852
L II 24
Il Principe Spada ringrazia per essere stato indicato come protettore.
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Aprile 1863
"dalla residenza della confraternita in S. Sofia"
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30 dicembre 1863
Cartella dela cassa deposito e prestiti segnata n. 131 portante il deposito ivi fatto dal municipio di Bologna della somma di £ 2213 2% quanto a £ 2139, prezzo di un pian terreno e piano sovrapposto della casa in via Saragozza N 213 ... omissis ... a favore della Confraternita de' Domenichini.
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25 aprile 1867
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Richiesta ai domenichini di intervenire nella processione per la bv del soccorso.
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25 dicembre 1875
In seguito alla S. Visita Pastorale avvenuta nello scorso ottobre in questa loro chiesa di S. Sofia e Congregazione dei Domenichini, l'Emo nostro Arcivescovo mi ha trasmesso i seguenti decreti perché li comunichi e dentro tre mesi si venga eseguito quanto prescrivono.
= seguono i decreti =
N 1 Il Ciborio dell'Altare si foderi internamente di seta bianca, con croce nel fondo e si ristauri la Chiave d'Argento.
N 2 La Pietra Sacra dell'Altare si copra con tela cerata bianca rimossa l'attuale nera e le sottotovaglie coprano l'intera mensa.
N 3 Alcune reliquie mancanti di sigilli intatti o autentiche si tolgono dalla pubblica venerazione e si rimettano al nostro Deputato per una nuova ricognizione.
N 4 Si rimendi decentemente una Pianeta bianca e si forniscano delle prescritte croci alcuni corporali che ne mancano.
N 5 Si completi il messale con l'aggiunta delle messe recenti e si rinnovi la doratura interna della coppa di un calice.
N 6 Si rimettano alla nostra segreteria della Visita le risposte ai quesiti della nostra circolare 15 giugno 1872 risguardante la chiesa e la Congregazione, e si dia inizio alle ordinazioni annotate nei libri e nelle vacchette dai nostri convisitatori nell'atto della Visita.
Nella persuasione che le Signorie loro si daranno tutta la premura per eseguire quanto prescrivono i suddetti decreti, ed in questa speranza ho il piacere di rassegnarmi.
Don Giovanni Franceschi parroco di Santa Caterina di Saragozza.
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27 gennaio 1879
Lettera di ringraziamento di Tommaso Cospi per la nomina a nuovo priore al parroco di S. Caterina, Don GIovanni Franceschi
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Eminenza reverendissima,
Bologna li 23 giugno 1880
La Pia Confraternita di S. Sofia detta dei Domenichini, nell'adunanza generale tenuta il 2 febbraio dell'anno corrente,preoccupata del forte sbilancio incontrato nella sua finanza a motivo della costruzione della sua nuova Chiesa, ma più ancora perché a cognizione del venerato Decreto emanato dall'Eminenza vostra in data .... col quale fissava la congrua per la limosina sinodale per la celebrazione di messe a lire 1 e centesimi 50 giudico aver titolo ad implorare la vostra eminenza reverendissima di portare la variante seguente al capitolo .... degli statuti ... omissis
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Annuncio di riunione per il 15 maggio 1881 in cui si discuterà della liquidazione del municipio di Bologna e del sig. Cesare Facchini per la costruzione della nuova chiesa di S. Sofia.
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22-5-1881
1882, 22 maggio, compromesso fra la Confraternita dei Domenichini ed il sig. Cesare Facchini.
Documento in copia semplice relativi alla vertenza per la confraternita della B.V. di San Luca detta dei Domenichini, il Municipio di Bologna ed il sig. Cesare Facchini.
I 37 32
Conto del sig. Cesare Facchini della Confraternita dei Domenichini, a tutto il sicembre 1880.
8 maggio 1870 il comune accorda alla confraternita 13.000 £ per la ricostruzione della Chiesa.
il 15 novembre 1873 viene pagato per £ 13056 il capomastro muratore Giuseppe Brunetti.
Nel 1874 vengono pagati falegnami, fabbri e pittori.
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24 maggio 1883
Domenica 10 giugno prossimo nella Chiesa di S. Sofia in via Saragozza alle ore 2 pom. precise si terrà assemblea generale dei Congregati della B.V. di S. Luca detta dei Domenichini, per dare communicazione dell'accordo pattuito coi Signori De Maria Cesari in ordine alla Loro comproprietà della Chiesa suddetta solo riservate l'approvazione dell'Ordinario ed il voto dell'assemblea per renderlo definitivo.
SI prega dunque V.S. avolere assistere alla detta adunanza, avvertendo che si delibererà con il numero dei presenti.
D. Giovanni Franceschi Par. Presidente
Prospero Bevilacqua Protettore
Tommaso Cospi Ranuzzi Priore
Giuseppe Brunetti Vice Priore
Antonio Malvasia Depositario
Cesare Facchini Segretario
Giuseppe Fanini Campioniere.
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25 maggio 1888
Nota dei documenti riguardanti la pendenza fra la confraternita dei Domenichini, i signori De Maria Cesari col Municipio di Bologna ed il sig. Cesare Facchini consegnati al sig. Avv.to Enrico Golinelli, cioè:
1815 marzo 30 - Istanza avanzata dal sig. D. Marco Cesari alle autorità governative ed ecclesiastiche per riaprire al Culto la Chiesa di S. Sofia, e permesso accordato. Copia semplice.
1815 settembre 20 - Concessione fatta da dom Marco Cesari e Giacomo Fanti alla Confraternita dei Domenichini di usare in perpetuo la Chiesa di S. Sofia e Sagristia. Copia semplice.
1815 settembre 23 - Compra dei signori Giacomo Fanti e Don Marco Cesari dal sig. Giuseppe Zucchi. Rogito Bertolazzi. Copia semplice.
1881 aprile 8 - Convenzioni seguite fra la Confraternita dei Domenichini ed il sig. Cesare Facchini relative alla ricostruzione della Chiesa di S. Sofia. Copia semplice.
1882 aprile 22 - Compromesso fra la Confraternita dei Domenichini, il Municipio di Bologna ed il sig. Cesare Facchini in ordine alla demolizione della vecchia chiesa di S. Sofia e alla ricostruzione della nuova. Copia semplice.
1882 aprile 25 -
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Da vari documenti:
Don Giovanni Franceschi è ancora padre spirituale nel 1907
Nel 1910 padre spirituale è Don Ettore Carretti.
Nel 1912 il documento del cardinale (Giacomo dalla Chiesa) cita come padre spirituale semplicemente il parroco di Santa Caterina in Saragozza.
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DOCUMENTO IMPORTANTE per la comprensione dei fatti del 1819
Eminentissimo Principe.
Il Priore della Pia Unione canonicamente eretta sotto il titolo de' Domenichini e gl'altri sottoscritti congregati della medesima, ripieni del maggior rispetto, e della più viva fiducia, ricorrono umilmente all'Em.za Vostra R.ma affinché voglia degnarsi d'interporre l'Autorità sua, onde riparare ai gravi inconvenienti, che sono insorti in detta Pia Unione.
Mentre con una esemplare fermezza hanno i congregati Domenichini saputo resistere alle vicissitudini dei tempi e mentre animati da puro zelo, mercé la cooperazione di benevoli Persone .... miravano soltanto alla di loro Unione, sembra che quasi per opra di un genio malizioso, sia insorta fra essi la discordia, e che da questa siasi tratto partito per palliare la verità, per dipingere a neri colori le azioni più ingenue, e per mettere in cattivo aspetto alle Superiorità le rette intenzioni di chi non aveva altro scopo che di giovare alla ridetta pia Unione.
Fatti ..., che antichissima e quanto mai illuste si è l'insituzione dei Domenichini, tendente a conservare, e venerare la memoria del Santo Pellegrino, che fino dal 1160 fece dono a Bologna della Sacra Immagine della B.V. di S. Lucca, e tendente non meno a promuovere la devozione di essa Santa Immagine si divisò d'illustrarla maggiormente coll'aumentare del numero degli aggregati, coll'ammettere fra essi molte persone di distinta condizione, e per nascita, e per lumi, e per religiosa Pietà, e col procurarsi Indulgenze e Privilegi consentanei all'Istituto. Quando si avesse di tal guisa ampliata e nobilitata questa Pia Unione, vi aveva pure il divisamento di dividerla in due Classi; ad una di quelle fossero affidati i più cospicui uffici, all'altra i più laboriosi.
A tale intendimento s'implorò da Sua Santità, nostro augusto Signore, la grazia, che fossero ai Domenichini accordate le Indulgenze, e Privileggi. di cui forniva l'Arciconfraternita della Morte in Bologna. Piacque al nostro clementissimo sovrano di impartire a questa Pia Unione le Indulgenze, e Privileggj dell'Arciconfraternita di S. Giovanni Decolato in Roma, e con breve del 15 gennaio p.pto vennero ai Domenichini concesse le Indulgenze godute dalla preaccennata Arciconfraternita di S. Giovanni Decollato in Roma. S'impetrò parimenti dalla S.S. altre Indulgenze, e privilegi che graziosamente si ottennero con rispettivi brevi. Tanto poi nell'uno, quanto negl'altri Brevi la stessa Pia Unione dei Domenichini viene onorata col titolo di Arciconfraternita: e nella piena persuasione de' Congregati, che si potesse assumere questo nuovo titolo di scienza e consenso dei Compadroni della Chiesa, se ne fece la iscrizione sopra la chiesa destinata alle devote unioni. Ne si voleva occulata la cosa alla ordinaria superiorità Ecclesiastica, ne si voleva esimersi dalla subordinazione, che ad essa superiorità è dovuta, poscianche quello dei Brevi che è nella data del 15 gennaio p.p. venne anzi sottoposto alla vidimazione della Cancelleria Arcivescovile dell'E.V.R. e stavasi per implorare l'autorevole sua assistenza a fine di condurre a esecuzione il proposto divisamento. Ma quasi che le opere buone non possano condursi a termine senza superare certi violenti, e gravi contrasti. SI fecero nascere dei dubbi nei sudetti asserti sig. Compadroni della Chiesa destinata alle Pie Congregazioni in rapporto al titolo di Arciconfraternita che da taluno si suppone non acquistato legittimamente, ed ... essi molta temenza che per si fatto oggetto sipotesse incontrare l'indignazione della superiorità, hanno dato alle inconvenienze per le quali si implora un provvedimento. Ma non fu arbitraria questa iscrizione, giacché si ritenne che in seguito alle suppliche state presentate a nome della Pia Unione, o Congregazione dei Domenichini, se i Brevi che ne sono venuti in conseguenza hanno chiamata questa Unione col nome di Arciconfraternita, sarebbe tal grado, o titolo derivato da una graziosa, e spontanea sovrana concessione, ed esser dovrebbe certamente ottenibile.
In questo stato di cose li sig.ri Compadroni, si credettero autorizzati di convocare per il giorno 28 febbraio p.p. una irregolare congregazione in onta degli Statuti di detta Pia Unione, e contro ogni sano principio di bene ordinata corporazione: poichè furono spediti gli inviti, non solo insciente il Priore, od altri Uffiziali, ma essendosi usati i consueti biglietti a stampa, se ne cassò il nome loro, e vi si sostituì l'indicazione di Compadroni, e Direttori; in qualche invito fu posta l'ora delle 10 antimeridiane, ed in altri (non si saprebbe dire se a vizio, od inavertenza) si disse alle 10 pomeridiane. Invitati intervennero diversi individui di nuova nomina, ed essendosi detto loro che come novizzi, non aventi un'anno di aggregazione, non potevano avere voce attiva, stimarono essi prudenza di ritirarsi onde non esporsi ad odiose contestazioni benche l'allegato noviziato a loro riguardo non si dessuma dai sopra citati statuti; comparve il solo Compadrone asserto sig. Giacomo Fanti, assistito dal Causidico E.mo sig. D. Serafino Barbieri, per parte del qual Compadrone venne esposto che erasi concertato il godimento della Chiesa ai Domenichini, purche non ne avvennissero inconvenienti, ma che insorta controversia sopra il menzionato titolo di Arciconfraternita, non intendevano i Compadroni di entrare per ciò in alcuna opposizione colle superiorità, per lo che erano in grado di togliere ai medesimi Domenichini l'uso di detta Chiesa.
Si tacciono le riscaldate alterazioni avvenute nella ennunciata illegale convocazione, cui non presiedette il Priore, ne alcun altro che legittimamente lo rappresentasse, per la regolarità ed il buon ordine, e se ne fanno soltanto conoscere i risultamenti. Nel lunedì giorno susseguente alla detta Convocazione, fu cancellato il nome di Arciconfraternita sovrapposto alla porta di detta Chiesa, e questa si chiuse: venne licenziato il Sacerdote, che inserviva alla Congregazione, e fu poscia diretta una lettera al Priore, che l'inviatava a recarsi alla Cancelleria Arcivescovile, onde ripigliarne le chiavi della mentovata Chiesa, e non potendo egli recarvisi, essendo fisicamente indisposto, incaricò il sig. Giuseppe Vasuri, uno de' nuovi aggregati. Non avendo però detto sig. Vasuri prese dette chiavi, furono consegnate ad altri della medesima Pia Unione, i quali ne usano indipendentemente dal Priore stesso e la corporazione medesima.
Non devesi tacere all'E.V.R. che l'affettata delicatezza di diversi in punto del controverso titolo di arciconfraternita, è l'effetto di una mala intelligenza insorta tra il Priore, ed il Segretario: male intelligenza fomentata da pochi e che ha fatto nascere tanto scandalo nel paese.
Il Priore credesi giustificato bastantemente dall'onorifica conferma in carica che ha avuto a pieni voti, e dall'indefesso zelo, che ha sempre mai addimostrato, a profitto della Pia Unione, cui presiede, e come ha fin'ora goduto della confidenza de' suoi Congregati, cosiche aspira a rendersi meritevole dei riguardi e della protezione dell'E.V.R. non per ciò solo che possa interessare la sua persona, me per tutto quello che esser possa di vantaggio, e di decoro alla numerosa devota congregazione, che esso rappresenta.
Ad effetto pertanto, che per quei pochi Confratelli, che per disgrazia hanno traviato dal sentiero della pietà, e della ragione, non potesse nuovamente intralciare il buon ordine della Congragazione medesima come hanno fatto supporre, col ritenere inabilitata l'E.V.R. a dare in proposito li provedimenti occorrenti, si unisce alla presente nel suo originale la supplica umiliata alla S.S.coll'altergato rescritto abilitativo l'E.V: nella più estesa, ed ampia forma.
A supire poscia definitivamente queste vergognose pendenze insorte in una pia Unione, in cui pel di lei principio, ed istituto dovrebbe predominare pace, concordia, e subordinazione, sarebbero li rispettosi sottoscritti del subordinato divisamente, che fossero dall'E.V.R. nominati quattro Direttori, ossieno Conservatori, quali si accennano nelle Persone delli sig. Molto Reverendo Parroco di Santa Caterina, Avv.to Raffaele Giacomelli, avv.to Suzzi, e Giuseppe Guidicini, tutti confratelli di questa pia Unione. Gl'accennati sogetti non possono certamente a parere dei ricorrenti, sia per i loro natali, prerogative, e religiose costumanze di cui indistintamente sono essi forniti, che meritare l'approvazione dell'E.V.R., ed illustrare maggiormente questa Confraternita, che solo nella di lei protezione, e negl'appoggi di questi soggetti tutto spera, ed a ragione ne spera.
L'E.V.R. è umilmente supplicata a prendere in benigna considerazione il sopraesposto, nonche ad assumere, quelle informazioni che crederà valevoli a renderla pienamente edotta d'ogni circostanza, e vedrà quindi colla perspicace sua penetrazione, come convenga porre un freno ai pochi dissenzienti, onde consolare i molti concordi, sia col correggere, od eliminare dalla Congregazione i primi, e col confortare i secondi, e vedrà altresì se invece dell'angusta Chiesa finora goduta dai Domenichini potesse essere più opportuna l'altra chiesa denominata dei Poveri, la quale sembra più adatta per la sua maggiore capienza, e per l'Oratorio che ha attiguo, dove potrebbero li congregati radunarsi, onde recitare l'Uffizio della B.V. Maria, del che ne avrebbe vantaggio alla medesima Chiesa dei Poveri, stante li suffraggj che ritrarrebbe dalla Pia Unione,
Deh! Voglia l'E.V.R. degnarsi di impartire i provvedimenti, che nel rapresentato stato di cose, giudicherà confacenti a rimettere il buon ordine nella Pia Uniona ad onore, e gloria di Maria Vergine Santissima, ed a consolazione de' buoni, dei cui voti facendosi interpreti li sottofirmati non cessano di supplicare per l'implorata grazia, mentre con la più sommessa venerazione, si prostrano al bacio della sacra porpora.
Priore L. Fasani