segusino country

An image of the beautiful valley of the mills, Segusino.

I took this picture in 2010, in the month of February a cold and clean, and adore spendinga morning in the nature of a country that welcomed me when I was born in 1947.

Do not know why my soul brings with it the energy that animates her enthusiasm to livewith such inspiration pictures of this enchanted corner of the earth.

I live this love easily.

I adore the gods of this land. I hear their voices and images that suit me.

I also watch the people who inhabit the places that caught my attention since, as a childwandering through the paths and roads that sawed the hills and villages of a little paradise.

Susa is a little paradise still quite healthy and strong tradition of his rough and pagan.The steeples and churches scattered hills before anyone else does not have canceled his ancestral force that its nature as an ancient port timeless legacy.

Una immagine della stupenda valle dei mulini a Segusino.

Ho scattato questa foto nel 2010, nel mese di un febbraio gelido e pulito, in una mattinata spesa ad adorare la natura di un paese che mi ha accolto alla mia nascita nel lontano 1947.

Non so perché la mia anima porti con sé l'energia che anima il suo entusiasmo di vivere con tale afflato le immagini di questo angolo di terra incantato.

Io vivo questo innamoramento con semplicità.

Adoro gli Dei di questa terra. Ascolto le loro voci e le immagini che mi donano.

Guardo anche la gente che abita i luoghi che hanno rapito la mia attenzione sin da quando, da bambino vagavo tra i sentieri e le strade che segavano i colli e le borgate di un piccolo paradiso.

Segusino è un piccolo paradiso ancora abbastanza integro e forte della sua tradizione di natura aspra e pagana. I campanili e le chiesette sparse trai colli non hanno cancellato la sua forza ancestrale che la sua natura antica porta come una eredità senza tempo.

https://sites.google.com/site/segusinosite/

https://sites.google.com/site/pederobbasite/

https://sites.google.com/site/segusinosite/valle-mulini-segusino

Segusino, the valley of the mills ... a timeless charm.Segusino people do not like the valley of hell. In this enchanted place the hard work of centurieshas gathered the force of the stream between therocks dug Ariù. The mills have been working and our fathers have waited every morning the suncame in with its warmth of life greet the new day.Pan recalled every moment, the force that formed the pride and protected them from their role asservants. No use to pray to be saved. for our ancestors were born free and strong. But whoremembers their pride? Pan only keep for our children that message.

Segusino, la valle dei mulini...un incanto senza tempo. la gente di Segusino non ama la valle dell'inferno. In questo luogo incantato il lavoro duro dei secoli ha raccolto la forza del torrente Ariù tra le rocce scavate. I mulini hanno lavorato e i nostri padri hanno aspettato ogni mattina che il sole entrasse con il suo calore di vita salutare la nuova giornata. Pan richiamava ogni attimo la forza che formava il loro orgoglio e li proteggeva dal loro ruolo di servi. Non serviva pregare per essere salvati. per nascita i nostri avi erano liberi e forti. Ma chi si ricorda del loro orgoglio? Solo Pan conserva per i nostri figli quel messaggio.

Segusino. Riva Grassa: a village that is a treasure but little loved by its inhabitants. Why do people hateSegusino Riva Grassa?

Here is the hidden soul of this country, and hecaptured her heart. It made me fall in love with Rivafat. I was born here, and I spent the days of curious child between the rocks and the nature of a story that tells the story of a courageous people miserable and desperate. They were peopleforced to live in misery and ignorance of a servant.Yet our old never gave up. They gave life to piqueand pride.

Why not worship Riva Grassa?

Segusino. Riva Grassa: un borgo che è un tesoro ma poco amato dai suoi abitanti. Perché la gente di Segusino odia Riva grassa?

Qui è nascosta l'anima di questo paese che mi ha rapito il cuore e innamorato l'anima. Io sono nato qui, e ho passato i giorni di bambino curioso tra i sassi e la natura che racconta una storia la storia coraggiosa di un popolo di miserabili e disperati. Era gente costretta alla miseria e dall'ignoranza a vivere da serva. Eppure i nostri vecchi non hanno mai mollato. Ci hanno dato la vita per puntiglio e orgoglio.

Perché non adorare Riva Grassa?

Segusino, Milies e i racconti di Nanni della Marianna...

uno sguardo al paradiso nascosto della valle dei mulini a Segusino

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Quando il letamaio di Venezia fermenta profumi barocchi

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MOSTRE E BIOGRAFIA RAGIONATA DI GIAN BERRA ...... In occasione del 70 ° compleanno.

Montebelluna; maggio 2017.

1973, 1974

Vive a Valdobbiadene TV, apre in via delle Vittorie il suo primo studio. Per una intera estate fa da assistente al famoso dal famoso fotografo di Feltre Mario Dal Prà. Inizia una attività di fotografo accanto alla produzione d'arte dei primi dipinti personali-

1975, 1976

Espone in varie mostre locali a Valdobbiadene, Montebelluna in località Contea, e frequenta diversi amici pittori della zona tra cui Guido Serena, Zaniol di Crocetta e il pittore "Felix" della zona.

Conosce il famoso pittore Fael Bruno di Treviso che lo invita nel suo studio per dargli consigli.

1977, 1979

Va a vivere a Covolo di Piave in via Segusini 21 dove apre il suo studio. Per lavoro si reca in Iraq dove conoscere una realtà diversa e drammatica

Nel 1978 prima mostra nella galleria d'arte "da Brotto" a Cornuda, mostra che ripeterà nell'anno seguente con notevole successo. Nello stesso anno personale alla galleria "da Val" in piazza del mercato a Treviso. Mostra che verrà ripetuta con successo ogni anno fino al 1981.

In permanenza ala galleria Martinazzo di Montebelluna.

Nel 1979 prima personale alla sala "Ca 'de Ricchi" a Treviso, che verrà ripetuta anche nel 1980.

Nel 1981 sposta il suo studio a Trento, in piazza santa Maria maggiore. Non solo come luogo privato di lavoro, ma anche come cenacolo di artisti amici. Nel settembre 1981 l'amico pittore Bruno Donadel di Pieve di Soligo in una mostra personale della Galleria Martinazzo Vincenzo di Montebelluna. Nell'agosto di quel anno c'è una sua personale alle sorgenti di Pejo in val di Sole, ripetuta anche nel 1985.

Sin da subito Gian Berra evita i circuiti tradizionali del mercato dell'arte e delle gallerie. Preferisce gestire in modo diretto e personale la zona di zona in cui vive. Si tratta dell'aiuto degli amici e dei soldi d'arte con la vicinanza della moglie Rosa Lavieri.

1982, 1984

Torna allo studio di Covolo di Piave. Inizia una sequenza di mostre, quasi tutte le autogestite:

Per due anni gestisce uno studio e mostra personale ad Asiago. Personale alla galleria Bramante a Vicenza. Personale alla galleria Vidal a Venezia.

Personale alla "galleria dei cappuccini" a Mestre, ripetuta per due anni.

1985:

Personale per un anno alla galleria internazionale di Torino. Personale alla galleria Ruberto a Milano.

Da qui in permanente alla galleria Mozat di Rovereto fino almeno al 1998.

Personale alla casa del Canova, assieme al pittore Danilo Soligo di Montebelluna.

Espone nei mesi estivi presso le gallerie di Jesolo e Lignano Sabbiadoro.

Torna ad esporre un Villach in Austria a Braunschweig in Germania.

Nel suo paese natale di Segusino un concorso di pittura tra pittori amici che verrà ripetuto anche l'anno dopo. Personale a Segusino presso la sala municipale.

1986, 1989

Espone per due stagioni estive ai castelli romani, in particolare a Lanuvio e a Genzano, con l'amico Donadini Mariano.

Nel 1988 prima esposizione a Parigi a Metz in Francia.

Dal 1989 al 1994 segue l'estate delle mostre sue personali estemporanee autogestite, a Treviso, Feltre, Conegliano, Cornuda, Montebelluna, Caerano San Marco. Circa 35 mostre che seguono personalmente.

1993, 1994

Esposizioni in Germania, a Braunschweig, Colonia e Wurzburg. Gestite da galleristi tedeschi.

In permanenza sempre presso la galleria Mozart di Rovereto.

Nel dicembre 1993 inizia il suo corso "pratico di pittura" nello studio di Covolo di Piave. Avrà un notevole successo e durerà fino al 2005 con la partecipazione complessiva di circa 870 allievi. Corso che avrà notevole successo e anche come esempio che indicherà la strada per altri corsi che copieranno tale iniziativa.

1996. 1999

Gian Berra fonda a suo paese di Covolo-Pederobba una associazione culturale " La Criola" per diffondere le attività d'arte, di poesia e psicologia umanistica. Corsi all'aperto di pittura, incontri di poesia new age, Incontri di conoscenza e autorealizzazione e psicologia con la natura. Incontri estivi con l' Istituto di psicosintesi di Padova e con l'iastituto mediterraneo di Vicenza. Però tutta questa attività crea invidia e sospetti e pressioni che per reazione ogni attività viene bolccata d'autorità e ogni permesso prima ottenuto, viene d'ufficio ritirato. L'associazione deve morire e smantellare ciò che prima era stato permesso. Nel 1999 tutta l'attività della associazione "La Criola" viene obbligata a chiudere d'autorità.

2000, 2008

nel 2001, Personale a Villa Benzi di Caerano San Marco nel settembre di quell'anno. Espone per la prima volta in esclusiva i "grandi 5 totem" ispirati alle tradizioni native del popolo veneto.

Inizia alcune collaborazioni con una galleria d'arte di Tampa in Florida e San Diego (USA). Espone anche a Karlsrhue in Germania.

Nel 2005 la grande mostra collettiva al centro d'arte di Conegliano.

Inizia una lavorazione in studio con poche altre personali organizzate in modo autonomo. Nel 2008 torna con una persona al paese natale di Segusino e un'altra a Conegliano.

Nel 2006 pubblica il suo primo libro romanzo "Wasere, cuore di drago", dedicato ai contenuti segreti e inespressi del popolo veneto che Gian Berra presenta "schiavo di Venezia per 1000 anni". Il romanzo si svolge nel 1906 in un Veneto come l'assopito, ostaggio degli interessi d'Italia e del regno asburgico di Vienna.

Inizia a scrivere poesie, giochi ai dialoghi e alla sua nonna Maria Stramare a Berra, di Segusino.

Usa il dialetto veneto come fattore di orgoglio per esprimere i contenuti più segreti dell'anima veneta.

Pubblica dal 2011 al 2015 i primi ebook in internet dedicati alle poesie e racconti in dialetto veneto con traduzione in italiano. Ebook "Veneto, rabbia e amore".

Tutti i libri di Gian Berra si possono leggere gratis su internet. Si può trovare sulla piattaforma Scribd o Academia digitando Gian Berra su Google.

Nel 2016 si trasferisce a Montebelluna nella frazione di Contea, che già aveva ospitato una sua personale nel 1976.

Abita in via delle piscine 37, Contea di Montebelluna, 31044 Treviso - email gianberra@hotmail.com

Nel mese di maggio del 2017 mostra di pittura personale a Montebelluna presso la sala ex tribunale, con la presentazione del libro di poesie " Veneto, amore e odio".