INFORMALE BAROCCO, Gian Berra. Omaggio a ROTHKO. 232, COLLEZIONE Giancarlo N.
INFORMALE BAROCCO, Gian Berra. Omaggio a ROTHKO. 232, COLLEZIONE Giancarlo N.
Gian Berra informale barocco mostra a Conegliano , ottobre 2008 - "gianberra" collezione Nadai
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1969 - Gian Berra è invitato a mostre collettive in Veneto. Espone disegni a china e tempere di figurativo spontaneo. Viene invitato ad una galleria di Roma per una collettiva di giovani artisti. E' l'unico a venire dal Veneto fino alla capitale. Rimane incantato dalle opere di un artista che ancora non conosce: Giuseppe Capogrossi . Il pittore nota l'interesse di Gian Berra per le sue opere e nasce una amicizia spontanea col vecchio artista. Capogrossi è incuriosito della spontaneità dei disegni di Gian Berra. Così di getti disegna alcuni suoi glifi su un tovagliolo, lo firma sorridendo e lo regala a Gian Berra: " guarda che semplice è fare arte: basta che segui la tua immaginazione. Continua così ...Gian Berra " è l'augurio di Giuseppe Capogrossi a Gian Berra.
Gian Berra," informale barocco" prima collezione speciale. anno 2006. dal primo n 1 al numero 50. Collezione Giancarlo N.
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1983. Collettiva a cui partecipa Gian Berra con due opere di "informale barocco" alla galleria San Vidal a Venezia. I due dipinti incuriosiscono un signore anziano con una gran barba bianca, si tratta del famoso Emilio Vedova che si interessa di conoscere Gian Berra. Invita Gian Berra ad un happening painting tra giovani artisti in sua presenza presso l'accademia di belle arti di Venezia. Sarà per Gian Berra una esperienza speciale ed unica. Emilio Vedova apprezza la spontaneità dell' "informale barocco" di Gian Berra. Lo definisce come "vitale e ingenuo" ed è stupito dalla sincerità espressiva di Gian Berra.
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Gian Berra. Informale barocco 2. seconda parte collezione. Anno 2007 dal 51 al 92. Collezione autore, Giancarlo N., Infero Gazzola.
La collezione odalische 1998 - 2000
Gian Berra opere del periodo 1991- 1995
la prima vecchia collezione a Covolo di Piave 1977
Gian Berra opere neobarocco 2005 - 2008 gianberra collezione Nadai
Montebelluna; maggio 2017.
1969 - Gian Berra è invitato a mostre collettive in Veneto. Espone disegni a china e tempere di figurativo spontaneo. Viene invitato ad una galleria di Roma per una collettiva di giovani artisti. E' l'unico a venire dal Veneto fino alla capitale. Rimane incantato dalle opere di un artista che ancora non conosce: Giuseppe Capogrossi . Il pittore nota l'interesse di Gian Berra per le sue opere e nasce una amicizia spontanea col vecchio artista. Capogrossi è incuriosito della spontaneità dei disegni di Gian Berra. Così di getti disegna alcuni suoi glifi su un tovagliolo, lo firma sorridendo e lo regala a Gian Berra: " guarda che semplice è fare arte: basta che segui la tua immaginazione. Continua così ...Gian Berra " è l'augurio di Giuseppe Capogrossi a Gian Berra.
1973, 1974
Vive a Valdobbiadene TV, apre in via delle Vittorie il suo primo studio. Per una intera estate fa da assistente al famoso dal famoso fotografo di Feltre Mario Dal Prà. Inizia una attività di fotografo accanto alla produzione d'arte dei primi dipinti personali-
1975, 1976
Espone in varie mostre locali a Valdobbiadene, Montebelluna in località Contea, e frequenta diversi amici pittori della zona tra cui Guido Serena, Zaniol di Crocetta e il pittore "Felix" della zona.
Conosce il famoso pittore Fael Bruno di Treviso che lo invita nel suo studio per dargli consigli.
1977, 1979
Va a vivere a Covolo di Piave in via Segusini 21 dove apre il suo studio. Per lavoro si reca in Iraq dove conoscere una realtà diversa e drammatica
Nel 1978 prima mostra nella galleria d'arte "da Brotto" a Cornuda, mostra che ripeterà nell'anno seguente con notevole successo. Nello stesso anno personale alla galleria "da Val" in piazza del mercato a Treviso. Mostra che verrà ripetuta con successo ogni anno fino al 1981.
In permanenza ala galleria Martinazzo di Montebelluna.
Nel 1979 prima personale alla sala "Ca 'de Ricchi" a Treviso, che verrà ripetuta anche nel 1980.
Nel 1981 sposta il suo studio a Trento, in piazza santa Maria maggiore. Non solo come luogo privato di lavoro, ma anche come cenacolo di artisti amici. Nel settembre 1981 l'amico pittore Bruno Donadel di Pieve di Soligo in una mostra personale della Galleria Martinazzo Vincenzo di Montebelluna. Nell'agosto di quel anno c'è una sua personale alle sorgenti di Pejo in val di Sole, ripetuta anche nel 1985.
Sin da subito Gian Berra evita i circuiti tradizionali del mercato dell'arte e delle gallerie. Preferisce gestire in modo diretto e personale la zona di zona in cui vive. Si tratta dell'aiuto degli amici e dei soldi d'arte con la vicinanza della moglie Rosa Lavieri.
1982
Torna allo studio di Covolo di Piave. Inizia una sequenza di mostre, quasi tutte le autogestite:
Per due anni gestisce uno studio e mostra personale ad Asiago. Personale alla galleria Bramante a Vicenza. Personale alla galleria Vidal a Venezia.
Personale alla "galleria dei cappuccini" a Mestre, ripetuta per due anni.
1983. Collettiva a cui partecipa Gian Berra con due opere di "informale barocco" alla galleria San Vidal a Venezia. I due dipinti incuriosiscono un signore anziano con una gran barba bianca, si tratta del famoso Emilio Vedova che si interessa di conoscere Gian Berra. Invita Gian Berra ad un happening painting tra giovani artisti in sua presenza presso l'accademia di belle arti di Venezia. Sarà per Gian Berra una esperienza speciale ed unica. Emilio Vedova apprezza la spontaneità dell' "informale barocco" di Gian Berra. Lo definisce come "vitale e ingenuo" ed è stupito dalla sincerità espressiva di Gian Berra.
1985:
Personale per un anno alla galleria internazionale di Torino. Personale alla galleria Ruberto a Milano.
Da qui in permanente alla galleria Mozat di Rovereto fino almeno al 1998.
Personale alla casa del Canova, assieme al pittore Danilo Soligo di Montebelluna.
Espone nei mesi estivi presso le gallerie di Jesolo e Lignano Sabbiadoro.
Torna ad esporre un Villach in Austria a Braunschweig in Germania.
Nel suo paese natale di Segusino un concorso di pittura tra pittori amici che verrà ripetuto anche l'anno dopo. Personale a Segusino presso la sala municipale.
1986, 1989
Espone per due stagioni estive ai castelli romani, in particolare a Lanuvio e a Genzano, con l'amico Donadini Mariano.
Nel 1988 prima esposizione a Parigi a Metz in Francia.
Dal 1989 al 1994 segue l'estate delle mostre sue personali estemporanee autogestite, a Treviso, Feltre, Conegliano, Cornuda, Montebelluna, Caerano San Marco. Circa 35 mostre che seguono personalmente.
1993, 1994
Esposizioni in Germania, a Braunschweig, Colonia e Wurzburg. Gestite da galleristi tedeschi.
In permanenza sempre presso la galleria Mozart di Rovereto.
Nel dicembre 1993 inizia il suo corso "pratico di pittura" nello studio di Covolo di Piave. Avrà un notevole successo e durerà fino al 2005 con la partecipazione complessiva di circa 870 allievi. Corso che avrà notevole successo e anche come esempio che indicherà la strada per altri corsi che copieranno tale iniziativa.
1996. 1999 - Gian Berra fonda al suo paese di Covolo-Pederobba una associazione culturale " La Criola" per diffondere le attività d'arte, di poesia e psicologia umanistica. Corsi all'aperto di pittura, incontri di poesia new age, Incontri di conoscenza e autorealizzazione e psicologia con la natura. Incontri estivi con l' Istituto di psicosintesi di Padova e con l'iastituto mediterraneo di Vicenza. Però tutta questa attività crea invidia e sospetti e pressioni che per reazione ogni attività viene bolccata d'autorità e ogni permesso prima ottenuto, viene d'ufficio ritirato. L'associazione deve morire e smantellare ciò che prima era stato permesso. Nel 1999 tutta l'attività della associazione "La Criola" viene obbligata a chiudere d'autorità.
Nella foto una giornata d'incontro in uno stage di pittura nella natura del"Campo della Criola" in via Guizzetta a Covolo di Piave. L'anno dopo ci costrinsero d'autorità a chiudere tutto, purtroppo.
2000, 2008
nel 2001, Personale a Villa Benzi di Caerano San Marco nel settembre di quell'anno. Espone per la prima volta in esclusiva i "grandi 5 totem" ispirati alle tradizioni native del popolo veneto.
Inizia alcune collaborazioni con una galleria d'arte di Tampa in Florida e San Diego (USA). Espone anche a Karlsrhue in Germania.
Nel 2005 la grande mostra collettiva al centro d'arte di Conegliano.
Inizia una lavorazione in studio con poche altre personali organizzate in modo autonomo. Nel 2008 torna con una persona al paese natale di Segusino e un'altra a Conegliano.
Nel 2006 pubblica il suo primo libro romanzo "Wasere, cuore di drago", dedicato ai contenuti segreti e inespressi del popolo veneto che Gian Berra presenta "schiavo di Venezia per 1000 anni". Il romanzo si svolge nel 1906 in un Veneto come l'assopito, ostaggio degli interessi d'Italia e del regno asburgico di Vienna.
Inizia a scrivere poesie, giochi ai dialoghi e alla sua nonna Maria Stramare a Berra, di Segusino.
Usa il dialetto veneto come fattore di orgoglio per esprimere i contenuti più segreti dell'anima veneta.
Pubblica dal 2011 al 2015 i primi ebook in internet dedicati alle poesie e racconti in dialetto veneto con traduzione in italiano. Ebook "Veneto, rabbia e amore".
Tutti i libri di Gian Berra si possono leggere gratis su internet. Si può trovare sulla piattaforma Scribd o Academia digitando Gian Berra su Google.
Nel 2016 si trasferisce a Montebelluna nella frazione di Contea, che già aveva ospitato una sua personale nel 1976.
Abita in via delle piscine 37, Contea di Montebelluna, 31044 Treviso - email gianberra@hotmail.com
Nel mese di maggio del 2017 mostra di pittura personale a Montebelluna presso la sala ex tribunale, con la presentazione del libro di poesie " Veneto, amore e odio".