Dal sito rete gas
Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)?
Un gruppo d’acquisto e' formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.
Si ma... perché si chiama solidale?
Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarieta' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a colore che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.
Perché nasce una G.A.S.?
Ogni GAS nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte.
Come nasce un G.A.S.?
Uno comincia a parlare dell’idea degli acquisti collettivi nel proprio giro di amici, e se trova altri interessati si forma il gruppo. Insieme ci si occupa di ricercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, di raccogliere gli ordini tra chi aderisce, di acquistare i prodotti e distribuirli... e si parte!
Criteri solidali per la scelta dei prodotti
I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilita' di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro.
Una rete
I gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. Attualmente in Italia sono censiti oltre 600 GAS.
I trasporti
Scegliere prodotti locali significa in primo luogo ridurre l'inquinamento, il consumo di energia ed il traffico per il trasporto della merce.
Nell'economia globale i beni viaggiano da una parte all'altra del pianeta in seguito a considerazioni economiche sul costo della manodopera e delle materie prime nei diversi luoghi. Questa calcolo economico svolto dalle aziende non tiene però conto dei costi indiretti dei trasporti che vengono scaricati sulla collettività. Tali costi comprendono l'inquinamento, l'utilizzo delle strade, l'impiego di energia fossile, gli incidenti stradali, le perdite di tempo dovute alla congestione del traffico. Se tali costi venissero attribuiti direttamente su chi li genera, scopriremmo quanto incide il costo del trasporto su di un prodotto e saremmo naturalmente portati a scegliere prodotti locali. In assenza di questo sistema di attribuzione dei costi, possiamo supplire con la nostra intelligenza e preferire prodotti locali. Detto in un altro modo, scegliere prodotti locali è un modo per diminuire il nostro carico ambientale. I prodotti locali, inoltre, dovendo viaggiare di meno possono arrivare più freschi sulle nostre tavole e quindi richiedono meno conservanti.
La conoscenza
Un altro vantaggio nella scelta di prodotti locali è la possibilità di conoscere meglio il comportamento della ditta che li produce. I gruppi di acquisto cercano un contatto diretto con i produttori, ad esempio andandoli a trovare per conoscerli e vedere quali sono i metodi di lavoro. In alcuni casi si organizzano delle gite presso il produttore con degustazione di prodotti tipici. È in questo modo più difficile che un produttore adotti comportamenti che non condividiamo senza che noi lo veniamo a sapere. Quando conosciamo la storia di un prodotto che mangiamo o utilizziamo, cambia anche il nostro rapporto verso di esso. L'oggetto o il cibo escono dall'anonimato ed acquistano una loro storia.
Culture e colture
I prodotti locali spesso si accompagnano a colture e culture tradizionali della propria zona; sia le colture che le culture rischiano di scomparire sotto le spinte di uniformità del mercato globale. Mangiare prodotti tradizionali è un modo per allungare la loro vita e proteggere la biodiversità, oltre che conservare un mondo di sapori, ricette e tradizioni.
Perché scegliere piccoli produttori?
La conoscenza
Una maggiore facilità nella conoscenza del produttore si ha anche nella scelta di produttori piccoli, in quanto in generale una azienda piccola ha un potere di influenza minore e può essere verificata più facilmente.
L'occupazione
I produttori piccoli sono in generale ad elevata intensità di mano d'opera (ore di lavoro utilizzate per un prodotto), rispetto alle aziende grandi che sono per lo più ad elevata intensità di capitale (quota di finanziamenti utilizzata per un prodotto). La scelta dei primi rispetto ai secondi è quindi uno strumento importante per creare occupazione, ovvero per fare in modo che i soldi che spendiamo servano a pagare in misura maggiore chi ha lavorato rispetto alle banche o agli azionisti.
La salute
I gruppi di acquisto solidali in genere si orientano verso prodotti biologici o ecologici, o comunque a basso impatto ambientale. La prima motivazione è la salute, sia di chi consuma o utilizza il prodotto, sia di chi lo produce. Possiamo in questo modo mangiare cose naturali, recuperando anche i sapori della tradizione.
L'ambiente
A questa si unisce ovviamente l'attenzione alla conservazione della natura e quindi anche alla salute delle generazioni future. Non staremo a fare l'elenco dei guai ambientali in cui ci siamo cacciati, l'acquisto di prodotti biologici o ecologici ha un effetto diretto sulla diminuzione dei pesticidi, dell'inquinamento, del consumo di risorse e di energia.
Il lavoro
L'economia mondiale, nell'era della globalizzazione, sta portando ad una corsa verso il fondo nelle condizioni di lavoro: le multinazionali spostano la loro produzione dove i costi sono più bassi, ovvero dove la manodopera è pagata meno ed i diritti dei lavoratori sono meno rispettati. Il prezzo basso a cui possiamo comprare un giocattolo in plastica proveniente dall'Asia è una magra consolazione se pensiamo che i posti di lavoro in Italia si trovano a competere con paghe enormemente inferiori in qualche angolo del mondo. L'unico modo per uscire da questa corsa verso il fondo che danneggia tutti è richiedere un livello minimo accettabile nelle condizioni di lavoro che debba essere rispettato in qualsiasi parte del mondo. Preferire i prodotti senza sfruttamento significa aiutare a regolare il mercato del lavoro.
Trovarsi in gruppo con un obiettivo comune aiuta a vivere delle relazioni e favorisce lo scambio di idee. Analizzare prodotti e produttori porta ad uno scambio di esperienze tra i partecipanti utile per definire insieme dei criteri per guidare le nostre scelte. Il gruppo fornisce un importante appoggio psicologico, e le immancabili cene a base di prodotti tradizionali aiutano a presentare l'economia come un'esperienza conviviale.
Sviluppare insieme una mentalità critica
Il gruppo aiuta anche a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, e anzi favorisce lo sviluppo comune di una mentalità di consumo critico. Inoltre, il gruppo di acquisto aiuta a decidere i propri consumi e quindi le proprie spese, favorendo la scelta verso ciò che ci serve di più. Il gruppo aiuta anche, attraverso l'esperienza concreta, a liberarsi dal senso di frustrazione che coglie il consumatore critico quando vaga tra gli scaffali del supermercato alla ricerca di un prodotto "etico" che sempre si nasconde.
Il risparmio
Nella pratica degli acquisti collettivi inoltre si risparmia anche, in quanto il produttore si vede assicurata una certa quantità di ordini ed è quindi disposto a fare degli sconti, ed è possibile saltare il livello della distribuzione e quindi risparmiare su uno degli intermediari. In questo modo prodotti come ad esempio quelli biologici possono avere un prezzo accessibile a tutti. La salute non deve essere un lusso per una élite. - Influire sulla produzione Acquistando in gruppo e conoscendo direttamente il produttore è inoltre possibile influenzarne in modo più diretto il comportamento, sia per il tipo di prodotti, che in generale per le scelte di conduzione della attività. È anche possibile richiedere confezioni grandi da dividere tra i componenti del gruppo diminuendo così gli imballaggi.
Il sostegno ai produttori
Con lo strumento degli acquisti collettivi è possibile fornire una possibilità di sbocco a molti piccoli produttori che si trovano esclusi dai canali della grande distribuzione, che per sua natura preferisce aziende medie o grandi che possono garantire una certa produzione.
L'economia locale
I gruppi d'acquisto vanno nella direzione della creazione di una zona di economia locale, in cui ci si scambia per lo più beni e servizi all'interno di una regione. Questo processo è un modo per marginalizzarsi rispetto all'economia globale e quindi limitarne gli effetti speculativi. In questo modo, si valorizzano varietà e tradizioni locali minacciate dalle egemonie monoculturali. I gruppi di acquisto costituiscono quindi anche una pratica di alternativa economica. Qualche difficoltà Oltre a questi ed altri vantaggi, nella partecipazione agli acquisti collettivi si possono però anche incontrare delle difficoltà. In particolare per il tempo richiesto per ordinare la merce, ritirarla e dividerla, e per le difficoltà organizzative che possono insorgere.
Come Funzionano i Gruppi di Acquisto Solidali?
Il funzionamento di base di un gruppo d'acquisto è abbastanza semplice: i partecipanti al gruppo definiscono in primo luogo una lista di prodotti su cui intendono eseguire gli acquisti collettivi; in base a questa lista, le diverse famiglie o persone compilano un ordine, e quindi gli ordini vengono raccolti e sommati per definire un ordine di gruppo che viene trasmesso al produttore. Quando arriva la merce dal produttore, questa viene suddivisa tra le famiglie che appartengono al gruppo e ognuno paga per la sua parte.
Sono obbligato a comprare?
Nessun membro ha l'obbligo di acquistare prodotti a cui non è interessato. Chiaramente può proporre altri prodotti o produttori da valutare insieme. Se dopo mesi nulla lo interessa, il gruppo può decidere di considerarlo un simpatizzante anziché un membro attivo.
Ma devo diventare il referente di un prodotto?
Tutti all'interno del gruppo trovano l'occasione di dimostrare il proprio interesse. Se occuparsi di una referenza risulta troppo impegnativo si può trovare diversi modi di rendersi utile e ricambiare l'impegno e la disponibilità dimostrata degli altri membri. L'organizzazione del gruppo ha sempre bisogno del supporto di tutti. Ciascuno troverà col tempo il modo di partecipare più attivamente.
E se mi dimentico di ritirare un prodotto?
Può capitare e i referenti sono allo stesso tempo anche compratori quindi può accadere anche a loro qualche svista. Si cerca comunque di evitare disguidi e incomprensioni poiché tanti piccoli contrattempi rendono il compito dei referenti sempre più difficile. Quindi La puntualità nel rispettare gli orari sta alla base del rispetto e della solidarietà che dobbiamo dimostrare reciprocamente. Forse il referente aveva un impegno o forse aveva faccende importanti da sbrigare o magari la sua famiglia lo reclamava. Pensiamo sempre "e se succedesse a me?".
Se non posso andare alle riunioni?
Le riunioni del gruppo sono a scadenza mensile. E' importante esserci per dimostrare il proprio impegno e partecipare alle discussioni. Non è richiesta tassativamente la vostra presenza ma è sempre molto cortese e rispettoso nei confronti degli altri metterli al corrente di eventuali problemi o contrattempi che vi hanno impedito di partecipare.
E se non voglio più far parte del gruppo?
In ogni momento potete abbandonare il gruppo comunicandolo come meglio credete (l'ideale sarebbe ad una riunione) e motivando possibilmente la vostra scelta. Il gruppo d'acquisto è un ottimo terreno su cui allenarsi a rispettare le scelte altrui accettandole serenamente.