1. Assecondare i propri interessi e abilità: nella vita, come ben sai, riusciamo a fare bene le cose che amiamo e per le quali siamo portati. Perciò la scelta dell'indirizzo di studio non può non tenere conto di questo fattore: evita gli indirizzi nei quali ci sono troppe materie a te indigeste! Rischi di passare cinque anni orribili, dove allo studio di materie sgradevoli si affiancherà il rischio concreto di scarsi risultati.
Ricorda, inoltre, che i test attitudinali di orientamento sono sicuramente uno strumento importante per decidere, ma non sono un oracolo. Sei sempre tu l'autore della scelta, perché si tratta della tua vita.
Infatti, se nei tuoi sogni c'è una professione che richiede espressamente quel tipo di scuola, non devi mollare. Ma tieni in conto che inseguire i sogni richiede sacrifici, perciò preparati a farne. Se il sogno è tale, sicuramente il gioco vale la candela.
2. Liceo, non è un obbligo: negli ultimi anni si sta diffondo la liceo-mania. Sembra quasi che tutti debbano andare o al classico o allo scientifico, perché altrimenti nella vita non si è nessuno. Nulla di più sbagliato: un istituto tecnico o professionale ben fatto, può aprire molte più strade di un liceo. Il nostro paese è pieno di piccole e medie imprese sempre alla ricerca di manodopera specializzata, e in alcune zone la domanda di lavoro per queste figure professionali è molto alta, come di conseguenza gli stipendi.
Di sicuro è bene sapere che:
a) i licei (classico e scientifico soprattutto) non offrono una specifica preparazione professionale, ma ampliano l'orizzonte culturale e soprattutto insegnano un metodo di studio, fondamentale per riuscire bene nell'università. Per questo motivo è sempre più vera l'equazione liceo=università. Se nella vita non avete voglia di studiare minimo altri 8 anni, è meglio pensare ad altro.
b) gli istituti tecnici e professionali permettono di apprendere un mestiere o una professione ben specifica, quindi ti danno la possibilità dopo 5 anni (3 nel caso professionale) di offrirti con profitto al mercato del lavoro. Lo svantaggio rispetto ad un liceo risiede nel fatto che un istituto professionale o tecnico porta a sviluppare di meno la capacità di studio autonomo, cosa che potrebbe creare qualche problemino qualora si scegliesse di proseguire con l'università. Ma ovviamente questo non preclude la possibilità di uno studente non liceale di ottenere ottimi risultati qualora decidesse di proseguire glistudi. Non devono essere considerati, insomma, come una ruota di scorta, ma come anzi una valida scelta.
3. Uno sguardo al mondo del lavoro: nel valutare quindi l'indirizzo di studio, pensa concretamente a quale lavoro ti piacerebbe fare da grande. Con le scuole superiori comincia un percorso di specializzazione che differenzia gli studenti e li inquadra verso precisi ambiti professionali e lavorativi. Ma soprattutto, anche se è presto, valuta se questo di tipo di professionalità viene richiesta dal mercato di lavoro. Potrebbe trattarsi di una scelta molto lungimirante.
4. Genitori, la parola chiave è dialogo: se la tua scelta è basata su ragionamenti e convinzioni forti, i tuoi genitori non potranno far altro che prenderne atto. Per riuscire in questa impresa, oltre ai nostri consigli, è fondamentale il dialogo: è la sola strada per spiegare le vostre ragioni. Sconsigliamo quindi di seguire le tradizioni familiari: se nella tua famiglia tutti sono letterati, non è detto che tu non possa diventare ingegnere. Se non ti senti assolutamente portato per una certa scuola, non la scegliere per accontentare i tuoi genitori