Cosa fare prima dell’intervento
Il suo intervento chirurgico sarà eseguito in regime di Day Service , questo vuol dire che si effettueranno ambulatorialmente gli accertamenti preoperatori necessari, e in una data successiva sarà praticato l’intervento chirurgico. Dopo l’intervento rimarrà per due-tre ore in una saletta attigua alla sala operatoria per poi andare a casa.
Il giorno della visita il chirurgo le compilerà una richiesta di intervento in day service e le fisserà un appuntamento presso il reparto di Chirurgia di Caltanissetta dove eseguirà gli accertamenti preoperatori. In questa sede, dopo avere pagato il ticket (se non gode di esenzione), verrà preparato il modulo di accesso per il Day Service . E’ importante dunque portare un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria.
Il giorno prima dell’intervento
La sera precedente l’intervento è importante:
- eseguire una rasatura completa dall’ombelico sino al pube, Ciò va fatto con cura per evitare di provocare piccoli tagli. A questo riguardo le suggeriamo di usare schiuma apposita ed una lametta adeguata;
- eseguire una doccia di pulizia con prodotti detergenti. La doccia va ripetuta la mattina successiva;
- osservare il digiuno dalle ore 24;
- non assumere la mattina del ricovero farmaci antidiabetici e comunque segnalare al medico e/o infermiere tale patologia per i controlli del caso.
N.B. sono da assumere invece eventuali farmaci per il cuore, la pressione alta etc.
Il giorno dell’intervento
Alla mattina del giorno indicato, dovrà presentarsi, a digiuno, presso la sala operatoria di chirurgia sita al 1° piano del P.O. “Maddalena Raimondi” di San Cataldo. E’ indispensabile essere accompagnati da un familiare, è preferibile indossare abiti comodi o una tuta .
Il personale del servizio di chirurgia ciclo diurno la accoglierà e provvederà ad accompagnarla nella stanza di osservazione breve dove potrà cambiarsi e poi in Sala operatoria.
Al termine dell’intervento seguirà un breve periodo di osservazione, in modo che lei possa riprendersi con la calma dovuta e il personale sanitario possa tenerla sotto controllo. Nella tarda mattinata e dopo una valutazione medica, potrà essere dimessa/o per fare ritorno al suo domicilio sapendo che in qualsiasi momento potrà rivolgersi al medico di reparto.
I requisiti necessari
Per rendere più sicuro questo tipo di procedura è indispensabile che, una volta giunta/o a casa, una persona si possa dedicare a lei per le successive 24-48 ore; questa persona deve essere in grado, qualora se ne verifichi la necessità, di accompagnarla in ospedale.
I farmaci antinfiammatori, l’aspirinetta, gli antiaggreganti, gli anticoagulanti dovrebbero essere sospesi 5 giorni prima dell’intervento per evitare sanguinamenti. Si precisa che occorre informare il chirurgo circa l’eventuale assunzione di farmaci da lei assunti prima del ricovero.
Come avviene l’intervento
L’intervento chirurgico per l’ernia inguinale prevede l’anestesia locale, che viene effettuata tramite l’iniezione di farmaci anestetici in corrispondenza della zona da operare; con questa procedura si rimane assolutamente svegli ed in piena coscienza, e si evitano i rischi legati ad una anestesia generale. L’ anestesia locale, analoga a quella effettuata dai dentisti, abolisce le sensazioni dolorose lasciando, invece, quelle pressorie, tattili e del tirare che comunque sono generalmente ben tollerate e non richiedono ulteriori dosi di anestetico. Qualora lei dovesse comunque avvertire dolore, sarà sempre possibile la somministrazione di farmaci adeguati.
Cosa può accadere dopo l’intervento
La regione inguinale e il fianco corrispondente al lato operato possono, per alcune ore successive l’intervento, restare meno sensibili. Ciò è assolutamente normale ed è conseguente all’anestesia locale praticata. Dopo circa 2 ore dall’intervento, quando diminuisce l’effetto dell’anestesia, comincerà ad avvertire dolenzia, senso di peso o di bruciore, inevitabili dopo ogni tipo di terapia chirurgica. Queste sensazioni sono molto soggettive, quindi tollerate diversamente da persona a persona. Qualora a lei risultassero intollerabili è bene:
- applicare una borsa di ghiaccio sulla regione operata, che non sia troppo piena, per evitare di premere sulla zona operata;
- assumere i farmaci analgesici indicati sulla lettera di dimissione, evitandone l’abuso; in caso di problemi gastrici è consigliabile associare un gastroprotettore;
La fase dolorosa tende ad attenuarsi ora dopo ora fino alla completa regressione, che si verifica verso la 2°, 3° giornata postoperatoria.
Non è necessaria la completa immobilità; al contrario è opportuna una leggera attività fisica come, ad esempio, svolgere le normali attività domestiche, passeggiare con passo sostenuto etc.
Tossire, starnutire, spingere per l’evacuazione intestinale non è un problema, la tecnica chirurgica adottata rende la plastica inguinale estremamente robusta fin dalle prime ore postoperatorie.
Le precauzioni necessarie
- In assenza di nausea, è possibile alimentarsi fin dalle prime ore successive l’intervento: un pasto leggero.
- In seconda, terza giornata postoperatoria, nel caso non abbia ancora evacuato, assumere un blando lassativo per bocca aiuterà la canalizzazione spontanea.
- Se compare febbre fino a 38°-38,5° C non c’è da preoccuparsi, il suo organismo reagisce allo stress operatorio. Solo nel caso di una persistenza dello stato febbrile per più di 48 ore o se la temperatura supera i 38,5°, contatti il nostro reparto oppure il suo medico di famiglia.
- Un’ecchimosi, colorazione bluastra, è l’espressione di una modesta e superficiale perdita di sangue nella sede dell’intervento; tende alla scomparsa spontanea dopo una decina di giorni anche senza l’applicazione di alcuna pomata.
- Un edema, gonfiore, ed una sensazione di indurimento dei tessuti in corrispondenza della ferita chirurgica sono esiti del naturale processo di guarigione dei tessuti. Il gonfiore regredisce nel giro di una settimana circa, la sensazione di indurimento persiste per alcune settimane. Entrambe sono reazioni fisiologiche dovute alla reazione dei suoi tessuti alla rete protesica posta dal Chirurgo.
- Non è motivo di preoccupazione la comparsa di qualche goccia di sangue sulla medicazione, né la temporanea diminuzione della sensibilità nella cute circostante la ferita chirurgica, si tratta di un fatto legato alla inevitabile sezione chirurgica di alcune fibre nervose.
- Se desidera fare una doccia, dalla terza giornata in poi può farla con la massima tranquillità, la sutura cutanea è ormai completamente cicatrizzata. Tolga la medicazione, si lavi come d’abitudine, senza sfregare con energia sulla parte operata, si asciughi accuratamente, disinfetti la ferita con un comune disinfettante ed applichi un nuovo cerotto.
Si ricordi di eseguire i controlli come indicato dal personale sanitario al momento della dimissione.