Discografia

Non voglio scrivere una rigorosa recensione tecnica di tutti i loro album, magari canzone² (ossia canzone per canzone) in quanto la lettura diventerebbe noiosa! Infatti, dopo tutto il materiale letto a riguardo, finirei inevitabilmente per esprimermi con il pensiero di qualche critico musicale, nel quale mi ritrovo pienamente. Di seguito, quindi, preferisco presentarvi una personale visione d'insieme attraverso una carrellata di tutti i lavori dei Queen. È possibile, inoltre, ascoltare alcune brevi dimostrazioni, "ritagliate" a mò di suoneria, per alcuni brani riportati fra gli allegati nei contenuti EXTRA!!!

I primi album del gruppo sono, a mio parere, quelli dove c'è uno sfoggio maggiore di tecnica (tipo i primi Led Zeppelin e Yes) con molti cambi di tempo e stile. Le composizioni sono spesso molto complesse e non seguono quasi mai lo schema strofa-ritornello-strofa, anzi se la canzone inizia in un modo difficilmente proseguirà in quella direzione! Esempio di quanto detto è il debut-album, intitolato semplicemente Queen, che, anche se sottovalutato dalla critica d'ogni tempo, presenta brani unici come: la dura ma frizzante Keep Yourself Alive, la spagnoleggiante Great King Rat, la multiforme Liar e Jesus, un brano dal testo profondamente cristiano . Nessun brano tratto da questo album, però, verrà incluso nelle Greatest Hits!

Il secondo lavoro, Queen II, è un concept-album veramente stupendo (secondo solo ad A Night At The Opera) che esprime il dualismo fra il male ("lato nero" rappresentato magnificamente da Freddie) ed il bene ("lato bianco" curato prevalentemente da Brian). L'album parte con quello bianco in Procession, un intro di chitarre orchestrate da Brian, che sfocia nella dura Father To Son; il tutto si conclude con il brano di Roger, The Loser In The End, dal testo scontato. Il lato nero è qualcosa di micidiale: parte con l'epica Ogre Battle, quasi trash metal, poi le canzoni fluiscono, una dentro l'altra, trasformandolo in un'unica opera! Nevermore è di una dolcezza impressionante, The March Of The Black Queen di Freddie è la naturale antitesi di White Queen (As It Began) di Brian e Funny How Love Is è un'orgia di suoni che sembra scritta dai Beach Boys del momento migliore. Infine troviamo il loro primo hit Seven Seas Of Rhye (con il termine hit indicherò, d'ora in poi, quei brani che sono contenuti in una Greatest Hits). A dire la verità, una bozza di questo brano, era già presente sul primo disco che, pur senza la parte vocale, risulta molto elegante. Tra gli altri brani spicca anche la fiabesca The Fairy Fellers Master Stroke ispirata da un quadro di Richard Dadd.

Il terzo album si intitola Sheer Heart Attack e sarà (insieme ai due precedenti) fonte d'ispirazione per molti gruppi. Qui ritroviamo brani fiammanti come Brighton Rock , Stone Cold Crazy e l'hit Now I'm Here, e brani più melodici come In The Lap Of The Gods (Revisited), l'hit Killer Queen e la divertente gangster-style anni '30 Bring Back That Leroy Brown e l'hit Now I'm Here. Il brano Stone Cold Crazy verrà poi ripreso persino dai Metallica.

A questo punto si arriva nel 1975 con il mitico album A Night At The Opera: un album da ascoltare almeno una volta nella vita! Megaclassico della discografia del gruppo per il suo inedito e sofisticato intrigo di atmosfere decadenti, timbriche heavy e reminiscenze classicheggianti. In questo album troviamo il brano rivoluzionario che rappresenta l'apice del perfezionismo dei Queen, Bohemian Rapsody, sorta di opera lirica concentrata in pochi minuti e sottoposta a trame heavy di rara grandeur. Altri brani come Lazing On A Sunday Afternoon e Seaside Rendezvous rivisitano melodie appartenenti agli anni '30 con curiosissime tecniche di registrazione: il suono dei fiati e del kazoo, in Seaside Rendezvous, sono infatti frutto delle voci di Freddie e Roger che imitano gli strumenti; la sezione di tip tap è stata ottenuta battendo i polpastrelli con dei ditali sopra un asse per lavare i panni!!! La chitarra raggiunge sonorità particolari, ricordando il clarinetto swing di Bebby Goodman. L'album contiene anche l'hit You're My Best Friend di John, la pungente Death On Two Legs (Dedicated To...), la superba ed onirica The Prophet's Song, la dolcissima barocca Love Of My Life e l'arrangiamento di Brian dell'inno britannico, intitolato God Save The Queen, che sarà usato come brano di chiusura di ogni loro performance live. Questo lavoro è stato rilasciato nel 2013 in versione Bluray High Fidelity Pure Audio con codifica in ambiente Surround 5.1 ad Alta Risoluzione 96kHz/24bit quindi, chi possedesse un impianto Hi-Fi adeguato, farebbe bene ad acquistare questa ultima release per gustare appieno tutte le sue sfumature!

A Day At The Races, risulta meno fiammeggiante del precedente album ma, comunque, da vita ai seguenti successi: la rock'n'roll Tie Your Mother Down , la heavy metal White Man, la struggente You Take My Breath Away, la bizzarra The Millionaire Waltz e le due hits Somebody To Love e Good Old Fashioned Lover Boy.

L'anno dopo, News Of The World, ci regala due hits da stadio: We Will Rock You e We Are The Champions, che già da sole valgono l'acquisto dell'album, ma non finisce qui... It's Late, Spread Your Wings , Get Down Make Love e l'esotica Who Needs You , che vede alle chitarre Brian e John, impreziosiscono questo lavoro, davvero ottimo!

L'album successivo, Jazz, è una raccolta molto sconnessa di brani che presenta alcune canzoni mediocri ed alcuni pezzi veramente "gustosi" come la dura Let Me Entertain You, la jazz Dreamer's Ball , la veloce Dead On Time , e la singolare Mustapha cantata in inglese e in arabo (lingua nativa di Freddie) oltre alle grandi hits Fat Bottomed Girls, Bicycle Race e Don't Stop Me Now .

Dopo il doppio Live Killers, un vero Greatest Hits Live, viene pubblicato The Game, primo album dei Queen dove viene usato un sintetizzatore! Fra le composizioni è doveroso citare il palpitante rock di Need Your Loving Tonight e la suggestiva Sail Away Sweet Sister (to the sister I never had) di Brian, oltre alle grandi hits: Play The Game , Another One Bites The Dust, Crazy Little Thing Called Love e Save Me. I rimanenti brani sono un riempitivo comunque ascoltabile.

Flash Gordon è la soundtrack originale dell'omonimo film che risulta efficace se accompagnata dalle sue scene ma totalmente insopportabile da ascoltare separatamente. Tutto sommato, ci sono molti effetti spaziali, tipo laser e altro, ma inevitabilmente interrotti dai tediosi dialoghi degli attori. Si salvano la strumentale Football Fight, l'elettrica marcia nuziale di The Wedding March, Flash's Theme, che si ripropone a tratti durante tutto l'album e The Hero. Questi due ultimi brani, fra l'altro, sono gli unici ad essere cantati. Dopo l'ascolto dell'intero album avrete sicuramente imparato che: "Flash - Ah-Ah - He's a miracle!".

Qui termina il primo decennio del gruppo che si corona con il loro primo Greatest Hits dove non esiste un attimo di noia... da avere assolutamente!

Il secondo periodo dei Queen non inizia benissimo visto che l'album Hot Space presenta sonorità molto diverse dalle precedenti... molto disco e poco rock, ma comunque migliore di Flash Gordon. Dalla mediocrità di questo lavoro si salvano solo alcuni brani: l'unica composizione rock Put Out The Fire, l'allegra Calling All Girls di Roger, la delicata e romantica Las Palabras De Amor (The Words Of Love), la commovente Life Is Real (Song For Lennon) e la slow-disco Cool Cat dove Freddie, in falsetto, raggiunge degli acuti impossibili, oltre la famosa collaborazione con David Bowie che diede vita al brano, nonché unico hit dell'album, Under Pressure. Voglio sottolineare che questo album, "rinnegato" più volte dal gruppo stesso, conferma comunque la loro bravura. Infatti i quattro riescono a rendere speciali anche brani che di speciale hanno poco o niente. Basti pensare all'energica Staying Power, all'alternativa Back Chat ed all'incalzante Action This Day che comunque hanno una ritmica molto accattivante! Per quanto riguarda la lunga produzione dei Queen, secondo me, sono veramente pochissimi i brani da cestinare del tutto.

Con l'album successivo, The Works, si vogliono recuperare i punti persi ritornando al precedente sound... ed il risultato è quello voluto. Qui possiamo ascoltare le quattro hits (su nove brani del CD) la retorica Radio Ga Ga, la melanconica It's A Hard Life, la spensierata I Want To Break Free e l'anti-nucleare Hammer To Fall oltre all'impetuosa Tear It Up, alla trascinante Keep Passing The Open Windows , alla futuristica Machines (Or 'Back To Humans'), al rock 'n' roll stile Elvis in Man On The Prowl ed alla riflessiva Is This The World We Created?. Questa volta ho voluto citarvi tutti i brani dell'album che è stato il più venduto dopo Greatest Hits II.

Il suo successore é A Kind Of Magic strutturato essenzialmente per la colonna sonora del mitico film a carattere magico e fantastico: Highlander. Questa volta, a differenza di Flash Gordon, i brani "vivono" anche senza le scene del film. Di questo album ricordiamo oltre le grandi hit - quali: la potente One Vision, la magica A Kind Of Magic , la positiva Friends Will Be Friends, la ballad epica Who Wants To Live Forever accompagnata dalla Royal Philarmonic Orchestra diretta da Brian e Michael Kamen (che, nel 1999, è riuscito ad addolcire persino i successi dei Metallica nel loro album live Symphony&Metal) e la stellare Princes Of The Universe - la burrascosa Gimme The Prize (Kurgan's Theme), la stupenda ballata d'amore One Year Of Love e la strumentale bonus track Forever che è un essenziale arrangiamento pianistico di Who Wants To Live Forever. Nel brano Pain Is So Close To Pleasure Freddie dimostra, ancora una volta, la sua grande estensione vocale anche verso i toni più alti.

Dopo una lunga pausa, di circa tre anni, esce il nuovo album in studio, The Miracle, che oltre alle grandi hits: la grintosa I Want It All (una delle mie preferite!), The Invisible Man, Breakthru e l'omonima The Miracle, contiene anche le accattivanti canzoni introduttive Party e Kashoggi's Ship (che sono un continuo), l'originale Was It All Worth It e la sfiziosa Rain Must Fall. Molto interessante anche la dolce ed heavy bonus track Hang On In There con un bellissimo finale per il cambiamento di ritmo-tempo e la voce urlante di Freddie.

Nel 1991, avvolto dalle insistenti voci sulla salute di Freddie, arriva Innuendo che conclude in magnificenza il secondo decennio dei Queen. Questo album ci regala hits del calibro di Innuendo (chi non conosce il suo intermezzo di chitarra spagnoleggiante?!?), I'm Going Slightly Mad, Headlong e la carismatica The Show Must Go On, ultima canzone dell'album che funge da vero e proprio testamento di Freddie! Tra gli altri brani ricordiamo la sofisticata Delilah (dedicata all'omonimo gatto di Freddie e Brian fa miagolare la sua chitarra!), l'irruente The Hitman, l'introspettiva Don't Try So Hard, la rara perla d'amore Bijou e la soft-ballad These Are The Days Of Our Lives promossa ad hit nel terzo Greatest Hits. Questo è l'ultimo lavoro rilasciato dal gruppo con Freddie ancora in vita.

Dopo la sua morte (24/11/1991) è quasi d'obbligo discografico l'uscita della seconda raccolta, Greatest Hits II, che contiene tutti i loro maggiori successi appartenenti al secondo decennio. Anche in questo caso non esiste un attimo di noia in tutto l'album... da avere assolutamente!!! Ovviamente le vendite s'impennano, per la contentezza anche della EMI Recordings (che d'ora in poi chiamerò confidenzialmente EMI), così le canzoni dei Queen ormai risuonano in ogni angolo del globo... e forse anche dell'intero universo! Basti pensare a competizioni sportive, spot televisivi (automobili, gelati, penne, latte, biscotti, merendine, liquori, telefonia,...), sigle TV e, sicuramente, altro in futuro!

Da questo punto in poi, inizia il difficile periodo post-Freddie! Nel 1995, dopo quattro anni dalla sua morte (per un senso di buon gusto), viene rilasciato l'album Made In Heaven ottenuto dalle ultime session in studio del quartetto regale più alcuni brani riarrangiati per l'occasione. Queste nuove versioni, così (*) in seguito indicate, sono state ottenute suonando nuovamente delle precedenti canzoni sfruttando la voce del povero cantante registrata sui nastri originali di archivio. Il risultato finale è ovviamente suggestivo e commovente anche se l'idea fa molta tristezza! Potremmo quindi definire questo l'album più personale ed introspettivo della loro discografia dovuto anche al momento drammatico che il gruppo stava attraversando in quel periodo. Addirittura può essere considerato come un concept-album dato che la tematica comune a tutti i brani é la stessa: la pace interiore. Basta leggere i titoli dei brani per accorgersene. L'album esordisce con le morbide tastiere e i cinguettii della rilassante It's A Beautiful Day(*), seguita dalla prepotente Made In Heaven(*), brano individuale di Freddie che in questa veste assume maggiore potenzialità; si prosegue con la gospel-style Let Me Live cantata a strofe da Freddie, Roger e Brian, poi arriva con il grande phatos Mother Love, e la nuova versione di un loro B-side: My Life Has Been Saved(*). Si prosegue con il frizzante rock di I Was Born To Love You(*), brano già apparso in versione disco nel primo album da solista di Freddie (Mr. Bad Guy), che porta un'inaspettata ventata di allegria la quale svanisce nella pacata e visionaria Heaven For Everyone(*), canzone di Roger Taylor qui egregiamente riarrangiata, così si arriva alla calda Too Much Love Will Kill You di Brian ma qui ovviamente interpretata da Freddie! Poi la scaletta prosegue con l'energica black-funky You Don't Fool Me a cui segue la fiabesca A Winter's Tale, che sembra scritta per le festività natalizie. L'album si chiude sfruttando lo stesso tema d'apertura con It's A Beautiful Day (reprise)(*) che sfocia in un sequenza burrascosa di assoli interroti bruscamente da un provvidenziale "Yeah" di Freddie (che risulta traccia indipendente!) a cui segue una lunga composizione (22:32!!!), che é assolutamente inascoltabile anche perché troppo suggestiva, quasi da brivido, grazie al suono perenne della tastiera, con qualche parola effettata e “fuori campo” del cantante, forse al fine di rappresentare la sua ascesa in paradiso!?! E pensare che le parole di Freddie, in questa lunghissima traccia, sono ottenute da un nastro dove sono registrati alcuni felici momenti di relax mentre stava giocando con i suoi amati gatti! Dopo tutto, pensando anche al magico panorama del lago di Ginevra (Montreux) in copertina ed alle illustrazioni interne, l'impegno finale è apprezzabile e comunque rappresenta l'ultimo vero omaggio per ricordare la scomparsa del loro caro amico e collega, come indica esplicitamente la nota interna: "Dedicated to the immortal spirit of Freddie Mercury".

Nel 1997 viene pubblicata una raccolta dei loro brani più duri, intitolata Queen Rocks ma piove sul bagnato! Le uniche due nuove canzoni sono I Can't Live With You (Rocks Retake), che propone una versione riarrangiata in modo più aggressivo dell'omonimo brano presente nell'album Innuendo, e la nostalgica No-One But You (Only The Good Die Young) che è ufficialmente il primo brano composto dei tre rimanenti membri dei Queen ed è dedicata alla prematura dipartita di Lady Diana e, ovviamente, a Freddie Mercury. Comunque questa compilation può essere utile per conoscere qualche altro bel brano per chi non possedesse tutta l'intera discografia.

Nel 1999, seguendo il proverbio "Non c'é due senza tre", la EMI ritiene opportuno (anche per le sue tasche) pubblicare Greatest Hits III che, già dalla copertina, genera sgomento visto che vi è riportato il logo Queen+... ed é proprio quel + che é di più!!! Infatti in questo calderone di brani, "unico" nel suo genere, troviamo, oltre a brani meritevoli ripescati dal catalogo dei Queen e quattro canzoni tratte da Made In Heaven, la recente No-One But You (Only The Good Die Young), la rara canzone natalizia Thank God It's Christmas (unico brano prezioso di questa raccolta) ed altre varie collaborazioni! Innanzitutto troviamo un discutibile mix della storica Under Pressure, e possiamo sentire (ma non ascoltare!) The Show Must Go On, cantata in live da Elton John, Somebody To Love, interpretata egregiamente da George Michael (nel Freddie Mercury Tribute Concert del 1992) che, viste le sue indubbie capacita espressive, è l'unica collaborazione che si possa accettare! Ma la penosa Another One Bites The Dust rovinata da Wyclef Jean, abbassa ulteriormente il livello di qualità dell'album. In questo ultimo pezzo, addirittura, la "sacra" voce del povero Freddie è stata campionata per fargli scimmiottare, "Oh Yehe" fino alla nausea! Più in basso di così c'é solo la versione di We Will Rock You che sarà cantata, qualche anno dopo, dai Five!!! Per raggiungere un numero dignitoso di brani si è pensato di inserire anche la classica Barcelona (cantata da Freddie e Montserrat Caballé), la famosa disco Living On My Own e la grande cover dei Platters The Great Pretender (entrambe di Freddie) oltre a Driven By You (di Brian) che, anche se tutte canzoni stupende, sono fuori luogo come le altre collaborazioni!!! Ah no, dimenticavo... la raccolta è dei Queen+!

Concludendo, ribadisco che, se volete avere una visione complessiva del gruppo, dovreste ascoltare le prime due Greatest Hits che ripresentano i maggiori successi ripercorrendo tutta la loro storia artistica, ma senza includere brani (vedi alcune altre canzoni in album, B-Sides e demo inediti) che meriterebbero ugual fama pur non avendo avuto la fortuna di diventare singoli o comunque di essere stati pubblicizzati! In generale, se si vuole avere un'idea precisa di un qualsiasi gruppo, non bisogna riferirsi solo alle raccolte che, anche se belle e convenienti, mirano essenzialmente alla vendita. Infatti, visto che la EMI ci vuole bene, ha pensato di rilasciare un bel cofanetto, The Platinum Collection, che ripropone le tre Greatest Hits ad un prezzo veramente stracciato. Quindi, se volete conoscere i Queen e non avete ancora nessun loro album, questo è un buon punto di partenza visto l'ottimo rapporto qualità/prezzo!

Per quanto riguarda la loro produzione live, da me volontariamente tralasciata, vi suggerisco praticamente tutti i concerti (anche bootleg, se li trovate!), specialmente il doppio Live At Wembley '86 che è un must! Credo che i Queen siano una di quelle poche band capaci di rendere stupefacenti le loro performance live con la prerogativa di reinterpretare molti dei loro brani in modo alternativo, alcune volte, con la collaborazione del pubblico. Indimenticabili sono quei momenti in cui Freddie duetta con l'audience improvvisando i suoi mitici vocalizzi!

Penso che questo mio breve excursus (...potevo anche essere più prolisso!), ma comunque completo, possa stimolare coloro che sono alla ricerca della vera Musica e possa farvi apprezzare meglio questo storico gruppo. Spero che le loro melodie possano allietare il vostro tempo e, magari, diventare la colonna sonora anche della vostra vita.

N.B. Per scelta personale, non ho voluto trattare la successiva produzione discografica con formazione "alternativa" nonché le ultime riedizioni della Island Records, subentrata alla EMI, che - seppur di poco, qualitativamente superiori alle versioni edite nel 2004 dalla EMI-Toshiba - ancora non portano alla luce le vere rarità del gruppo, ossia brani come: Dog With A Bone, Face It Alone, Feel Like, My Secret Fantasy, Robbery, Silver Salmon, etc...

Speriamo che il prossimo futuro possa regalarci queste perle preziose e soprattutto altri brani nuovi di zecca, magari con il ritorno di John al basso ...ed al microfono Brian, Roger o, al massimo, la recente scoperta Marc Martel, a mio parere meglio di Adam Lambert, dato che George Michael purtroppo ci ha lasciato!!!

Per maggiori informazioni a riguardo dei Queen, potete visitare il loro sito ufficiale, The Queen Ring, The Queen and Freddie Mercury Web Ring, nonché il relativo portale su Wikipedia.