Riva Villasanta Alberto

Riduzione tratta da “I Bersaglieri”, Le origini, l’epopea e la gloria (di M. Garofalo - P.Langella - A.Miele)

Figlio del Maggiore Giovanni, caduto sull'Altipiano di Asiago nel giugno 1916 al comando di un battaglione della valorosa Brigata "Sassari", e nipote di altri prodi Ufficiali, combattenti d'Africa e della guerra 1915-1918, a soli

17 anni fuggì di casa per offrirsi volontario nel 90° rgt. fanteria della Brigata "Salerno" (ottobre 1917).

Inviato al fronte, combattè sul Grappa e sul Piave; mandato quindi a un corso per Allievi Ufficiali di complemento presso la 3- Armata, nel gennaio 1918 ottenne la nomina ad Aspirante nell'8° Rgt. bersaglieri.

Promosso Sottotenente nel febbraio successivo, ebbe il comando del reparto Arditi reggimentale col quale, nella battaglia del Piave dal 15 al 24 giugno, partecipò all'occupazione di Fagaré e successivamente, il 15 e il 16 agosto, diede prova di grande ardire e di virtù militari nei combattimenti per conquista dell'Isola Casetta sul Piave, meritando una Medaglia d'Argento al Valore.

4 novembre 1918.

Un ordine giunse al Comando dell'80 bersaglieri: passare a ogni costo il Tagliamento e attaccare e snidare il nemico.

I bersaglieri con celerità e risolutezza scattarono verso il loro obiettivo. Molti a guado, altri passando di corsa sul ponte di Madrisio - ormai quasi distrutto dall'incendio - riuscirono finalmente a raggiungere la sponda opposta del fiume e a marciare su Rivignano.

Un nutrito rabbioso fuoco di mitragliatrici abilmente appostate dietro il ponte del torrente Stella e tra le prime case di Aris, cercò di arrestare l'avanzata della pattuglia di Arditi Bersaglieri. La battaglia divampò con inaudita ferocia: gli Honvéd, tentarono disperatamente di fermare i Bersaglieri con un fuoco micidiale di mitragliatrici.

Una seconda pattuglia passò il torrente, e raggiunta l’altra sponda permise, coprendolo, il passaggio del grosso dei Bersaglieri e dei Cavalleggeri di Aquila che insieme si lanciarono verso il nemico.

Mancavano pochi minuti all'ora dell'armistizio.

La prima pattuglia di bersaglieri, comandata dal Sottotenente Alberto Riva di Villasanta, riuscì a aggiungere Torsa, presso Trivio Paradiso, ma fu violentemente investita da raffiche di mitragliatrici mascherate tra le siepi e ai lati della strada. Di questo manipolo di eroi non se ne salvò alcuno: tutti caddero gloriosamente e tra essi primo, il loro comandante, colpito a morte alla bocca e al cuore.

Investite dall’assalto italiano che ne seguì il nemico alzò bandiera bianca e si arrese.

Alla memoria del giovane eroe Alberto Riva Villasanta, ultimo caduto italiano della 1° Guerra Mondiale,

con moto proprio sovrano del 19 febbraio 1919, venne concessa la Medaglia d'Oro al V.M.

Motivazione "Adolescente ancora, trasse volontario alla guerra assumendone i rischi maggiori. Comandante gli arditi di un reggimento bersaglieri, fu valoroso fra i valorosi. Delle più rischiose imprese, primo a chiedere l'onore, spesso prevenne l'ordine con l'esecuzione, ed al suo reparto provato ad ogni cimento, fu ognora esempio di sublime eroismo.

Con fede ardente nella vittoria nei giorni che precedettero l'offensiva che fu consacrata sul campo di una magnifica gara di eroici ardimenti.

Nel passaggio del Piave e della Livenza, respinti, con infrenabile ardore violenti contrattacchi, sempre primo fra i primi, bello di sublime furore,seppe con audace fermezza trascinare le sue truppe in vari travolgenti assalti,sbaragliando ovunque il nemico. Pochi istanti prima della cessazione delle ostilità, infrante in supremo attacco le disperate difese avversarie, cadde gloriosamente sul campo, esempio magnanimo di sacrificio per la grandezza della Patria. - Piave - Livenza - Tagliamento, 27 ottobre - 4 novembre 1918.”

avanti