Giuseppe Crema in memoriam

La storia è questa: il Maestro Giuseppe Crema, finché eravamo suoi allievi, ci ha amati come dei figli. Impossibile scrivere qui gli innumerevoli episodi, ma un giorno lo farò, eccome se lo farò: è una cosa che gli devo. Assolutamente.

Poi, una volta diplomati, ha aiutato tutti noi nell'iniziare bene le nostre carriere professionali: al bravo esecutore procurava i concerti, al bravo insegnante faceva avere le supplenze, al compositore commissionava i pezzi, per ognuno aveva sempre in borsa libri, ritagli di giornale, indirizzi e numeri di telefono, idee e suggerimenti. Sempre, fino alla fine.

Il primo pezzo che ho scritto (Il Praeludium) me lo ha commissionato lui quando ero ancora un allievo. E poi, nel corso degli anni, altri e altri ancora. L'ultimo è questo: mi aveva questo qualcosa basato su un a melodia gregoriana e io, sempre bastian contrario, sono andato a cercarmi una melodia gregoriana che è sparita dal Liber Usualis per i motivi che tutti sanno. Lui conosceva le mie idee ed è venuta fuori questa Sonata sopra "Christe qui lux es et dies".

Nel frattempo Crema se n'è andato, ma i "cremini" non hanno smesso di volergli bene. La sua favolosa biblioteca è sparita nel nulla, volatilizzate tutti i documenti e le lettere che gli scrivevamo per non dover urlare al telefono. Non è rimasto più niente di niente di niente. Chi doveva ricordarsi di lui, evidentemente ha altro da fare. Ma per me è impossibile dimenticare. Addio Maestro.

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Per saperne più:

http://sites.google.com/site/francescobellomi1960bis/giuseppe-crema-in-memoriam

Al seguente link:

Giuseppe Crema "Nozioni di organologia e organografia" 1974

è possibile visualizzare e scaricare la mitica dispensa che aveva preparato per noi studenti nel 1974.