Sulle tracce di Jacopone

I redattori del Web Journal, volendo approfondire la storia della nostra cittadina e dei suoi illustri artisti, sono andati a perlustrare il centro storico di Todi, seguendo le tracce di Jacopone, uno dei poeti più importanti della sua epoca.

Jacopone nacque a Todi intorno al 1230/1236; inizialmente era un uomo ordinario con una fede moderata, ma tutto cambiò quando nel 1268 sua moglie morì dopo un incidente e Jacopone le trovò addosso un cilicio, uno strumento di penitenza. Dopo ciò rinunciò a tutti i suoi beni convertendosi con grande fervore alla fede cristiana. Egli criticava molto il papato e per questo motivo Papa Bonifacio VIII lo fece scomunicare nel 1297. Jacopone morì nel 1306.

Per conoscerlo meglio siamo andati a ripercorrere le sue tracce in città e in particolare nel centro storico.

  • La statua di Jacopone davanti alla Chiesa di San Fortunato

Inaugurata il 14 settembre 1930, è stata realizzata dallo scultore toscano Valmore Gemignani. Il monumento è composto da un muro di antiche pietre risalenti al IV secolo a. C. decorate con figure tipiche della cultura romana ed etrusca; al centro, una rientranza ovale che racchiude l’altorilievo in bronzo, raffigura il poeta Jacopone da Todi, sotto all’altorilievo si trova uniscrizione che riporta le parole di una sua poesia “…Jesu speranza mia abbissame en amore”. Vedendo che noi ragazzi eravamo alti quanto l’altorilievo ci siamo sentiti grandi, perché ci sembrava di essere allo stesso livello di Jacopone, inoltre il prato attorno alla statua insieme ai fiori dava un tocco di colore al tutto.

  • La cripta all'interno della chiesa di San Fortunato

Qui viene conservata una grande tomba dove sono custodite le ossa dei Santi protettori della città: San Fortunato, San Callisto, San Cassiano e le SS. Degna e Romana. Inoltre, i resti di Jacopone da Todi sono tenuti in un piccolo monumento lì accanto. Sulla sua lapide è presente un’anomalia, infatti c’è scritto che il poeta morì nel 1298 invece che nel 1306, questo per non far notare la scomunica e farlo diventare beato. La cripta sapeva di storia, le scritte in latino davano una sensazione di antico e classico. Ci siamo sentiti come esploratori di un film durante un ritrovamento.


  • La casa natale di Jacopone

Non si sa con certezza quale sia la vera casa di Jacopone; noi, seguendo una leggenda, siamo andati a visitare l’esterno della sua possibile casa (che ora è una casa privata). L’abitazione si trova sulla sinistra della Chiesa di San Fortunato, poco prima del parco della Rocca. Vedere la casa di Jacopone, che ora è come tutte le altre, ci ha fatto un certo effetto, infatti la casa di allora è cambiata molto rispetto a oggi: se non ci fosse stata una targa ad indicarlo, noi non avremmo capito che quella era la casa di Jacopone.




Ci ha fatto molto piacere passare un pomeriggio nella nostra amata città, molto ricca di storia e cultura, cosa che spesso diamo per scontato.