La telecomunicazione

Il Telefono

Il primo telefono fu inventato nel 1876 da quattro inventori tra cui i più importanti, Martin Cooper e Eric Tigerstedt. Il primo telefono cellulare commerciale invece fu inventato da Martin Cooper, direttore della sezione Ricerca e sviluppo della Motorola, "Noi della Motorola finalmente ci siamo riusciti, la telefonia cellulare oggi è una realtà" siamo a New York ed è il 3 aprile del 1973 quando da un apparecchio telefonico grande come una scatola di scarpe l'ingegnere americano Martin Cooper effettua la prima telefonata senza fili beffando il suo diretto concorrente, Joel Engel. Ma come è nata l'idea?

Martin Cooper, classe 1928, ricorda che l'idea gli venne guardando una puntata di Star Trek, nella quale il capitano Kirk per comunicare con il suo equipaggio, usava un dispositivo simile, maneggevole e senza fili. Cooper aveva capito che il peso era l'elemento fondamentale per fare del cellulare un oggetto indispensabile. Ma come l’ha presa il popolo al riguardo? La nuova invenzione cambiò in meglio la vita della gente, la quale poteva effettuare delle chiamate dovunque si trovasse.


La Radio

La radio è stata una delle invenzioni più importanti della storia, che ha cambiato totalmente il modo di comunicare. Essa in realtà è il frutto di più invenzioni e, prima ancora dell'apparecchio, sono state scoperte le onde radio che viaggiano nell'aria e potevano essere intercettate. La scoperta delle onde elettromagnetiche catturò l'attenzione di due fisici, l'italiano Guglielmo Marconi ed il russo Aleksandr Stepanovič Popov. Questi due studiosi vivevano e lavoravano in zone diverse della terra eppure cominciarono a lavorare contemporaneamente sul medesimo progetto, ossia la costruzione di uno strumento in grado di inviare e ricevere segnali radio anche a notevoli distanze. Il 5 marzo del 1896 Guglielmo Marconi presentò la richiesta per brevettare il primo prototipo della radio anticipando così Popov. Quando Marconi riuscì a far passare un segnale attraverso l'Oceano Atlantico, nessuno potè più mettere in discussione l’importanza di questa scoperta. La radio ebbe le sue prime applicazioni in campo navale per l’invio di messaggi di soccorso, poi divenne un apparecchio ad uso domestico, per ascoltare la musica o strumento nelle mani della politica. Il regime fascista di Mussolini, ad esempio, fece ampio ricorso alla radio per propagandare proclami e discorsi al popolo. Naturalmente la radio progettata da Marconi non è la stessa che usiamo oggi. Per migliorare la qualità delle trasmissioni infatti, ora negli apparecchi più moderni viene installata la radio digitale.

La Televisione

Il 25 Marzo del 1925, a Londra, l'ingegnere scozzese John Logie Baird fece la prima dimostrazione pubblica di un'invenzione che avrebbe cambiato il mondo: la televisione. La storia dell'invenzione della televisione in realtà inizia alla fine del 1800, grazie a uno speciale disco bucherellato inventato dal tedesco Paul Gottlieb Nipkow.

Si trattava di un semplice disco pieno di fori disposti a spirale che, ruotando, analizza le immagini: in pratica il principio base su cui si fonda la tv. Ma il sistema era troppo rudimentale per la tecnologia dell'epoca e non venne mai costruito. Passarono così ben 42 anni quando Baird fece dimostrazione delle prima trasmissione televisiva dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Due anni dopo l'ingegnere trasmise un segnale televisivo non tra due stanze, ma tra due città distanti 700 km, ossia Londra e Glasgow, grazie a una comune linea telefonica. Nel 1928, fece la prima trasmissione transoceanica, da Londra a New York e, sempre quell'anno, trasmise le prime immagini a colori. La televisione di Baird si basava su un insieme di componenti meccanici (il disco di Nipkow) ed elettrici. Per questa ragione venne chiamata televisione elettromeccanica. Ma essa durò poco. Nel 1939, infatti, questo sistema di tv fu abbandonato in favore della televisione elettronica, che aveva prestazioni molto migliori. Questa tecnologia fu dimostrata il 7 settembre 1927 dall'americano Philo Farnsworth a San Francisco.

Internet

Le sue origini nascono in una rete di computer chiamata ARPANET nel settembre del 1969 dall’ARPA (Advanced. Research. Projects. Agency). Per questo Robert Taylor, allora direttore della divisione informatica dell'ARPA, affronta il problema in modo radicale: nel 1966 ne parlò subito con Charlie Hertzfeld, e cioè il direttore dell’ARPA, ottenendo uno stanziamento di un milione di dollari per il ARPANET.

Nel 1969 il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti decise di creare un sistema di comunicazione che fosse in grado di scambiare informazioni tra computer sparsi in tutti gli Stati Uniti e che riuscisse a resistere anche nell’eventualità di una Guerra mondiale (ai tempi in molti pensavano che un conflitto nucleare con l'Unione Sovietica fosse quasi inevitabile).

L'obiettivo era quello di strutturare una rete - in inglese "web" - che non facesse a capo ad un solo terminale, ma potesse continuare a funzionare anche nell'eventualità in cui uno dei supporti "fisici" venisse distrutto.

La data di nascita del World Wide Web viene comunemente indicata nel 6 agosto 1991, giorno in cui l'informatico inglese Tim Berners-Lee pubblicò il primo sito web. Un Impatto che può avere internet potrebbe essere quello ambientale perché ogni click su internet ha un impatto ambientale. Una mail produce circa 4 grammi di CO2, che possono arrivare anche a 50 in caso di allegati pesanti, praticamente l’impatto di una lampadina accesa tutto il giorno. In media ogni 8 mail inviate si genera un inquinamento pari a 1 km percorso in auto.