La scienza/tecnologia

I raggi x

Possiamo trovare il progresso in diversi ambiti, ma quelli che hanno avuto più successo sono quello scientifico e quello tecnologico che hanno rivoluzionato il nostro modo di essere e le nostre condizioni di vita.

Il progresso scientifico riguarda il sistema proprio della scienza, la tendenza dell'età moderna a superare i risultati raggiunti e alla ricerca di nuovi mezzi o di nuovi studi.

L’8 novembre del 1895, il fisico Wilhelm Röntgen scoprì per caso i raggi X. L’anno successivo, nel Regno Unito, era già in funzione il primo dipartimento di radiologia all’interno di un ospedale e nel giro di poco tempo, i raggi X cominciarono a diffondersi in tutto il mondo per ottenere immagini delle fratture di ossa e di ferite d’arma da fuoco. Nel 1901, la scoperta vinse il premio Nobel.

In quel fatidico giorno, Röntgen stava facendo degli esperimenti con un tubo fluorescente, una capsula di vetro sottovuoto attraverso cui veniva fatta passare la corrente elettrica (antenato della lampada neon). Dopo aver iniziato l’esperimento, si accorse che stava accadendo qualcosa di strano. Mentre si stava preparando per la fase successiva, distolse lo sguardo dall'apparecchio ma, si accorse che uno schermo cosparso di sostanza, stava brillando fiocamente. La luce era visibile sono con la coda dell’occhio, invece guardando fisso lo schermo, non si vedeva nulla.

Per il suo esperimento, Röntgen aveva coperto il tubo con degli spessi fogli di cartoncino nero. Lui ripetè il suo esperimento più volte per accertarsi di non aver commesso un errore.

Poi cercò di bloccare il misterioso raggio utilizzando molti oggetti diversi e scoprì che solo il piombo riusciva nel compito. Infine sostituì lo schermo con una pellicola fotografica e chiese a sua moglie di mettere la mano tra il tubo e la pellicola. In questo modo Röntgen ottenne la prima radiografia della storia, cioè un’immagine delle ossa della mano di sua moglie e del suo anello matrimoniale.



Le Macchine industriali

Una macchina utensile è uno strumento in grado di mantenere ed esercitare il movimento di tagliare, rifinire, deformare un materiale. Siamo in grado di risalire alla storia della macchina utensile a partire dal Neolitico e dal primo tornio da vasaio.

In seguito all’invenzione della macchina a vapore di Watt, avvenuta nel 1775, i macchinari sono stati dotati di una nuova forza motrice . E ‘in questo periodo che appaiono le prime macchine tradizionali quali le conosciamo oggi come fresatrici, limatrici, giuntatrici

Il XlX secolo sarà quello dell'industrializzazione, i primi produttori principali di macchine utensili sono nati in questo periodo: Graffenstaden nel 1848, SOMUA nel 1859 e Ernault nel 1863 che trovo´la sua fortuna nei fucili Chassepot.

Nel corso di questo secolo si comincia ad ottimizzare l’alimentazione energetica dei macchinari.

L’invenzione della mano d’opera robotica aumentò la velocità di produzione, che portò alcune fabbriche a svendere i prodotti in eccesso: di conseguenza non guadagnavano e si creava così una crisi economica (come la grande crisi degli Stati Uniti).



Il Razzo

Un razzo è un tipo di motore usato per conferire una spinta propulsiva a un veicolo quale generalmente un missile o più raramente un velivolo. Storicamente, i primi tentativi di sviluppare un razzo si fanno risalire ai cinesi circa nel 300 A.C., utilizzando polvere nera. Questi razzi erano pensati come mezzo di intrattenimento, i precursori degli odierni fuochi d'artificio, ma in seguito vennero utilizzati come arma da guerra (XI secolo). Poiché le pressioni sulle pareti del razzo sono più basse, l'uso dei razzi nella guerra ha preceduto l'uso della pistola, che ha richiesto un livello elevato di tecnologia siderurgica. Fu in questo ruolo che i razzi vennero conosciuti dagli Europei, dove per secoli rimasero poco più di una curiosità. Però i primi razzi erano molto imprecisi. Senza alcuna rotazione del razzo, né l'inserimento di alcun giunto cardanico di spinta, essi avevano la tendenza a virare in maniera acuta dalla traiettoria.

L'uomo sulla luna

Il 20 Luglio del 1969, Apollo 11, fu la missione spaziale organizzata dalla NASA che portò per la prima volta gli uomini sulla luna.

Gli astronauti che parteciparono all’evento furono 3, ma il primo uomo a mettere piede sul disco lunare fu Armstrong. Egli descrisse il tutto con le seguenti parole: “Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”.

Lo sbarco sulla Luna, intanto, venne ripreso per una diretta mondiale, tuttavia nacquero delle teorie complottiste: esse affermavano che era tutta una bufala e che non poteva essere possibile un fenomeno del genere. Il pubblico, però, reagì con stupore ed euforia, considerando l’evento come una vittoria contro lo spazio.