Di Jacopo Gismondi e Luis Colasanti
L’Agenzia Europea per i medicinali e l’AIFA hanno autorizzato due vaccini anti COVID-19 a m-RNA: Pfizer mRNABNT162b2 (Comirnaty) e COVID-19 Vaccine Moderna mRNA -1273.
Entrambi questi vaccini sono a base di RNA messaggero (mRNA), una delle due molecole contenenti le informazioni genetiche specifiche per ogni organismo vivente e dal DNA.
I virus SARS-CoV-2 infettano le persone utilizzando una proteina di superficie, detta Spike, che permette l’accesso dei virus nelle cellule, in cui poi si possono riprodurre.
I due vaccini approvati per la campagna vaccinale utilizzano molecole di acido ribonucleico messaggero (mRNA) che contengono le istruzioni perché le cellule della persona che si è vaccinata sintetizzino le proteine Spike.
Le proteine prodotte stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici.
In chi si è vaccinato e viene esposto al contagio virale, gli anticorpi così prodotti bloccano le proteine Spike e ne impediscono l’ingresso nelle cellule.
La vaccinazione, inoltre, attiva anche le cellule T che preparano il sistema immunitario a rispondere a ulteriori esposizioni a SARS-CoV-2
Il vaccino, quindi, non introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike.
Se, in un momento successivo, la persona vaccinata entra nuovamente in contatto con il SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo.
L’mRNA del vaccino non resta nell’organismo, ma si degrada poco dopo la vaccinazione.
Come funzionano i vaccini ad m-RNA?
Il compito del RNA è trasmettere il messaggio di vita contenuto nel DNA in modo che la cellula possa utilizzarlo per produrre tutte le proteine che ci permettono di svolgere le azioni fondamentali vitali.
L'RNA è una molecola effimera che si degrada molto facilmente, per questo i vaccini a mRNA sviluppati contro il SARS-CoV-2 devono essere conservati a temperature fino a 80 gradi sotto lo zero.
All'interno del vaccino, l'mRNA è protetto, incapsulato all'interno di sfere fatte di grassi (liposomi), simili a quelli presenti nelle nostre cellule.
Una volta iniettati nel nostro corpo, i liposomi liberano l'mRNA che contiene le informazioni necessarie per produrre la proteina Spike del virus: questa proteina normalmente viene utilizzata dal virus per agganciarsi alle cellule delle vie respiratorie, entrare al loro interno e moltiplicarsi causando la malattia.
In tutte le nostre cellule sono presenti i ribosomi, che traducono l'informazione dell'mRNA in proteine. L'mRNA che si trova nel vaccino, una volta entrato nelle cellule viene letto dai ribosomi che produrranno tante copie della proteina Spike del SARS-CoV-2.
Una volta che le nostre cellule avranno prodotto la proteina spike, questa uscirà dalla cellula e verrà riconosciuta come estranea dal sistema immunitario. L'importante è che la proteina Spike, da sola, attivi una reazione immunitaria ma non è in grado di provocare la malattia perché rappresenta soltanto una piccola parte del virus.
A questo punto, il sistema immunitario fa il suo lavoro: inizia a produrre gli anticorpi, che bloccheranno la proteina Spike e impediranno al virus di infettarci, e produce anche le cellule della memoria, che rimarranno nel nostro corpo e serviranno a proteggerci per mesi, forse per anni, nel caso il virus ritornasse.
Di seguito, è riportato un video dell'Harvard University nel quale viene spiegata l'azione dei vaccini mRNA nel nostro corpo.
Sperimentazione e caratteristiche dei vaccini Moderna e Pfizer
Ci vogliono in media 10 anni per sviluppare un vaccino convenzionale, dunque la velocità con cui questo tipo di vaccini sono stati sviluppati è sbalorditiva.
Ci sono voluti 42 giorni per avere un mRNA candidato al vaccino, dopo che gli scienziati cinesi hanno pubblicato la sequenza genetica completa del SARS-CoV-2.
Gli ingenti fondi e il capitale umano investiti nello sviluppo hanno permesso di avere risultati in tempi record, senza trascurare la sicurezza.
Va ricordato che gli scienziati di Moderna e BioNTech lavoravano da almeno 20 anni su terapia genica e vaccini a RNA.
L'efficacia del vaccino Moderna è stata calcolata in circa 28.000 persone di età compresa tra 18 e 94 anni che non presentavano segni di infezione precedente: lo studio ha mostrato una riduzione del 94,1% del numero di casi di COVID-19 sintomatici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino rispetto alle persone che hanno ricevuto iniezioni fittizie (185 su 14.073 persone che ha ricevuto iniezioni fittizie ha ottenuto COVID-19 con sintomi). Ciò significa che il vaccino ha dimostrato un'efficacia del 94,1% nello studio.
Lo studio ha anche mostrato un'efficacia del 90,9% nei partecipanti a rischio di COVID-19 grave, compresi quelli con malattie polmonari croniche, malattie cardiache, obesità, malattie del fegato, diabete o infezione da HIV.
Il vaccino Pfizer è stato testato su 43.500 persone in sei Paesi. Circa il 42% dei partecipanti a livello globale e il 30% dei partecipanti statunitensi appartenevano a gruppi etnici e razziali diversi; il 41% dei partecipanti globali e il 45% dei partecipanti degli Stati Uniti presentavano un'età compresa tra 56 e 85 anni.
Una revisione dei dati di reattogenicità su un sottogruppo randomizzato di almeno 8.000 partecipanti di età pari o superiore a 18 anni nello studio di fase 2/3 ha dimostrato che il vaccino è stato ben tollerato. La maggior parte degli eventi avversi si sono risolti subito dopo la vaccinazione. Non è stato, inoltre, riscontrato nessun serio problema di sicurezza, gli unici eventi avversi di grado 3 con frequenza superiore al 2% sono stati: affaticamento (3,8%) e mal di testa al (2,0%).
Il trial ha dimostrato un’efficacia del 95% contro COVID-19 a partire dal 28° giorno dopo la somministrazione della prima dose di vaccino; sono stati inoltre valutati 170 casi confermati di COVID-19, di cui 162 sono stati osservati nel gruppo placebo, mentre 8 sono stati osservati nel gruppo che aveva ricevuto il vaccino BNT162b2. Quando i partecipanti sono stati stratificati per età, l'efficacia osservata negli adulti di età superiore a 65 anni è risultata superiore al 94%.
Tabella con le caratteristiche dei vaccini Pfizer e Moderna: https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1296643/caratteristiche_vaccini_mRNA_Pfizer-Moderna.pdf/a7c8b340-4a98-ddaa-3eff-10bfecbd5358
Fonti:
https://www.aifa.gov.it/vaccini-mrna