Parco Naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi
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Parco Naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi
Esteso su circa 600 ettari, è il più vasto bosco della pianura padana ed è l’ultimo residuo di bosco
planiziale nel basso Vercellese. E’ sito della rete europea Natura 2000 per la conservazione della
biodiversità, e Bosco da seme idoneo per la raccolta di 11 specie arboree e arbustive. Il bosco è iscritto
nel Catalogo nazionale dei Paesaggi rurali storici (dal 2018), e fa parte del catalogo delle foreste
dimostrative di Pro Silva.
Il bosco si è conservato grazie al sodalizio della Partecipanza, che l’ha efficacemente custodito e
valorizzato anche economicamente. La fruizione del Bosco da parte dei soci-partecipanti è regolato oggi
come lo era nei secoli passati: ogni anno una zona di bosco viene messa in turno di taglio ed i
Partecipanti sono chiamati, nel mese di novembre, ad estrarre a sorte in quale zona avrà diritto di
abbattere uno o due ‘quartaruoli’ di ceduo. Per questo il Bosco è detto ‘delle Sorti’.
Il parco è rilevante da un punto di vista conservazionistico perché rappresenta una sorta di isola dove
varie specie vegetali e animali, che non riescono a sopravvivere nell'ambiente circostante influenzato
dalla monocoltura risicola, possono trovare rifugio.
Nel bosco sono presenti circa 220.000 alberi, che annualmente assorbono circa 5.000 tonnellate di CO2,
equivalenti alle emissioni di 4.000 auto utilitarie che percorrono 10.000 km. Querce e pioppi sono i tipi
arborei prevalenti; la biodiversità vegetale è rimasta notevole, e si possono contare più di 400 diverse
specie vegetali tra cui carpino bianco, tiglio cordato, acero campestre, ciliegio, ontano nero, frassino
maggiore, olmi, pioppo e salice bianco, nocciolo, biancospini e prugnolo.
Le specie legnose esotiche sono 5, di cui significativa è la robinia.
Le specie faunistiche d’interesse naturalistico sono numerose: testuggine palustre, tritoni crestato e
punteggiato, vipera, saettone, scoiattolo europeo, pipistrelli forestali, aironi, picidi tra cui il raro picchio
nero, rapaci diurni e notturni, e insetti (coleotteri cervo volante, cerambicidi). Si segnalano 90 specie di
uccelli, tra queste prevalgono nitticora e garzetta, sgarza ciuffetto, il raro mignattaio, l’airone cenerino,
guardabuoi e l’esotico ibis sacro. Tra i mammiferi più grandi i cinghiali sono numerosi, da qualche tempo
è ricomparso il capriolo e ogni tanto si presenta il lupo, loro predatore.
Luogo: https://maps.app.goo.gl/da1geAwJ2pQipg6s8
Visite libere - aperto ogni giorno