Poesie e componimenti

Occhi di vetro, lacrime di sangue


Avevo una bambola in braccio,

i capelli raccolti in morbide trecce,

le scarpe col tacco di mamma,

e i miei 7 anni di bambina

che sognava:


sognavo una casa,

di essere sposa,

di essere mamma,

e poi forse anche nonna.


Il sogno si è rotto,

frantumato da dieci, cento, mille

percosse.




Quel sogno è finito disteso

nel sangue di un pavimento.

La bambina che ero,

la donna che non sono più.


Nel letto di un ospedale,

i miei sogni non galoppano più.


Mi guarda la bambola,

fredda,

lasciata sul mio comodino,

gli occhi di vetro e

immobili come i miei,

non parla. Io sento:


“Non crederci più”

Antonia Pozzi - 18 dicembre 2022