via San Sebastiano, 23 (angolo via Ruata Fasella), Giaveno
Indicazioni luogo e accessibilità
Il bene è visitabile da 1 gennaio al 31 dicembre dalle 9 alle 18, salvo celebrazioni liturgiche
E' facilmente accessibile da centro paese, si trova al liminare del borgo cittadino vicina alla strada che collega Avigliana e la valle di Susa.
Descrizione opera
La cappella, a pianta rettangolare ad aula unica, è suddivisa in tre campate voltate a vela; sul lato destro della seconda campata vi è la sacrestia. L’edificio presenta struttura in muratura portante mista, in pietrame e mattoni; il tetto è a falde con copertura in tegole portoghesi. La facciata è riquadrata da lesene e cornice, conclusa con timpano triangolare; al centro si apre la porta d’ingresso, affiancata da due finestre rettangolari, e sormontata da rosone ovale.
Il campanile è trova sul lato destro dell’edificio, con base a pianta quadrata; è suddiviso in cinque registri da cornici in mattoni: il basamento è intonacato, il secondo e terzo registro presentano muratura mista di pietra e mattoni a vista, il quarto e la cella campanaria hanno struttura in mattoni, anch’essa a vista. Il quarto registro presenta, su tutti i lati, sfondati ad intonaco grezzo, le sedi dei vecchi quadranti dell’orologio, non più presente. La cella campanaria è aperta su tutti i lati con monofore ad arco. Il campanile si conclude con copertura a quattro falde in coppi.
Interno, sul lato sinistro della seconda campata è collocata l’ex pala d’altare, raffigurante la Madonna col Bambino, san Sebastiano, san Grato, san Filippo Neri e san Biagio.
Le volte della prima e seconda campata sono dipinte a tinta unita; la volta della terza campata è decorata a finto cielo, con raffigurati i quattro Evangelisti negli angoli.
La parete di fondo, che presumibilmente apparteneva al più antico edificio, presenta gli affreschi quattro-cinquecenteschi recuperati: al centro, sotto il rosone, è raffigurata una Madonna col Bambino; la restante parete è affrescata, in alto, con scene del Martirio di Marco e Marcellino e la decapitazione di Tiburzio; ed infine in affresco le vicende di San Sebastiano:
- San Sebastiano davanti all’imperatore Diocleziano;
- in basso, San Sebastiano ucciso a colpi di bastone
- destra della Madonna, San Sebastiano appare alla nobile romana Lucina.
Cenni storici
Si hanno poche notizie sulla storia della cappella. La sua posizione ai confini del borgo, addossata al muro perimetrale del cimitero, potrebbe far ipotizzare un suo utilizzo come riparo per i pellegrini diretti verso la via Francigena oppure come lazzaretto.
Solo nel 1689 si ha la prima testimonianza documentaria sulla cappella, il recente ritrovamento degli affreschi quattro-cinquecenteschi rende San Sebastiano l’edificio religioso esistente più antico di Giaveno e permette di datare la costruzione della cappella tra il XV e il XVI secolo.
L’occasione della scoperta del ciclo si deve alla volontà della comunità locale di far restaurare la pala d’altare settecentesca. Rimossa la tela è fortunosamente emersa la Madonna col Bambino, risparmiata alle imbiancature seicentesche. Successivi interventi di restauro nel 2007 hanno recuperato gli affreschi sulla parete di fondo. Nel 2010 è stata eseguita una manutenzione ordinaria delle pareti esterne.
Bibliografia
https://www.visitgiaveno.it/
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