Link ad alcune foto del Presepio (e rappresentazione Pasqua) 2023
Il presepio si ispira alla verità della Rivelazione e Redenzione
Chi di noi, alzandoci di buon mattino, salendo per un sentiero di montagna per raggiungere la cima, camminando lungo la riva del mare o di un lago o semplicemente in pianura, non ha ammirato nel cielo l’aurora? Bellezza, stupore e meraviglia hanno pervaso i nostri sentimenti.
“Narrano i cieli la gloria di Dio e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento”. (Salmo 19).
Nel presepio l’aurora rappresenta la Rivelazione, intesa come manifestazione che Dio fa della propria divinità e dei suoi disegni. L’aurora è la luce, la luce del nuovo giorno, la creazione, l’onnipotenza di Dio nel grandioso progetto del creato. Iddio disse: “Sia la luce e la luce fu” (Genesi). Nella sua gloria si manifestò a Mosè ed ai profeti, annunciando la venuta del Messia, Gesù Cristo. Il re Davide, attorno all’anno 1000 a.C., con la guida dello Spirito Santo, nel meraviglioso Salmo 109, profetizza la nascita del Messia, Re, Sacerdote: “Dal seno dell’aurora come rugiada io ti ho generato”. Altri profeti, in particolare Isaia (circa 750 a.C.), annunciano la nascita e il regno di Cristo.
Nel presepio il passaggio dalla Rivelazione alla Redenzione è rappresentato dalla porta della stalla di Betlemme, che ci introduce nel Mistero della Natività. Quali e quante emozioni inesprimibili nel nostro cuore, quando nelle nostre famiglie nasce una nuova vita? La nascita del Bambino Gesù, il Figlio di Dio, fattosi Uomo per togliere i peccati del mondo è annuncio gioioso di amore, di verità, di giustizia e di pace. Contempliamo e adoriamo il Salvatore, assieme a Giuseppe, Maria sua Madre, i pastori e i Re Magi. Il tronco rappresenta il “tronco di Iesse”, padre del re Davide. La dinastia davidica, diventata idolatra e peccaminosa, era paragonabile a un tronco secco, consunto dal tempo. Questa dinastia, grazie al progetto di Dio, riesce a convertirsi nuovamente alle leggi del Signore, il quale farà nascere dal tronco secco un germoglio, annuncio di un nuovo popolo.
Giancarlo, Giorgio e Marino