Le donne d'onore, invece, offrono aiuto e sono dei soggetti attivi all'interno dell'organizzazione.
Solitamente si occupano di tre settori principali: il traffico di droga, il settore economico finanziario e le attività di collegamento e di gestione del potere.
Per il traffico di droga le donne offrono il proprio aiuto facendo l'attività di corriere e spacciatrice.
In passato, per diversi pregiudizi, non c'era sospetto sulle donne, che dunque riuscivano a svolgere i propri lavori indisturbate.
Per il settore economico finanziario la donna è la figura più adatta in quanto non c'è bisogno della forza fisica.
Per esempio prestavano il proprio nome per intestarsi i beni dei parenti mafiosi per evitare la confisca.
Questo però è stato possibile fino al 1982 quando uscì la Legge "Rognoni-La Torre", che prevedeva misure di prevenzione contro la mafia e il sequestro dei beni è stato allargato anche ai parenti dei mafiosi.
Il ruolo più alto che una donna può raggiungere all'interno di un'organizzazione mafiosa, invece, è la gestione del potere, che, di solito, avviene in via temporanea quando il capofamiglia è in carcere o è stato ucciso e quindi la donna si occupa di gestire la contabilità e di mantenere i rapporti tra i diversi componenti mafiosi.
Una tra le più note donne d'onore è Nella Serpa, conosciuta anche come "Nella la Bionda" ed è la prima donna condannata al carcere duro secondo la legge 41-bis. Arrestata il 30 marzo 2012, è stata a capo della cosca della 'ndrangheta di Paolo, dopo che il fratello Pietro Serpa è stato assassinato.
Un'altra donna conosciuta è senza dubbio Rosalia, la sorella di Matteo Messina Denaro, che per anni ha aiutato il fratello, da poco incarcerato, a nascondersi e in più era pronta per diventare capomafia gestendo la contabilità della famiglia e continuando le attività illegali del fratello.