Cittadini del mondo nel terzo millennio

Il commento dell'opinionista

La natura buona come il pane


L' uomo deve avere rispetto e cura dell' ambiente cambiando il suo stile di vita. Il suo comportamento deve essere in simbiosi con la natura che ci rende liberi e ci accoglie in tranquillità senza distinzioni e distrazioni.

La "madre terra" ci ama incondizionatamente infatti, ci dona gratuitamente tutto ciò che ha e tutto ciò di cui abbiamo bisogno e non solo ... difatti ci dona anche la bellezza visiva dei suoi paesaggi naturali.

Per tutto questo la terra non chiede nulla se non una cosa: la sua tutela.

Ogni uomo si deve occupare di tutelare la terra!

Per una volta cerchiamo di essere noi i genitori della terra e non la terra nostra madre!

Samanta Gjunzi, Andrea Dileo e Nicola Lauriero 1^D, Mikaela Moramarco e Anna Colonna 2^N

1Greta Thunberg

Filippo Cirrottola 3^H

RAGGIUNGEREMO GLI OBIETTIVI DELL’AGENDA 2030?

L’agenda 2030 è un insieme di obiettivi (goals) che dal 2015 si sono imposti 193 stati appartenenti all’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite). Tali obiettivi servono a capire come si possa raggiungere uno sviluppo sostenibile in tutto il pianeta. Ai problemi ambientali, infatti, si aggiungono quelli sociali ed economici saldamente collegati fra loro.

I temi principali sono: salvaguardare il pianeta, migliorare le condizioni di vita delle persone, favorire pace e libertà. Tutto ciò si riassume con le “5 P” (people, planet, prosperity, peace, partnership). Molti, però, vorrebbero prima completare gli "obiettivi del millennio”, ovvero 2000-2015.

L’agenda 2030 ha 17 obiettivi che si dividono in 169 traguardi e ci sono 230 indicatori, cioè i progressi e i ritardi di ogni Stato che vengono riferiti all’ ONU.

Gli obiettivi sono:

1) SCONFIGGERE LA POVERTÀ IN TUTTE LE SUE FORME E OVUNQUE NEL MONDO.

Milioni di persone vivono in povertà. La povertà si diffonde a causa di disoccupazioni, esclusioni sociali, vulnerabilità dei popoli, catastrofi, malattie… Bisogna eliminarla!

2) PORRE FINE ALLA FAME, RAGGIUNGERE LA SICUREZZA ALIMENTARE, MIGLIORARE L’ALIMENTAZIONE E PROMUOVERE L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE.

Milioni di persone soffrono per fame e malnutrizione. Spesso si ammalano e non riescono a migliorare le proprie condizioni di vita. Bisognerebbe promuovere l’agricoltura sostenibile.

3) GARANTIRE UNA VITA SANA E PROMUOVERE IL BENESSERE A TUTTI E A TUTTE LE ETÀ.

Questo obiettivo combatte malattie trasmissibili come quali AIDS, tubercolosi, malaria… e non solo.

4) GARANTIRE UN’ISTRUZIONE DI QUALITÀ INCLUSIVA ED EQUA E PROMUOVERE OPPORTUNITÀ DI APPRENDIMENTO CONTINUO PER TUTTI.

Bisogna concentrarsi sia sull’istruzione di base che sulla formazione professionale e garantire una formazione di qualità per poter migliorare l’economia e la società.

5) RAGGIUNGERE L’UGUAGLIANZA DI GENERE E L’AUTODETERMINAZIONE DI TUTTE LE DONNE E RAGAZZE.

Le donne dovrebbero avere le stesse opportunità e trattamenti degli uomini, senza subire obblighi o violenza al fine di poter ottenere l'uguaglianza dei diritti.

6) GARANTIRE LA DISPONIBILITÀ E LA GESTIONE SOSTENIBILE DI ACQUA E SERVIZI IGIENICI PER TUTTI.

Tutti dovrebbero avere accesso ad acqua potabile e servizi igienici.

7)GARANTIRE L’ACCESSO ALL’ENERGIA A PREZZO ACCESSIBILE, AFFIDABILE, SOSTENIBILE E MODERNO PER TUTTI.

L’energia è indispensabile in molti ambiti della vita, ma bisogna trovare il modo di produrla senza danneggiare l’ambiente.

8)PROMUOVERE UNA CRESCITA ECONOMICA DURATURA, INCLUSIVA E SOSTENIBILE, LA PIENA OCCUPAZIONE E LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI.

È necessario avere posti di lavoro stabili e ben pagati per garantire progresso e vantaggi nella società.

9) COSTRUIRE INFRASTRUTTURE RESILIENTI, PROMUOVERE L’INDUSTRIALIZZAZIONE INCLUSIVA E SOSTENIBILE E SOSTENERE L’INNOVAZIONE.

È indispensabile investire in servizi (finanziari, igienico-sanitari, pubblici…) e infrastrutture adeguate.

10) RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE ALL’INTERNO DEI E FRA I PAESI .

Le disuguaglianze ostacolano la vita economica e sociale. Non bisogna emarginare altri Paesi.

11)RENDERE LE CITTÀ E GLI INSEDIAMENTI UMANI INCLUSIVI, SICURI, RESILIENTI E SOSTENIBILI.

Miliardi di persone vivono nelle città e bisogna trovare soluzione all’elevato consumo di energia e all’inquinamento del pianeta.

12) GARANTIRE MODELLI DI CONSUMO E PRODUZIONE SOSTENIBILI.

E’ necessario ridurre lo spreco e la quantità di rifiuti .

13)ADOTTARE MISURE URGENTI PER COMBATTERE I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE LORO CONSEGUENZE.

Bisogna proteggere l’ambiente.

14)CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO SOSTENIBILE GLI OCEANI, I MARI E LE RISORSE MARINE.

Bisogna tutelare la vita marina e le risorse acquifere evitando di distruggere le barriere coralline.

15) PROTEGGERE, RIPRISTINARE E PROMUOVERE L’USO SOSTENIBILE DEGLI ECOSISTEMI TERRESTRI, GESTIRE IN MODO SOSTENIBILE LE FORESTE, CONTRASTARE LA DESERTIFICAZIONE, ARRESTARE E INVERTIRE IL DEGRADO DEI SUOLI E FERMARE LA PERDITA DI BIODIVERSITÀ.

Con il riciclo e con l’alimentazione equilibrata si può ridurre il cambiamento climatico e il rischio di catastrofi.

16) PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E INCLUSIVE ORIENTATE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE, GARANTIRE A TUTTI L’ACCESSO ALLA GIUSTIZIA E COSTRUIRE ISTITUZIONI EFFICACI, RESPONSABILI E INCLUSIVE A TUTTI I LIVELLI.

Bisogna eliminare la violenza e i pregiudizi e garantire sicurezza, libertà e partecipazione alla vita del Paese.

17) RAFFORZARE LA MODALITÀ DI ATTUAZIONE E RILANCIARE IL PARTENARIATO GLOBALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE.

È necessario che tutte le nazioni e i leader mondiali si uniscano al fine di realizzare gli obiettivi dell’agenda 2030.

Classe 3^E

L'OMBRA DELLA GUERRA SUL GOAL 16

Disegno di Francesco Milano 3^G



Guerra Russia-Ucraina

Il 24 febbraio 2022 il presidente russo Vladimir Putin ha dato l'ordine di invadere l'Ucraina.

La crisi tra Russia e Ucraina non è scoppiata all'improvviso: il contrasto dura dal febbraio del 2014, dopo la Rivoluzione di Euromaidan, durante la quale Mosca ha invaso e annesso la Crimea e sostenuto i movimenti separatisti nella regione del Donbass.

Il presidente Putin ha dichiarato: "L'operazione militare russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un'azione decisiva dalla Russia". Lui ha inoltre detto in un suo discorso di voler "smilitarizzare e denazificare" l'Ucraina inviando l'esercito per proteggere le persone che sono state oggetto di genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni. Questo genocidio sarebbe alla base dell'intervento armato nonostante non vi siano prove ufficiali. L'unica prova di genocidio pare essere quello russo compiuto ai danni dell'Ucraina 90 anni fa.

La Russia soffre la cosiddetta "sindrome dell'accerchiamento" e percepisce come una minaccia avere ai suoi confini dei Paesi membri dell'Unione europea o della NATO.

Il presidente ucraino Zelensky ha accusato l'Occidente di non avere abbastanza coraggio quando si tratta di aiutare l'Ucraina.

L'intervento militare si sta concentrando nell'accerchiamento di Kiev e nei fronti ad Est e Sud del Paese. La città ucraina di Mariupol è circondata dalle forze russe che hanno preso il controllo della periferia. L'ospedale pediatrico della città è stato bombardato mentre al suo interno si trovavano sanitari, donne in gravidanza e neo-mamme.

L'Unione europea, gli Stati Uniti e vari paesi della NATO hanno varato ampie sanzioni economiche contro la Russia. L'obiettivo è rendere difficile alla Russia finanziare la guerra in Ucraina e danneggiare la sua economia. Il problema è che le sanzioni danneggeranno anche le economie occidentali.

Molti rifugiati stanno fuggendo, diretti nei Paesi a ovest, soprattutto in Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria e Moldavia. La maggior parte sono donne e bambini. In una scuola media di Altamura "Saverio Mercadante" sono arrivate due ragazze ucraine, accolte calorosamente dalle rispettive classi.

Giorgia Di Leo e Rossella Loporcaro 3^D

Fratelli in armi

Se la terra ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere, perché l’uomo attacca altri stati? Da quanto possiamo constatare, Putin ha aggredito l’ Ucraina, probabilmente per arricchirsi delle sue risorse del suolo e del sottosuolo, nonostante il suo territorio sia molto più ampio e ricco di materie prime

Quest’uomo, forse, ha molta sete di potere e lo sta facendo notare mettendo a repentaglio la vita dei cittadini ucraini e separando le famiglie

con il rischio di non farle più unire.

Chi ha potere dovrebbe garantire ottime condizioni di vita alla popolazione anche perché oggi non è possibile ripetere gli stessi errori commessi nel passato! Stiamo vedendo gente morire e scene che ci ricordano il passato!! In fondo siamo tutti fratelli e dovremmo rispettarci l’ un l’altro!!

L ’Italia, la Polonia e l’ America stanno contribuendo ad ospitare intere famiglie o singoli individui dell’ Ucraina Inoltre tutto l’Europa e soprattutto la Gran Bretagna stanno aiutando l’ Ucraina fornendole armi per difendersi dagli attacchi dei soldati russi. Poveri giovani anche loro!

Vari capi di stato cercano il dialogo con Putin per una possibile pace.

I potenti devono comprendere che quanto più grande è il loro potere, tanto più è importante la loro responsabilità verso gli altri. Il potere non è sopraffazione, né arroganza, ma nel 2022 chi ha il potere deve svolgere un

servizio agli altri: ascoltare i bisogni della gente e provvedere per soddisfarli perché tutti hanno il diritto alla vita e la politica deve essere garante dei diritti umani in tutti i paesi del mondo.

Margherita Panaro, Samiera Otvos, Maja Porcelli, Bartolo Incampo e Daniele Petronella 1^D

Bombe sull'ospedale di Mariupol: senza pietà

Nel giorno dei corridoi umanitari e delle timide speranze suscitate dai nuovi colloqui annunciati, i raid russi colpiscono ancora una volta i civili. Le bombe colpiscono il reparto maternità, sventrano uno dei pochi luoghi in città che finora aveva offerto un minimo di protezione e cura ai più piccoli. Questa è atrocità! Per quanto il mondo sarà complice nell’ignorare il terrore? Zaleski chiede a gran voce di chiudere subito il cielo e fermare gli omicidi! Molte donne sono rimaste ferite e uccise. Difficile avere subito conferma sulle vittime, mentre fonti locali parlano di almeno 17 feriti nel bombardamento. Poco prima era stato il vicesindaco della città, Sergiy Orlov, a denunciare il “continuo” bombardamento dei russi e a parlare di “genocidio” in corso. Secondo le autorità cittadine i morti a Mariupol sono 1300: mentre in città continuano a mancare acqua, elettricità e gas. Secondo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a Mariupol la Russia “continua a tenere in ostaggio più di 400mila persone bloccando gli aiuti umanitari e l’evacuazione”. “Quasi 3mila neonati presto non avranno né medicine né cibo”. Un bombardamento inaccettabile a Mariupol. Secondo il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, “non ci sono motivazioni”

Fabio Logallo, Davide Angelastri e Giuseppe Manicone 3^B

Gli errori di ieri che riaffiorano oggi

Anche il presente, come il passato, è percorso da numerosi conflitti e scontri, azioni che sono sempre state considerate l’unica maniera per poter dimostrare la potenza di chi le metteva in pratica, definite da tutti “il modo per portare la pace nel mondo”. Ogni cosa, in questo universo, possiede dei lati all’apparenza positivi, i quali, si rivelano essere ingannevoli una volta scoperti e uno di questi è la guerra, che vista dall’esterno potrebbe sembrare un metodo utile per ricavare vantaggi economici e territoriali, dietro la quale, però, si nascondono il dolore, la miseria e la distruzione che essa provoca. Un esempio? Le grandi quantità di vittime o le condizioni disperate nelle quali si ritrovano gli stati al termine del conflitto. Se combattere fosse una soluzione valida ai problemi che caratterizzano la nostra vita, oggi il mondo vivrebbe in pace. Nonostante ci siano guerre che si combattono per aiutare i popoli in difficoltà, al termine del tutto, ciò che si ottiene non cambia: un risultato povero e disprezzabile. Mi chiedo allora perché rovinare una normalità come la nostra, così piena di novità, di gioia e di momenti felici per cambiarla con una triste, monotona e sfiorita? Uno spreco di vite, una perdita di tempo, questo è la guerra, non il mezzo migliore per risolvere i problemi. Sembra fatto apposta, ma proprio in questi ultimi mesi con l’attacco russo all'Ucraina abbiamo potuto sperimentare al meglio che cosa significhi portare un conflitto così in un mondo avanzato come il nostro. Le immagini che ogni giorno i telegiornali e i programmi in TV ci mostrano sono agghiaccianti: case distrutte, edifici bombardati e territori devastati. Molte volte, riflettendo sugli avvenimenti quotidiani, ho cercato di immedesimarmi in una, tra le tante ragazze ucraine che sono fuggite e ho capito che abbandonare la propria casa, gli amici, la scuola e tutto ciò che fa parte di me, io non l’avrei sopportato. Quando mi capita di scrollare le pagine dei giornali on-line e di vedere gli occhi dei bambini ucraini rimasti senza nessuno, riconosco la paura ed i timori più sinceri, che vengono da un cuore puro come il loro. C’è ancora chi, in un momento sospeso, aspetta l’autobus con cui poter fuggire e chi è già al sicuro da qualche parte, in un altro paese, con un'altra cultura da sperimentare, ma senza la libertà di vivere in pace. Talvolta mi riesce difficile pensare alla crudeltà di Putin, ma poi ripiombo nella realtà e mi rendo conto che io, nel mio piccolo, posso solo sperare in un futuro più sereno.

Annarita Vicenti 3^G

Fermare la guerra per tornare a sorridere

Ai telegiornali e di conseguenza tra di noi, si sta parlando molto della guerra tra Ucraina e Russia. Nonostante i vari conflitti accaduti nel passato, l’uomo non riesce a imparare e a migliorare dai propri errori, quindi sbaglia più volte. Siamo nel 2022 e, piuttosto che pensare alla pace, si pensa ancora al potere, ferendo le popolazioni altrui. Non è giusto che innocenti scappino dalle proprie case, per paura di perdere la propria vita e per una guerra inutile. Noi giovani dobbiamo cambiare il futuro e non utilizzare la violenza per affermare la propria superiorità, come è successo nel passato e sta accadendo nuovamente. Tante persone ucraine cadono vittime degli attacchi russi. Nessuno vuole la guerra. Putin deve fermarsi, perché così fa soffrire persone innocenti. Non credo che si stia comportando correttamente, come un uomo con dei sentimenti. A causa sua e del suo obiettivo, bambini, donne, intere famiglie stanno perdendo la propria vita. Questo pensiero non lo condivido solamente io, ma la maggior parte delle persone degli stati del mondo. Dobbiamo restare uniti e porre fine a questo disastro, invece di essere circondati dall'odio. Tutti quanti desideriamo la pace, ma non soltanto in Ucraina, anche in quei posti dove la guerra continua a svolgersi da anni, perché solo così si può ritornare a sorridere.

Nuzzi Marianna 3^G

Ucraina rosso sangue


Lettera aperta a Putin


Caro presidente,

siamo degli adolescenti italiani che, con questa lettera, vogliono dare voce al silenzio dei tanti giovani che dicono no alle guerre, no alle stragi, alle devastazioni, alla morte di tanti innocenti. Le immagini che, dal 24 febbraio 2022, arrivano nelle nostre case ci fanno rabbrividire. Le guerre, le abbiamo conosciute attraverso i libri di storia, ma sapere che in Ucraina si combatte e c'è tanta distruzione, ci procura sgomento e dolore. Noi e tanti altri ci chiediamo il perché di tutto ciò, perché in nome di pseudo ragioni, la mente umana è capace di tanta violenza, di tanto odio, di tanto male

Siamo consapevoli, Presidente, che non saranno le nostre parole a far cambiare idea a lei e a quanti sono al vertice del comando russo, ma ciò non può impedirci di esprimere il nostro disappunto per quanto sta accadendo. Vogliamo esprimere, inoltre, la nostra solidarietà al popolo ucraino che ha manifestato una forza incredibile in difesa del proprio paese. Ma lei, Presidente, deve assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo, speriamo le rimanga un briciolo di ragione per rendersi conto che la situazione rischia di degenerare e trasformarsi in un conflitto mondiale. Lei ha nella sue mani il destino dell'umanità, si rende conto di ciò? Lei oltre ad essere un capo politico, è un padre di famiglia, quale futuro sta preparando per i suoi figli? È ancora in tempo per una mediazione, per far sì che nel cielo ucraino tornino a brillare i colori della PACE, che l'azzurro e il giallo della bandiera ucraina non vengano intaccati ulteriormente dal rosso sangue delle tante vittime innocenti di questa assurda guerra. Costruiamo insieme un mondo migliore in cui la potenza di una nazione non venga misurata dal numero degli arsenali militari altamente distruttivi, un mondo in cui venga cancellato l'odio, l'orgoglio, la prepotenza, un mondo in cui regnino l'amore, la pace, la fratellanza

Rosita Losurdo Daniela Laurieri e Valentina Gjini 3ªE


Armare o non armare? Questo è il problema

Il grafico qui accanto mostra le risposte a una questione cruciale in questi giorni: è giusto dare sostegno militare alla guerra? La maggior parte delle persone (Molto-Abbastanza, 76%) pensa che non si dovrebbe dare alcun sostegno militare agli ucraini, altri invece (Poco-Per niente, 24%) sostengono che inviare attrezzature e armi all’Ucraina sia giusto. Questo è un dilemma di cui si sta parlando molto in questi giorni; io personalmente credo che bisognerebbe dare sostegno all’Ucraina solo nel caso in cui il conflitto andasse per le lunghe e Putin iniziasse a penetrare nel territorio ucraino. Ma andiamo per ordine e analizziamo cosa accadrebbe se il sostegno militare fosse dato. Se l’Italia mandasse armi e attrezzature, insieme agli altri Paesi NATO (un patto militare stretto dopo la Seconda Guerra Mondiale, formato dalle nazioni che sono alleate con gli Stati Uniti d’America), Putin non resterebbe a guardare: scatterebbe il sistema delle alleanze e di conseguenza una possibile Terza Guerra Mondiale: altri inutili spargimenti di sangue, che abbiamo visto numerose volte nel corso della storia e che non hanno mai portato a niente. In realtà la NATO è la causa principale del conflitto: l’Ucraina voleva far parte di questo patto militare, ma ciò non andava bene a Putin, che si è sentito accerchiato dalle forze nemiche. Alcuni pensano che con le armi importate dagli altri Paesi, l’Ucraina possa ribaltare magicamente la situazione, e che riesca a vincere contro la Russia, tuttavia ciò non è così semplice poiché le probabilità che Putin non faccia scattare l’entrata in guerra dei propri alleati sono relativamente basse, per cui è molto rischioso. Se invece si evitasse di mandare sostegno militare all’Ucraina, almeno per il momento, tutto ciò non accadrebbe, e si aprirebbe uno spiraglio alla speranza che il conflitto termini il prima possibile con un trattato di pace. Ribadisco però che nel caso di un allargamento del conflitto, inviare attrezzature di guerra sarebbe più che giusto. Voglio aggiungere inoltre che sono totalmente dalla parte dell’Ucraina, e che secondo me Putin ha fatto un attacco che si poteva tranquillamente evitare. Dicono di studiare la storia, così da non da non commettere gli stessi errori del passato, ma ci sono persone alle quali non importa niente e iniziano guerre per i propri scopi. Il Capo vuole fare la guerra, ma non combatte; i cittadini non vogliono fare la guerra, ma sono obbligati a combattere. Questo è il mio pensiero sulla situazione attuale. Concludendo, voglio dire alle persone che ora come ora vogliono inviare sostegno militare all’Ucraina di pensarci due volte prima di intraprendere azioni che potrebbero evolversi in un conflitto mondiale.

Giovanni Lauriero 3^H

Il Papa: la guerra è sempre ingiusta

Per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, il 15 marzo, c’è stato un contatto tra Papa Francesco e il patriarca russo Kirill in videoconferenza. Francesco ha ringraziato il patriarca per questo incontro, motivato dalla volontà di indicare, come pastori dei loro popoli, una strada per la pace e di pregare per il dono della pace, perché si cessi il fuoco. Il Papa ha pronunciato parole molto significative, come: chi paga il conto della guerra è la gente innocente che viene bombardata e muore; i nostri cuori non possono non piangere di fronte ai bambini, alle donne uccise, a tutte le vittime della guerra; la guerra non è mai la strada giusta. Le parti hanno sottolineato l’eccezionale importanza del processo negoziale in corso, esprimendo la loro speranza per il raggiungimento al più presto di una pace giusta.

Kevin Shellegaj, Michele Lorusso, Michele Cicirelli 3^B





Ucraina, tra proteste e iniziative di pace

La guerra in Ucraina e in Russia è ormai entrata nelle nostre case. Tante sono le iniziative internazionali per dire no alla guerra, come le recenti manifestazioni a San Pietroburgo e a Varsavia. Anche il popolo murgiano rappresentato dal Comitato per la pace Murgia ha organizzato, mercoledì 16 marzo alle ore 18:30, una videoconferenza per riflettere sulle ragioni della guerra. Lucia Perrone, presidente dell’Anpi sezione di Altamura, ha introdotto la discussione. Guido Sechi, ricercatore di Geografia Umana presso l’Università di Riga in Lettonia, ha approfondito il tema dell’attuale guerra come diretto testimone in quanto il suo Paese confina con la Russia, dove ci sono innumerevoli manifestazioni per protestare contro la cosiddetta “Operazione speciale” intrapresa da Putin ai danni dell’Ucraina. La videoconferenza è stata poi seguita dalla “Marcia per la pace”, fortemente voluta da tre diversi comuni: Altamura, Gravina in Puglia e Acquaviva delle Fonti.

I comitati hanno fissato un itinerario con un tempo di percorrenza di 2 ore dalla lunghezza di ben 5 km. La marcia è stata inaugurata da due distinti cortei, altamurano e gravinese. I manifestanti, nello specifico i rappresentanti delle associazioni e delle parrocchie, singoli cittadini e gruppi di studenti di alcuni istituti di scuola secondaria di secondo grado sono partiti alle 9:30 per incontrarsi alle 12:00 a Campo 65, la masseria ex campo di prigionia di soldati jugoslavi durante la Seconda guerra mondiale.

Non è un caso che la manifestazione si sia conclusa proprio nel territorio della Murgia, non estranea a tali raduni. Si pensi a quanto è accaduto tra il 1959 e il 1962 quando la Murgia è stata scelta come sito “segreto” per installare i missili americani a testata nucleare Juppiter. Per via della loro posizione strategica, gli ordigni erano simbolo di minaccia verso l’allora URSS. La tensione tra le due superpotenze ha tenuto col fiato sospeso il mondo intero, ma soprattutto il popolo murgiano che lo ha visto protagonista della prima marcia della pace.

La manifestazione di questo 19 marzo nasce non solo come segno di protesta nei confronti della guerra in Ucraina, ma anche come azione di riscatto verso le passate battaglie del popolo altamurano per il disarmo del territorio murgiano.

Nancy Patella, Erald Kazazi e Paolo Sforza 3^L

Se pensi al futuro come pensi che sarà?

Oggi la guerra...e domani?

Prendendo spunto dal film C’mon C’mon, il cui protagonista è un giornalista che va in giro per le città degli USA per chiedere ai giovani come immaginano il loro futuro la nostra professoressa ci ha fatto questa domanda: “Se pensi al futuro come pensi che sarà?"

Ecco alcune delle nostre risposte.


Quando penso alla parola futuro mi viene in mente una miriade di parole. In generale penso certamente ad un mondo migliore ma soprattutto spero, anzi ne sono abbastanza certo, che crudeltà ed oserei dire insulti alla dignità umana come razzismo, violenza contro le donne e anche altre cose come giudicare dall’apparenza spariranno. In conclusione vedo un futuro fiorente e straripante di miglioramenti. Se ognuno di noi mette una goccia prima o poi il secchio si riempie. (Enzo Cutecchia)


Siamo abituati a pensare che nel futuro ci saranno le macchine volanti ma io penso che se non riusciremo a rimediare ai nostri errori non avremo mai quel futuro che tutti vogliamo.

(Silvia Matera)


Io penso che nel futuro il mondo non avrà tracce di sangue e di notizie brutte, ma sarà un mondo unito, senza guerra e pieno di pace. (Antonella Reale)


Chiudendo gli occhi riesco a immaginare ragazzi e bambini con un conto bancario digitale, con una casa di proprietà, con l’uso sproporzionato dei social media, dove verranno trasmessi eventi sportivi, senza diritti pubblicitari. Vedo un mondo pulito quasi del tutto bianco, senza un velo di criminalità, solo ed esclusivamente bianco. Vedo grattacieli per quasi tutte le città, anche quelle più piccole. Percepisco che i nostri figli vivranno in un mondo tanto bello da essere quasi noioso, non so spiegarlo è solo una sensazione che percepisco guardando ciò che succede nel mondo odierno: normalmente, noi ragazzi siamo quasi completamente accecati dalla tecnologia, che fa continui passi avanti di cui ormai non ci sorprendiamo nemmeno più di tanto. (Giovanni Bruno)


Io penso che il mio futuro sarà come quello che ho sempre sognato, cioè diventerò un'insegnante. Ho tanta voglia di raggiungere tutti i miei traguardi. Non sarà sicuramente semplice però cercherò di farcela. Io sogno un mondo tranquillo con la pace e senza guerra, senza rifiuti e inquinamento. Sono sicura che tutti questi traguardi verranno raggiunti perché ho molta fiducia nelle persone. (Gabriella Colacicco)


Io immagino il futuro molto ma molto diverso dal presente e più arduo da vivere. La vita è come un gioco: dal livello 1 al 10 è facile, ma dal livello 10 al 100 diventa sempre più difficile.

(Marina Cutecchia)


Beh… il futuro è un mistero, può essere pieno di macchine e robot oppure potrà scatenarsi una guerra intergalattica contro gli alieni o ancora intraprenderemo un viaggio nello spazio alla ricerca di un nuovo pianeta, perché la Terra è stata distrutta da un'apocalisse provocata dagli zombies e troveremo il pianeta “Girimilli” e faremo amicizia con i “girimiliani”. Ma questo può accadere solo nei libri di fantascienza… forse.

Qualcosa di più reale potrebbe essere un futuro pieno di inquinamento, se non facciamo subito qualcosa per rendere il mondo un posto migliore.

Il futuro è un albero in continua crescita ed ogni azione determina una reazione.

(Giandomenico Lorusso)

Gli uomini riusciranno a convivere, molte persone che conosciamo moriranno, le macchine cammineranno da sole. L’uomo andrà su Marte e non ci saranno povertà o disparità di genere. Io invece starò sul mio divano a guardare la partita della Juve. (Costantino Simone)


Penso a un mondo con macchinari all’avanguardia, magari anche delle cure per le malattie rare a cui oggi non c’è rimedio. Penso anche all’inquinamento che sarà tale da non poter tornare più indietro. Mi chiedo se avrò una famiglia, se avrò esaudito il mio sogno di diventare un ingegnere aerospaziale, di vivere in America, se l’Italia si sarà qualificata almeno ad un mondiale o se lo avrà anche vinto. Penso soprattutto se sarò vivo, se sarò felice o se sarò cambiato tanto da non riconoscermi più.

(Michele Fiore)


Il futuro sarà fantastico: un mondo pacifico senza nessun tipo di guerra, gli abitanti liberi e con i diritti. Le città saranno tutte colorate, piene di luci e allegre.

Tutti i pregiudizi svaniranno e nessuno prenderà in giro una persona per le sue particolarità.

Nessuna distinzione tra donne e uomini, bianchi e neri. Le donne avranno finalmente gli stessi diritti e le stesse funzioni degli uomini. (Giulia Gallo)


classe 3^H