The-100

The 100 di Kass Morgan è il primo libro di una tetralogia, dalla quale è stata anche tratta una serie televisiva presente su Netflix, ed è composta da: The 100, The 100 - day 21, The 100 - homecoming e The 100 - Rebellion. Questo libro è ambientato in un futuro distopico nel quale, a seguito di un’apocalisse termonucleare, i superstiti sono scappati nello spazio e hanno creato una vera e propria colonia, formata da tre classi sociali con regole molto rigide. In questo primo romanzo seguiamo il punto di vista di quattro giovani: l’aspirante dottoressa Clarke, il soldato Bellamy, il figlio del cancelliere Wells e Glass, l’unica dei quattro rimasta sulla navicella. Infatti i primi tre e altri 97 ragazzi sono spediti sulla Terra per condurre degli studi riguardo le radiazioni e la vita sul pianeta invece di essere giustiziati per i vari crimini commessi. Essendo questo un libro del genere young-adult, una gran parte della trama è legata alle relazioni (principalmente sentimentali) dei protagonisti, e in particolare in questo primo libro seguiamo due fili temporali: il presente, sulla navicella con Glass e sulla Terra con i 100, e il passato, in cui si spiegano le vite dei ragazzi prima che commettessero i delitti per cui sono stati spediti sulla Terra. Personalmente, ho trovato l’ambientazione di questo libro estremamente interessante e, in particolare, ho apprezzato molto le parti in cui si descrive il funzionamento della vita nello spazio, sulla Colonia. Nonostante la vita sia descritta come abbastanza diversa da quella che conduciamo sulla terra, sono riuscita comunque ad immedesimarmi nei personaggi: alla fine, i problemi che si vivono durante il periodo dell’adolescenza sono molto simili. I quattro fili narrativi non sono assolutamente confusionari, al contrario: mi hanno tenuto con il fiato sospeso.

Tra le parti negative, invece, trovo la scrittura: ho trovato alcune espressioni abbastanza clichè, come ci si può aspettare da un libro di questo genere, ma leggendo gli altri libri della serie ho notato che lo stile migliora molto. In conclusione, è una lettura abbastanza scorrevole, e sicuramente non profonda: insomma, se volete leggere un libro solo per il piacere della lettura, penso che questo faccia al caso vostro.

Emma Marino