Qatargate: traffici mondiali

Qatargate: Traffici Mondiali

I mondiali 2022 ,tenutisi in Qatar sono stati oggetto di un polverone mediatico, in particolare per  la violazione dei diritti umani, ma le polemiche sono andate  ben oltre.

Il vero e proprio scandalo  e’ cominciato il 9 Dicembre 2022 quando ,ribaltata dai  media mondiali , si diffondeva la notizia di una perquisizione ai danni di Eva Kaili, vice presidente del Parlamento  europeo, di lì a poco si sarebbe abbattuta  la tempesta  del “Qatar gate” che ha segnato

La storia di un mondiale che non avrebbe dovuto esistere.

Per la prima volta nella storia del calcio, i campionati mondiali si sono svolti in inverno. Noi studenti  abituati a sostenere le nostre nazionali nelle caldi notti estive, ci siamo ritrovati a doverlo fare in uno dei periodi più impegnativi dell’anno scolastico. Tutto ciò ha fatto storcere il naso ai più appassionati di calcio, ma quello che ha effettivamente scatenato l’indignazione , distogliendo l’attenzione dal contesto invernale, sono state le numerose morti sul lavoro avvenute nel corso della costruzione  degli stadi  e delle strutture  adibite ad ospitare le più importanti partite della competizione.

Questo perché nel 2010, tra  varie “coincidenze” e presunti casi di corruzione,   il Qatar diveniva il  futuro paese ospitante per i Mondiali programmati nel 2022, un territorio privo di storia calcistica e quindi privo di quelle strutture adeguate allo sport che tanto amiamo, donde la  mobilitazione per la  costruzione di ben sette stadi all’avanguardia. È giusto ricordare che oltre agli stadi è stato doveroso costruire strutture adatte ad ospitare 32 nazionali con i relativi calciatori, staff e ovviamente tifosi. Tutto ciò ha portato ad una spesa complessiva di 220 miliardi di dollari, ma il bollettino più alto  mai pagato  è  stato quello dei 6.500 operai morti sul lavoro, obbligati a lavorare per turni di 12 ore sotto il sole  del deserto saudita. Un grande affare, forse simbolo del consumismo che ha ormai preso le redini di uno sport che ha sempre puntato ,invece, ad unire  tutto il mondo in un'unica passione, a rispettare i diritti fondamentali dell’individuo e la dignità di chi si è sempre battuto con lo scopo di rendere il calcio un mezzo per unire diverse culture e abolire le disparità sociali.

 “Borse piene di soldi” ed eurodeputati indagati  sono le ultime , meschine, battute di un campionato mondiale’ innaturale’ .

Borse piene di soldi sono ,infatti, state trovate a casa di Giorgi e Kaili, entrambi magistrati di Bruxelles", uno scandalo giudiziario senza precedenti , il “ Qatargate” appunto che  ha coinvolto l’Europa e più nello specifico il Parlamento Europeo.

Con “Qatargate “ si identificano le indagini della magistratura belga nei confronti degli europarlamentari  che hanno accettato soldi non tracciabili dal Qatar in cambio di una "raccomandazione" agli occhi del Parlamento

Europeo. Apparentemente tutto  aveva funzionato , in quanto nessuno, prima di quel 9  dicembre , si era interrogato su ciò che stava effettivamente accadendo in Qatar ,durante i preparativi e nel corso del mondiale stesso.

I politici sono tutt’ora sotto indagine, in attesa dello svolgimento di un processo, alcuni di loro come la vicepresidente del Parlamento,  è stata sottoposta alla carcerazione preventiva,  da poco prorogata a più di un mese.


A cura di: Rizzo Emanuele 2I e Passarelli Luigi Jago 2I