"Prevenire è meglio che curare": l'importanza della prevenzione

L’impegno della nostra Scuola

Il Liceo Scientifico “G.B. Scorza” ha negli ultimi mesi annunciato la partecipazione al progetto di screening “PRE.DI.RE. Prevenzione e diagnosi delle malattie renali” realizzato in partenariato con il Comune di Cosenza, l’associazione BAMBI-Amici della chirurgia pediatrica e promosso dall’ASIT, Associazione Sud Italia Trapianti.

Il progetto finanziato dalla Regione Calabria mira a prevenire patologie come diabete, obesità, tumori e varie malattie renali, attraverso uno screening sulle prime quattro classi di tutte le sezioni del Liceo. Il nostro è il primo Istituto calabrese e italiano a partecipare a questa campagna preventiva, con l’obiettivo di diminuire il numero, sempre più in crescita, di persone affette dalle disfunzioni sopracitate.


Collaborerà all’iniziativa anche il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi della Calabria, più nello specifico, sarà impegnata lap.ssa Daniela Bonofiglio, la quale terrà un seminario dove verranno trattate tematiche legate alla corretta alimentazione, con lo scopo di inquadrare e sensibilizzare noi ragazzi sulle cattive abitudini più comuni nella nostra fascia d’età.

Nel mondo sono oltre 850 milioni le persone affette da malattie renali ma solo una piccola parte è consapevole della propria situazione; nei casi peggiori accade spesso che il soggetto se ne accorga quando ormai non si può più evitare la dialisi o addirittura il trapianto.

Solo in Calabria, le persone colpite da queste patologie sono 150.000 e il caso vuole che la maggior parte sia concentrata nell’area nord della Regione, più precisamente nella Provincia di Cosenza. Perciò è importante cogliere l’occasione e ritenerci fortunati per l’opportunità che il nostro Istituto ci sta offrendo onde evitare il possibile sviluppo di queste problematiche e diminuire la probabilità di disagi futuri.

Le Malattie Renali: quando si sviluppano e cosa sono


Le cause più comuni delle disfunzioni renali sono spesso caratterizzate da errati stili di vita e abitudini, come diete poco equilibrate, sedentarietà e disidratazione; cibi ricchi di sale, alcolici, sigarette o simili, droghe come la cocaina o potenziali composti chimici caratterizzati da metalli pesanti all’interno del nostro corpo sono alla base di un lento percorso che potrebbe sfociare poi in calcoli renali, insufficienza renale, addirittura tumori e molte altre malattie. Numerosi studi, inoltre, ci mettono a conoscenza del fatto che il corretto funzionamento dei reni è strettamente collegato all’apparato cardiovascolare e, di conseguenza, la salute dei nostri reni determina anche quella del nostro cuore e di tutti gli organi ad esso connessi. Non si pensi però, che un corretto stile di vita voglia dire che i nostri reni siano sani: le cause di patologie renali infatti possono essere anche esterne, come batteri, virus e parassiti. Oggi abbiamo a disposizione cure efficaci che sono in grado, se iniziate precocemente, di arrestare e anche far regredire la malattia stessa.

Per andare a intercettare possibili malattie su un vasto numero di persone lo screening nefrologico è lo strumento più efficace ed è stato infatti quello che la nostra scuola ha adottato aderendo a questo progetto, che ha lo scopo di indagare a fini diagnostici su un campione di mille giovani adolescenti compreso tra i 14 e 17 anni di età, di entrambi i sessi, allo scopo di una precoce diagnosi di malattia.

Lo screening consiste nella valutazione degli esami delle urine, e del sangue, controllo della pressione arteriosa, misurazione di peso, altezza e circonferenza addominale. Verrà, inoltre, discussa la qualità della propria dieta personale, usando come metodo di paragone la Dieta Mediterranea e la corretta assunzione di frutta e verdura.

È giusto però ricordare che il successo del progetto è condizionato notevolmente dall’adesione in massa della componente alunni e della collaborazione proficua dei rispettivi genitori. Sottoporsi a questi piccoli esami è un impegno veramente minimo in confronto ai benefici personali che se ne potrebbero ricavare ed anche alla possibilità di collaborare a una raccolta di dati utili a livello mondiale.

Ciò che quindi si vuole proporre con tale Progetto rappresenta, in qualche modo, un ritorno al passato, ai tempi in cui, grazie alle numerose visite mediche effettuate all’interno delle scuole si favoriva la possibilità di prevenire malattie, che, se non curate, avrebbero potuto determinare gravi conseguenze sui ragazzi.


A cura di: Luigi Jago Passarelli 2I e Michele Aquilino 4Bbio