FUTURISMO

Introduzione

All'inizio del Novecento, dall'Italia dilaga in Europa e nel mondo un movimento che mira a trasformare l'immaginario della contemporaneità. Attraverso manifesti e polemiche, il Futurismo propugna un'arte e un costume che fanno tabula rasa del passato e di ogni forma espressiva tradizionale, ispirandosi al dinamismo della vita moderna.

Proiettato verso l'avvenire, esso costituisce un modello per tutte le avanguardie successive. Anche se molte delle sue intuizioni rimangono allo stadio di semplici provocazioni e le teorie enunciate nei suoi programmi non sempre si traducono in opere significative, il Futurismo ha il merito storico di sprovincializzare e rinnovare la cultura italiana grazie a un progetto che, straripando dagli argini della letteratura, è capace di coinvolgere tutte le espressioni della creatività umana: le arti figurative, l'architettura, il cinema, il teatro, il design e la moda.

Cinema futurista

In Italia gli esordi del cinema d'avanguardia sono dovuti a fratelli Arnaldo e Bruno Ginanni-Corradini, noti come Ginna e Corra.

Le loro posizioni venivano collocate spesso fuori dall'esperienza futurista semplicemente perché non vicini a Marinetti o Boccioni anche se hanno aderito al manifesto.

I primi film sperimentali di Ginna e Corra risalgono al 1911: 4 pellicole colorate a mano che loro chiamavano cinepitture e 4 film astratti realizzando agendo direttamente sulla pellicola, asportando la gelatina del film e dipingendoci direttamente sopra.

Letteratura futurista

Il Futurismo in letteratura può essere riassunto in alcuni punti chiave che permettono di capire il pensiero che accompagnò coloro che si sentivano futuristi.

Tra le caratteristiche principali del Futurismo in letteratura troviamo la volontà di vedere finalmente la nascita di una letteratura rivoluzionaria, ovvero priva di regole grammaticali, ortografiche e punteggiatura.

Furono proprio i futuristi in tal senso a sperimentare nuove forme di scrittura, dando vita a una vera e propria poesia fatta di movimento e di libertà. Nella letteratura futurista non vi è spazio per la sintassi tradizionale, le parole subiscono costanti modifiche e sono disposte sul foglio in modo da evocare l’immagine descritta.