Espressionismo

Introduzione

L’espressionismo può essere sintetizzato come il contrario dell’impressionismo: l’artista impressionista si fa condizionare dal mondo esterno mentre produce, imprimendo quel mondo nella sua opera. L’artista espressionista invece, esprime il proprio mondo interiore deformando quello dell’arte. 

Abbiamo due grandi correnti espressioniste: quella tedesca e quella francese, entrambe nate nel 1905 circa.





Armonia in rosso, Henri Matisse, 1908

Espressionismo francese

L’espressionismo francese si diffuse nel gruppo dei Fauves (lett. “belve”): i colori sono spesso contrastanti tra di loro e vengono usati in contesti non a loro appartenenti. Inoltre, le figure sono spesso rese più astratte. La tecnica riprende quella dell’impressionismo e del puntinismo, ma lo stile è completamente diverso.

Esempio eclatante di tutto ciò è la stanza rossa di Matisse: la stanza è bidimensionale a causa delle grandi superfici di colore pieno, la composizione non ha profondità spaziale, la prospettiva è annullata dallo stesso rosso. La stanza viene quindi dipinta come percepita da Matisse (movimento dall’interno all’esterno). La composizione è stata scelta a causa della soggettività del dipinto. 

Altro emblema potrebbe essere la donna col cappello: i colori sono contrastanti e stesi violentemente, per tentare di affermare la personalità di Matisse. La forza e la densità delle pitture servono a dare espressività al soggetto. La tecnica è simile all’espressionismo tedesco, anche se è priva di legami con la realtà sociale del periodo che caratterizzavano i temi dell’espressionismo tedesco.





Donna con cappello, Henri Matisse, 1905

Marzella, Ernst Ludwig Kirchner, 1909-1910

La pubertà, Edvard Munch, 1894-1895

Espressionismo tedesco

L’espressionismo tedesco invece nasce con il movimento Die Brücke (il ponte, simboleggia la trasformazione secondo Così parlò Zarathustra di Nietzsche), e sviluppano uno stile basato su colori accesi, tensione emozionale e immagini violente.  

Il dipinto che più si attesta a fare da copertina al gruppo (letteralmente) è la Marcella: Ernst Ludwig Kirchner prende ispirazione dalla Pubertà di Munch, ma la visione è più violenta, pessimistica. Il trucco e lo sguardo fanno percepire la coscienza corrotta della ragazza che accetta la propria condizione.

Anche nelle Cinque donne per strada abbiamo una denuncia al conformismo, rappresentando delle donne omologate tra di loro, ma rappresentano anche la solitudine dell’uomo moderno.


Cinque donne per strada, Ernst Ludwig Kirchner, 1913

Un film

Metropolis è il capolavoro del cinema espressionista tedesco: rappresenta l’uomo che diventa quasi come una macchina, all’interno della metropoli, che sembra dividere e deumanizzare sempre di più le persone. Inoltre, il contrasto tra la parte alta e la parte bassa della città è enorme. Il film esprime l’idea progressista e lo sguardo verso il futuro presente nella Germania del 1927.

Conclusione

Praticamente, la differenza più grande tra i due espressionismi è che quello francese esprime la voglia di vivere, il rifiuto della prospettiva e l’antinaturalismo, mentre in quello tedesco abbiamo la critica alla società e la ribellione degli artisti.

Possiamo quindi concludere che l’espressionismo è l’opposto dell’impressionismo: i colori e i contrasti diventano più violenti e antinaturalisti, al contrario di quelli impressionisti, e la rappresentazione dell’immagine avviene dall’interno all’esterno, l’esatto contrario di quello che avviene nell’impressionismo. Una simile rottura con il passato avviene anche con il Dadaismo.