di Giulia Vadacca
La settimana più attesa dell’anno, quando Milano apre le sue porte ai maggiori stilisti del panorama mondiale della moda, chiude in stato di emergenza, causa allarme COVID-19. L’evento è stato inaugurato, a causa dell’assenza di molti ospiti cinesi, con l’iniziativa di Camera Moda, China we are with you, permettendo agli 8 designer bloccati nel loro Paese di sfilare virtualmente. Inoltre data la preoccupazione durante le sfilate, i brand hanno iniziato a distribuire disinfettanti come provocazione per gli ospiti. Il primo a ufficializzare la chiusura al pubblico è stato Giorgio Armani, stilista riconosciuto come genio dell’alta moda, che fa sfilare la sua collezione autunno-inverno 2020/2021 sul sito Armani.com, dichiarando di aver preso questa decisione “per non mettere a rischio la salute degli ospiti”. Successivamente Moncler cancella il suo evento in programma, seguito da Laura Biagiotti e Michael Kors.
Articolo scritto prima dello stato d’emergenza indetto dal D.P.C.M del 9/03/20
Aggiornamento del 07/05/20
Durante questo periodo di grande emergenza per il nostro Paese, il mondo della moda si fa sentire con diverse iniziative, oltre alle numerose donazioni. Armani ha convertito tutti i propri stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso destinati agli operatori sanitari impegnati in prima linea. Fa lo stesso Herno, producendo milioni di camici e mascherine che la sera la protezione civile passa a ritirare. Gucci, invece, invita la sua community a intervenire al suo fianco per raccogliere fondi per le strutture sanitarie e per sostenere i numerosi scienziati al lavoro per il vaccino, con l'iniziativa “We Are All In This Together”.
#andràtuttobene