14/05/2020
Pompeo, segretario di Stato americano, ha cominciato la sua visita in Israele tornando all'attacco della Cina, pur senza citarla apertamente, esordendo con: "Ci sono paesi che nascondono le informazioni sul coronavirus".
Pompeo ha definito Israele un grande partner perché ha condiviso tutte le informazioni che aveva riguardanti il Covid-19, affermando inoltre che alcuni Paesi invece di aiutare per il bene comune, confondono o occultano le prove che hanno sul virus.
I repubblicani hanno deciso di presentare al Senato una proposta di legge per autorizzare Trump a imporre sanzioni alla Cina, se quest’ultima non fornirà un resoconto completo su quello che è accaduto dopo la diffusione della pandemia del Coronavirus.
La legge concederebbe a Trump sessanta giorni di tempo per poter riferire al Congresso americano sulle risposte della Cina sull'origine dell'epidemia; l'indagine potrebbe essere condotta dagli Stati Uniti o dai suoi alleati o ancora da un'agenzia delle Nazioni Unite come l'Organizzazione mondiale della Sanità.
Trump potrebbe essere autorizzato, in base a questa legge, a imporre sanzioni a Pechino. La Cina, però, si rifiuta di dare il consenso al fatto che la comunità internazionale vada a indagare nel laboratorio di Wuhan", la città-focolaio della terribile epidemia. La proposta dei senatori repubblicani è stata definita “immorale” da Pechino. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinesi, Zhao Lijian, ha dichiarato: “è un tentativo di incolpare la Cina per la diffusione del coronavirus”. Inoltre ha aggiunto che la Cina è sempre stata trasparente e ha lavorato in stretto contatto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità.