Laurea triennale in Design del prodotto, della comunicazione visiva e degli interni / curr. Product e visual design / primo anno

Fondamenti di product design / A

docenti: Martina Frausin (Fondamenti di product design), Paolo Ruggeri (Fisica per il design)

collaboratori: Elena Colombini (Fondamenti di product design), Massimiliano De Bei (Fisica per il design)

Il laboratorio offre gli strumenti di base metodologici e operativi per analizzare gli oggetti, imparare a governare la generazione delle forme e progettare i prodotti attraverso esercitazioni di bassa complessità. Le tre esercitazioni esposte affrontano alcune questioni di base:

. il rapporto tra obiettivi progettuali e variabili formali (come nel caso delle texture);

. l’analisi, il disassemblaggio e la descrizione di un prodotto;

. la progettazione di un prodotto dato un tema specifico

Gallery dei progetti

PRODOTTI E TEXTURE 3D

Analisi texture 

Forma, funzione e costruzione

L’esercizio prevede l’identificazione di una texture presente su un prodotto e la comprensione della sua funzione primaria. Gli studenti hanno disegnato e descritto la costruzione della texture identificando matrice e griglia per poi cercare in altri prodotti i seguenti esempi di combinazione:

. diversa matrice, stessa griglia, stessa funzione;

. diversa griglia, stessa matrice, stessa funzione;

. diversa matrice, diversa griglia, stessa funzione.

TEXTURE 3D PER IL FONOASSORBIMENTO

Creazione di texture 3D

Somma e sottrazione di solidi

Nella seconda parte dell'esercizio gli studenti hanno generato una texture tridimensionale lavorando per somma e/o sottrazione di solidi con l'obiettivo di testarne le prestazioni di fonoassorbimento con il modulo di Fisica per il design. Per ciascuna texture hanno costruito il modello fisico della singola unità e della griglia di ripetizione.

IL VALORE NASCOSTO DEI PRODOTTI

Analisi di prodotto, affordance e disassemblaggio

L’osservazione, lo studio approfondito e la restituzione delle caratteristiche funzionali formali di un prodotto sono al centro di questo esercizio. Gli studenti hanno selezionato un'oggetto a piacere dati tre ambiti (cucina, ufficio, cura e benessere) di cui hanno analizzato elementi costruttivi, formali e tecnici attraverso il rilievo dell’oggetto e delle sue parti costituenti, il disassemblaggio, il racconto del suo utilizzo e l’approfondimento delle sue affordance.

BabatoEnrico_AnalisiProdotto.pdf
FiorindoLuigi_AnalisiProdotto.pdf
SilvanoMatilde_AnalisiProdotto.pdf

DESIGN PER L'ILLUMINAZIONE 

Fonti di illuminazione portatili

Athena

Vanni Dainese, Luigi Fiorindo, Diletta Terilli

Ispirata alla dea della sapienza questa lampada è progettata per la lettura individuale in biblioteche e sale studio. Nasce da forme geometriche semplici e materiali naturali con il minimo numero di copmponenti, mantenendo il focus su funzionalità, affordance ed ergonomia.

Fonti di illuminazione portatili

Wolly

Andrea Gambaro, Elisa MizzoniMatilde Silvano

Wolly è una lampada portatile versatile, utilizzabile sia come luce d'ambiente che come torcia. La testa della lampada accoglie la fonte di luminosa che può essere regolata e posizionata a seconda delle necessità. Wolly si presenta in più versioni per una personalizzazione estetica da parte dell'utente. 

Fonti di illuminazione portatili

Emerald

Enrico Babato, Marta Della Frera, Lorenzo Rinaldi

Emerald è una lampada da fondo che nasce per semplificare il piacere della scoperta di coloro che esplorano gli ambienti del fondale marino. Permette all'istruttore di segnare il percorso luminoso da seguire nelle escursioni di gruppo.

Fonti di illuminazione portatili

Falò

Alice Bellotto, Eleonora Cominato, Lucrezia Menossi

La lampada nasce dall’esigenza di creare un oggetto luminoso che possa evocare un senso di comunità e di unione, ricordando la forma, il calore e la familiarità di un falò. La lampada permette un'illuminazione graduale, a ricordare la crescita naturale della fiamma. Ogni asta è indipendente e può essere estratta dalla base e utilizzata come torcia o picchetto luminoso nel terreno.

Roberta Bottari, Glenda Buratto, Alice Facchin
Matteo Barbiero, Lorenzo Casetta, Giovanni Zara
Riccardo Aceti, Massimo Piovesa, Lisa Sartori
Emily Bianco, Edoardo Rasa, Francesca Zurlo

HANNO PARTECIPATO AL LABORATORIO

Aceti Riccardo, Babato Enrico, Basso Alessandro, Bavia Maria Iris, Bellotto Alice, Benuzzi Maria, Bertoncello Giulia, Bianco Emily, Boccalon Sara, Borgato Leonardo, Bortoluzzi Daniel, Bottari Roberta, Buratto Glenda, Casetta Lorenzo, Chiriboga Domenica Cristina, Coccia Federico, Cominato Eleonora, Dainese Vanni, Dalle Vedove Lucrezia, Della Frera Marta, Facchin Alice, Ferrini Pietro, Fiorindo Luigi, Friso Sofia, Gambaro Andrea, Gambarotto Alessio, Garziera Lorenzo, Giangiacomi Chiara, Gregato Ilaria, Lorenzon Gaia, Manzati Caterina, Menossi Lucrezia, Mizzoni Elisa, Morandina Pietro, Padovan Giulia, Pellicini Denise, Piccinonno Maia, Pighin Filippo, Piovesan Massimo, Pizzinato Stefania, Pombo Quinteros Valentina, Pucci Nicole, Rasa Edoardo, Rinaldi Lorenzo, Roncato Francesca, Rosan   Giulia, Rossi Veronica, Sartori Lisa, Savegnago Giuseppe, Silvano Matilde, Stefani Elisabetta, Terilli Diletta, Varotto Ginevra, Vivardi Filippo, Zara Giovanni, Zurlo Francesca
Pagine realizzate con il coordinamento di Luca Casarotto, Pietro Costa, Maddalena Dalla Mura, Annapaola Vacanti e in condivisione con i docenti e i collaboratori citati.