docenti: Alessandra Bosco (Design degli spazi), Rosaria Revellini (Sistemi tecnologici)
collaboratori: Francesca Ambrogio e Valentina Carli (Design degli spazi), Margherita Ferrari e Davide Baggio (Sistemi tecnologici)
Lo spazio che ospita l’allestimento è stato progettato in funzione dell’esperienza, pertanto è stato suddiviso in tre macro aree (ingenuità, rifiuto, accettazione) che determinano le emozioni principali provate dal protagonista nel corso del romanzo e che si vogliono far vivere ai fruitori.
Per questo progetto lo spazio è stato suddiviso in cinque aree che rispecchiano le cinque stagioni del romanzo. All’interno di ogni sezione sono stati collocati elementi che ricordano, visivamente ed emotivamente, le sensazioni provate tra il 1916 e il 1917 dai soldati italiani.
Quello compiuto da Aschenbach è un viaggio che oltrepassa il “fisico” e si fa interiore. A Monaco, ambiente elegante ma opprimente, tessuti di seta color avorio incorniciano una teca di fogli svolazzanti, richiamo al blocco dello scrittore. Poi, una parete interattiva attira il visitatore, lasciandolo di fronte ad una parete nera: non è la meta.