Design del prodotto / 1
docenti: Alessandro Pedron, Marco Zito
collaboratori: Elia Venturini, Maria Manfroni
Il laboratorio LIGHTLIGHT si focalizza sullo sviluppo di oggetti luminosi, attraverso la collaborazione con tre aziende partner: iGuzzini illuminazione, per la parte di illuminotecnica; Ricehouse per la fornitura e la sperimentazione con i biomateriali; Arche 3D, per lo sviluppo e la realizzazione dei prototipi attraverso la stampa 3D. In una dimensione in cui la sostenibilità ambientale del progetto appare ormai imprescindibile, le lampade realizzate sono l’esito di un percorso sperimentale che ha visto la combinazione di biomateriali derivanti dagli scarti della filiera risicola – geopolimero e termoplastico – con la tecnologia additiva della stampa 3D. L’obiettivo del corso è stato quello di guardare alla dimensione processuale del progetto, non considerando soltanto il prodotto finale ma l’intero processo che porta alla sua realizzazione.
Gallery dei progetti
LightLight
RETICULA
La lampada a sospensione Reticŭla trae ispirazione dal mondo del riso; in particolare dalle classiche conformazioni a terrazzamento che caratterizzano l'immaginario delle risaie. Inoltre, l'inserimento di un elemento reticolato ricorda l'intreccio delle fibre, che caratterizzano strumenti e copricapi utilizzati tradizionalmente in quell'ambito. Tale intreccio ha la funzione di valorizzare la luce, la quale filtra attraverso i due piani, dando vita a particolari giochi e pattern di ombre. In questo modo vengono richiamati i riflessi del sole sull'acqua delle risaie.
LightLight
SBUFFO
Ricehouse incontra la luce di iGuzzini. Due mondi visivamente in contrasto ma uniti da un obiettivo comune: trovare soluzioni più sostenibili attraverso una continua ricerca all’innovazione tecnica. L’utilizzo di una lampadina miniaturizzata e di un processo produttivo che permette di non sprecare materiale ci ha portate a riflettere su concetti quali l’essenzialità e la leggerezza. La massima espressione della leggerezza si manifesta nell’elemento aria. Il concept trova quindi ispirazione nell’aria in quanto vettore di leggerezza con l’obiettivo di arrivare, attraverso essa, ad un’innovazione morfologica. Ma in che modo? Gonfiando!
LightLight
BALUARDO
Per la realizzazione della lampada abbiamo pensato ad una forma che sia in grado di sostenersi autonomamente. Nella parte superiore la superficie è caratterizzata da una transizione da una forma nervata ad una circolare per fare in modo che la lampada abbia un alloggiamento adeguato. La stampa avviene attraverso un unico movimento a spirale che modella la forma dalla base alla cima.
HANNO PARTECIPATO AL LABORATORIO
UN RINGRAZIAMENTO A
Alessio Colombo e Tiziana Monterisi, Carlo Masgoutière, Luca Pilot, Matteo Copize in condivisione con i docenti e i collaboratori citati.