Product e systemic design / A
docenti: Marco Zito (Product e systemic design), Cesare Bizzotto (Tecnologie produttive per il design)
collaboratori: Elia Venturini (Product e systemic design), Elia Maschio (Tecnologie produttive per il design)
Tendo è un percorso che ha visto studenti, docenti ed ospiti passeggiare, fermarsi, tornare indietro, correre attraverso il tema della tensione applicata al progetto, e non solo.
Ogni oggetto rappresenta un’indagine unica sul tema e sul suo impatto sulla forma, sulla funzione e sull’esperienza dell’utente.
Sono stati analizzati oggetti, sperimentati materiali, ricostruite strutture e meccanismi che trasmettono la sensazione di tensione in modi sorprendenti e inaspettati.
Ogni oggetto rappresenta un’indagine unica sul tema e sul suo impatto sulla forma, sulla funzione e sull’esperienza dell’utente.
Sono stati analizzati oggetti, sperimentati materiali, ricostruite strutture e meccanismi che trasmettono la sensazione di tensione in modi sorprendenti e inaspettati.
Progetti
Product and systemic design
Tendo
Progetti
Attraverso una serie di oggetti, caratterizzati da diverse dimensioni e caratteristiche, gli studenti hanno esplorato varie modalità d’uso, mettendo in evidenza l’impatto e l’importanza della tensione nel processo di design. Nonostante la diversità degli oggetti e delle loro funzioni, emerge una chiara linea di continuità tra i progetti. La tensione diventa il filo conduttore che collega le diverse creazioni, conferendo loro una coerenza concettuale e un’identità comune.
Tecnologie produttive per il design
Tendo
Durante il corso di Tecnologie produttive ogni gruppo ha scomposto e analizzato un oggetto, anonimo o firmato, esempio del concetto di tensione, identificandone parte tesa, tendente e vincolo. Partendo da tale analisi, i gruppi hanno poi applicato un simile concetto di tensione al loro progetto finale.
Product and systemic design
Tecnologie produttive per il design
Tendo
Book
La sfida nella realizzazione di questo libro è stata incapsulare e raccontare con efficacia ogni passaggio e difficoltà nella realizzazione di questi progetti, dando spazio alle sensazioni e ai commenti degli autori. Il nome “Tendo” rimarca il tema, descrivendo un’ambivalente tendere verso e tendere a sè, un mutuo scambio di informazioni. Il risultato è un’indagine che non si sbilancia nel descrivere un percorso di ideazione estremamente pragmatica che ignori le inevitabili implicazioni psicologiche.
HANNO PARTECIPATO AL LABORATORIO
UN SPECIALE RINGRAZIAMENTO A
Alberto Meda, Stefan Diez, Omar Tonella, Bacan Srl per il loro importante contributoe tutte le realtà che hanno seguito e aiutato i ragazzi nello sviluppo e realizzazione dei loro progettie in condivisione con i docenti e i collaboratori alla didattica.