Exhibit design
docente: Alessandra Bosco, Lucilla Calogero
collaboratori: Valentina Carli, Luca Coppola, Tommaso Lodi
Esporre come narrazione di un territorio
Il laboratorio approfondisce a livello teorico e progettuale l’interazione tra uomo, ambiente e artefatto attraverso la progettazione di sistemi di allestimento divulgativi ed esperienziali. Il confronto con un contesto reale, la Val di Seren, ha permesso di misurarsi con la gestione dell’intero processo progettuale, dal rapporto con la committenza all’individuazione di fonti primarie, alla consultazione del patrimonio documentale fino alla realizzazione dell’allestimento e dell’esperienza di visita. Il laboratorio restituisce in un progetto allestitivo unitario la complessità di un luogo e della sua cultura, facendo emergere l’esporre come spazio polivalente, luogo di comunità e di interazione tra le persone che lo vivono, lo frequentano o ancora non lo conoscono.
Gallery dei progetti
Patrimonio gastronomico
Reminessenza
Legami tra cibo e contesto
La Valle è sempre stata culla di valori quali collaborazione e convivialità, purtroppo abbandonati e dimenticati. Il cibo diventa pretesto per evocare la Valle attraverso stimolazioni olfattive e tattili che, svincolate dalla fisicità del luogo, raccontano il patrimonio gastronomico di un territorio tanto povero quanto ricco di elementi identitari.
Patrimonio di famiglia
Zariesier
Racconti di vita familiare
Ruoli, mansioni, dinamiche economiche e familiari emergono attraverso le testimonianze di coloro che hanno abitato la Valle e che nel corso del tempo hanno mantenuto vive, tra le mura domestiche, le antiche tradizioni, tramandando preziosi saperi ed esperienze della vita di montagna. La narrazione delle attività svolte dagli abitanti valorizza il ruolo ricoperto da ogni componente della famiglia e la sua importanza nel sostentamento collettivo.
Patrimonio storico
Volti abbronzati e fucili arrugginiti
La Resistenza nella Valle
Tra il 21 e il 27 settembre 1944 la Valle vive la ferocia nazifascista. Ricordare questo periodo della storia della Valle significa contribuire a mantenere viva la memoria di coloro che combatterono per la libertà, raccontando la guerra attraverso il loro occhi. Protagonista e voce narrante è Filomena Dalla Palma nota con il nome di Gina, partigiana staffetta che, attraverso il suo diario giornaliero, imprime nella storia le atrocità della guerra.
Patrimonio artigianale
I passi del socio
Latte come risorsa della comunità
I casei costituivano la sede di lavorazione del latte ed erano anche luogo di riferimento e di ritrovo per la comunità. Tra racconti e aneddoti vengono narrate l’organizzazione e le attività della vita quotidiana di un socio all’interno del casel, trasmettendo valori e saperi tra generazioni e favorendo l’evocazione del senso comunitario che connota questi luoghi.
Patrimonio gastronomico
Se-Mì Vago
Semi come fonte di vita
Il seme non è patrimonio di un singolo territorio ma dell’intera umanità. Testimone eternamente viandante, passa di mano in mano dalla Val di Seren fino al Brasile, incrociando realtà variegate nelle vesti di catalizzatore di ricordi, fonte di sopravvivenza, origine di legami. Nel suo circolare appartiene a tutti e non appartiene a nessuno... forse alla terra.
Patrimonio ambientale
La voce del bosco
Esperienze da percorsi comuni
Da sempre uomo e bosco vivono un rapporto di scambio, tra chi dà e chi riceve: nuovi segni, nuovi significati, sono simboli di un rapporto ciclico che si rinnova. Restituire l’immagine e il carattere del bosco quale organismo attivo e in costante mutamento, attraverso la raccolta di esperienze collettive, genera un percorso tra passato e presente suscitando in colui che osserva la curiosità di conoscere e vivere il bosco stesso.
Patrimonio di comunità
Tra barch e méde
Cumuli di memoria
Barch e méde sono luoghi-simbolo della Valle di Seren, resti e memorie tangibili dell'atteggiamento laborioso di una comunità, caratterizzata da solidarietà e convivialità, che si è sviluppata e dissolta distante dalle comodità e dalle facilitazioni. Intorno a queste strutture aleggia ancora il ricordo di vite, sacrifici e spiritualità di individui e famiglie che hanno vissuto in un delicato equilibrio l’armonia con la natura.
Patrimonio artigianale
Intrecciando
Fissare una memoria
In che modo il legno e la tecnica dell’intreccio diventano parte integrante della vita quotidiana di un contadino della Valle? La celebrazione della forza e della bellezza del lavoro manuale vengono scandite attraverso i momenti-chiave dell’abitare, del vivere e del lavorare: fojarol, zhèst e brìnzhia. Il saper fare e l’arte dell’intreccio vengono tramandati con una metodologia che unisce abilità manuale e gusto artistico.
Patrimonio storico
Emozioni in valigia
In viaggio verso il Brasile
Alla fine del XIX secolo ha inizio un fenomeno di migrazione dalla Val di Seren in Brasile. L’installazione illustra le cause attraverso l’esperienza e le emozioni vissute delle famiglie emigrate. Il viaggio, che parte dalla Valle, si snoda attraverso le tappe fondamentali. Il collegamento tra chi è rimasto nella Valle e chi è andato via è richiamato da fitte corrispondenze, poesie e fotografie.
Patrimonio ambientale
Flora illustrata
Le radici della Valle
Quali specie botaniche custodisce la Valle? Il racconto mediante illustrazioni, descrizioni ed esperienze olfattive, stimola ed incuriosisce i visitatori, adulti e bambini, arricchendo le loro conoscenze ed invitandoli ad una successiva visita del territorio percorrendo i suoi sentieri.
Patrimonio di comunità
I diséa
Segni di comunità
Uno degli elementi che più contraddistingue la comunità di Valle è il dialetto. La narrazione consente di ricostruire l’identità della Valle, che pian piano sta scomparendo, favorendo il ritorno di un senso comunitario. Con le tracce testuali, riemergono le tradizioni e le conoscenze legate alla cultura orale del posto, rompendo il silenzio che da molti anni invade la Valle.
Patrimonio di famiglia
Ritratti
Storie di quotidianità familiare
Racconti e testimonianze si sovrappongono a immagini, per narrare aspetti del quotidiano e dinamiche dell’ambiente familiare del territorio. Storie in cui emergono i ritratti di donne, che nel corso del tempo hanno rappresentato con caparbietà e dedizione i valori del luogo. Un'unione di più voci che si intrecciano in un’unica identità in grado di ridisegnare il paesaggio della Valle nel corso del tempo.
HANNO PARTECIPATO AL LABORATORIO
Con il sostegno diFondazione Val di Seren ONLUS Enrica De PaulisCon la collaborazione diSoprintendenza Archeologia, Belle Artie Paesaggio per l’Area Metropolitanadi Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso FunzionariDamiana Lucia Paternò / Fernando FiorinoComune di Seren del Grappa / Gruppo Alpini Monte Grappa, Seren del Grappa / Apat Veneto, Federazione Apicoltori Italiani / Arquivo Histórico Municipal João Spadari Adami, Brasile / Museo Etnografico Dolomiti, Cesiomaggiore /Museo della Latteria di Cadore.
e in condivisione con i docenti e i collaboratori alla didattica.