docente: Massimiliano Ciammaichella
collaboratrice: Olimpia Russo
La raffigurazione anatomica del corpo umano nei trattati scientifici è stata per lungo tempo un terreno d’incontro tra scienza e arte. Il lavoro si colloca all’interno di questo immaginario visivo dove anatomia umana, animale e vegetale si compenetrano e si fondono in una natura immaginata che si anima attraverso lo strumento digitale.
Il progetto nasce nel tentativo di esplorare il territorio limite del perturbante in relazione al corpo umano. Lo spazio indagato si estende tra umanità e informità, massa e riconoscibilità, inquietudine e nominabilità. Il punto di partenza è stato proprio il concetto di Perturbante, come indicato da Freud in “Das Unheimliche”.
Il progetto indaga il rapporto e il confronto che nasce fra il corpo umano e quello animale. Nello specifico l’intento è quello di rappresentare come, nello spazio digitale questo si traduca in un solo corpo ibrido, nato dalla somma genetica delle due parti.
Nell’esplorare relazioni inedite tra specie diverse, quale nuova identità corporea si può idealizzare e/o superare nell’ambiente digitale?
L’obiettivo del progetto è quello di indagare gli effetti che la positività tossica provocano sull’identità reale e digitale delle persone.
Con il termine positività tossica si intende un atteggiamento eccessivamente positivo che si traduce nella negazione, minimizzazione e invalidazione dell’autentica esperienza emotiva, reprimendo le emozioni più difficili.
il progetto prende il nome dalla parola inglese Overlaoad, ovvero sovraccarico di informazioni e stimoli.
L’obbiettivo è rappresentare, tramite la mutazione di un corpo digitale, la sensazione di stress causata dal continuo bombardamento di notifiche che i nostri dispositivi emettono.
Laudate Hominem è un progetto che nasce con la volontà di indagare il rapporto tra il nostro corpo fisico, quello di carne e ossa con cui siamo nati, e il corpo digitale, rappresentazione alternativa all’interno dei mondi virtuali.
Il cyborg 2.0 di oggi afferma la sua corporeita organica e politica nascendo come una creatura ctonia, “della Terra, al contempo antica e appena nata”, una creatura mostra che non appartiene a nessuno. Il cyborg viene dalla terra, si fa (secondo il concetto della Haraway per cui gli organismi non nascono ma si creano), plasma il suo strato epidermico in materiale orgnaico bioplastico, caratterizzandosi per la sua natura duale e mutevole.
'Persona' vuole esplorare una tematica attuale e controversa tramite la storia di un individuo che intraprende un percorso di transizione da reale a digitale. La condizione nella realtà che lo spinge in questo viaggio è indefinita, ma il fine non ci è ignoto: la necessità di instaurare una relazione sociale con un altro individuo nella dimensione digitale, per sopperire ad una mancanza nel reale.