Exhibit design

Il laboratorio si è sviluppato indagando l’exhibit nelle sue molteplici sfaccettature (exhibit museale, fieristico, urbano), al fine di ampliare la formazione degli studenti e renderli più consapevoli nei confronti di una disciplina che è centrale al progetto perché dalla vocazione fortemente interdisciplinare; l’allestimento, infatti, è il campo ibrido dove si sovrappongo la cultura del progetto del design e dell’architettura, il progetto grafico e quello dei prodotti multimediali, configurandosi come occasione per sperimentare nuove soluzioni, tecnologie e materiali.

Nello specifico il laboratorio affronta il rapporto fra i contenuti del mostrare e il progetto del mostrare: testi, immagini, materiali, tecnologie, organizzazione dello spazio, comportamenti. Nell’analizzare questo duplice rapporto il laboratorio vuole recuperare dalla storia, attraverso l’analisi e il confronto, esempi illuminanti da guadare con gli occhi dell’oggi per trarre paradigmi ancora contemporanei di metodologia della progettazione.

Il laboratorio, con la consapevolezza di chi sa che “non esistono oggetti brutti, basta saperli esporre” (Franco Albini), nella sua prima parte elabora dunque una piccola “contro-storia” dell’esporre per rileggere i progetti esemplari nell’ottica del mostrare, alla luce delle sfide della contemporaneità (come la sostenibilità e il rapporto con l’ambiente).

Obiettivo ultimo del laboratorio è fornire agli studenti gli strumenti critici e metodologici affinché possano proporsi come progettisti in grado di leggere e rispondere, con intelligenza e “munariana arguzia”, alle istanze del contemporaneo.