docenti: Olga Barmine, Fabrizio Gay
collaboratori: Clara Accebbi, Irene Cazzaro
Le nozioni geometrico-proiettive che fondano la pratica dei metodi di rappresentazione (proiezioni parallele, centrali e fotogrammetria elementare) è sperimentata realizzando grafici che rappresentano date configurazioni del Rubik’s Snake (catena lineare di 24 semicubi con interfacce quadrate ruotabili in moduli di 90°) sperimentandone le proprietà di struttura plastica modulare con dati ritmi spaziali e cromatici.
Rilievo panchina: Archetti; Robin
Rilievo stanza: Boscolo Chia; Montevecchi Antropometria: Marzaro
La seconda parte del corso applica i metodi di rappresentazione agli oggetti e agli spazi, introducendo le norme e le convenzioni del disegno tecnico ed architettonico attraverso esercitazioni di rilievo diretto e di restituzione grafica di una panca nell’area esterna del Cotonificio e di uno spazio all’interno della propria casa. Vengono trattati successivamente alcuni temi relativi alla relazione tra uomo, oggetto e spazio – antropometria, ergonomia, prossemica – approfonditi nel progetto finale, uno studio comparativo tra due interni.
A Venezia e New York, si pone l’attenzione non solo sui ruoli funzionali e compositivi degli elementi del progetto, ma anche sul loro valore simbolico e comunicativo legato alla strategia aziendale di Olivetti: dal ruolo da protagonista delle opere d’arte, all’utilizzo sapiente di materiali rappresentativi dell’eccellenza artistica e manifatturiera dell’Italia e di Venezia, al valore espressivo, percettivo e funzionale del colore.
Chiave di lettura nel confronto tra i due progetti è l’idea di “piazza”: a Venezia, Carlo Scarpa articola la relazione dello spazio interno con lo spazio urbano di piazza San Marco, mentre Gae Aulenti realizza nel cuore di Parigi una simbolica “piazza d’Italia”, riprendendo della piazza gli elementi costitutivi per creare una continuità spaziale attorno a due elementi simboli dell’uomo e dell’avvenire.