docente: Laura Badalucco
collaboratore: Alessandro Zannoni
Siamo partiti da due parole: materia e forma.
Queste due parole sono state il filo conduttore di una settimana e mezza di attività intensiva nella quale abbiamo condiviso alcuni strumenti operativi necessari per progettare singoli prodotti o sistemi di prodotti.
Le tre esercitazioni qui esposte affrontano, a partire da queste due parole, alcune questioni di base:
. il rapporto tra tecnologie produttive e materiali, con attenzione alla sostenibilità ambientale e alla circolarità materica;
. il rapporto tra obiettivi progettuali e variabili formali;
. l’individuazione e gestione di variabili di dettaglio in una tipologia di prodotti.
Abbiamo ideato un piccolo prontuario, sintetico, facilmente ampliabile e aggiornabile, che permettesse di ricordare le principali tecnologie produttive e i materiali attualmente utilizzati, ma che offrisse anche alcuni spunti sui materiali alternativi, bio-based, rigenerati, alleggeriti, che rappresentino una valida alternativa e ci facciano fare un passo avanti verso un’economia circolare in un momento nel quale le criticità connesse ai materiali sono particolarmente evidenti. Completano il libretto alcuni esempi di prodotti per ogni abbinamento tra tecnologia e materiale.
Partendo da un parallelepipedo di dimensioni date, ogni gruppo ha realizzato 5 varianti sulla base di un obiettivo definito (per esempio zone tattili, orientamento del prodotto, instabilità, leggerezza ecc.).
L’efficacia delle scelte formali è stata poi verificata con i propri colleghi secondo una specifica metrica di valutazione.
In questo esercizio ogni gruppo ha svolto un’analisi tassonomica di una tipologia di prodotti, dei suoi elementi formali di particolare significanza e ha realizzato un morfogramma che illustra la varietà delle alternative. Il morfogramma si presenta come un diagramma dei possibili modi di risolvere i problemi di dettaglio che si presentano al progettista.