docente: Massimiliano Ciammaichella
collaboratore: Francesco Bergamo
Da decenni nel mondo si discute riguardo la definizione di esistenza per un essere umano. Per alcuni l’essere umano si può considerare tale già in fase embrionale, per altri solamente una volta sviluppato in feto, per altri ancora solamente quando nasce. Eppure, con il prepotente avvento dei social media negli ultimi anni, pare che il concetto di esistenza si stia nuovamente trasformando.
Il progetto indaga il rapporto tra la persona, la propria stanza e il digitale. Se prima si poteva distinguere la vita online da quella offline, quella reale, oggi le due realtà coincidono: oggi viviamo on-life, viviamo nell'infosfera. Da luogo di rifugio dal reale, il mondo virtuale diventa l’unico luogo in cui poter vivere.
Il progetto racconta della condizione dell’Hikikomori, termine giapponese che significa letteralmente “stare in disparte”. Viene usato per riferirsi a chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, rinchiudendosi nella propria abitazione, raggiungendo livelli estremi di isolamento, senza aver nessun tipo di contatto diretto con il mondo esterno, talvolta nemmeno con i propri genitori.
Il progetto affronta la tirannia del tempo nel nostro secolo, denunciando il modello che ci siamo autoimposti di tempo veloce e divoratore, in cui siamo prigionieri dell’accelerazione e schiavi di uno stile di vita che può essere riconosciuto come dignitoso solamente se finalizzato alla produzione. L’essere umano da sempre cerca di proiettarsi in una dimensione eterna, spogliandosi della sua esistenza limitata e terrena.
Azione liquida ha l’obiettivo di indagare la risposta dell’ambiente all’azione umana. Abbracciando la filosofia dell’ecologia profonda teorizzata dal filosofo norvegese Arne Næs, consideriamo l’ambiente come un sistema sinergico di elementi, nel quale la visione antropocentrica viene superata, l’uomo diventa parte integrante dell’ecosistema e non più il protagonista.
Un corpo è come un’isola nel mondo, dai terreni brulli, rocciosi, bruciati dal sole. Oppure lievi, candidi e delicati. Di notte come di giorno, è in continuo mutamento. Nulla è statico. Il corpo respira, vibra, cambia la sua forma, risponde a stimoli fisici, prova emozioni, che nell’arco di un istante scompaiono concedendo spazio a nuove forme.
Il progetto indaga le dinamiche dell’uomo all’interno dell’era del transumanesimo, nello specifico si concentra sul tentativo di oltrepassare i limiti del suo stesso organismo, di superare lo spazio-tempo e di raggiungere l’immortalità, aspirando a una condizione di vita ben lontana dai presupposti umani attuali, quasi inconcepibile dall’uomo.