Denominazione corso: ATT - 945/1
Durata: 20h
Destinatari: Docenti di Scuola dell'Infanzia, di Scuola Primaria e Secondaria di Primo grado.
Conduttore del corso: prof. Cingolani Paolo
Titolo: "Neuropsicologia e Didattica a confronto: conoscere I processi cognitivi di base per aiutare I bambini/ragazzini ad organizzare al meglio i saperi e a far fronte alle loro eventuali fatiche"
Premessa:
L’Istat segnala che negli ultimi anni sono raddoppiate le certificazioni di disabilità (Legge 104), quadruplicati i DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento -Legge 170/2010) e da ultimi sono dilagati sia i BES (Bisogni Educativi Speciali) che I Disturbi di Attenzione ed Iperattività e quelli della condotta . In una classe di scuola primaria 1 alunno su 4 è in media portatore di una diagnosi attinente ad un deficit specifico.
È come se una epidemia di malattie neuropsichiatriche avesse colpito le scuole italiane,naturalmente con la benedizione degli ordini professionali interessati e dei centri di riabilitazione. A seguito della pandemia sono di certo aumentate le situazioni di bambini con difficoltà nella gestione delle emozioni ma ciò non giustifica a mio avviso il considerevole aumento degli invii agli specialisti del settore .
Questa pericolosa tendenza di medicalizzazione dei processi educativo/formativi va fermata in ogni modo o quanto meno limitata, rimettendo al centro di ogni intervento il punto di vista del bambino e restituendo alla scuola la sua specifica vocazione a “prendersi cura“ dei propri alunni con gli strumenti educativo/pedagogici che gli sono propri.
Se da un lato la Scuola deve recuperare la propria vocazione/funzione pedagogica senza diventare subalterna al sistema medico sanitario (l’invio ad una valutazione di approfondimento psico-diagnostico o neuropsichiatrica deve essere “l’ultima spiaggia” e non “la prima scelta“ ), è pur altrettanto vero che i genitori dovranno recuperare il “coraggio” di educare i propri figli imparando ad essere anche più normativi quando necessario, meno confusi e più coesi tra di loro costituendo una “virtuosa alleanza“ con gli insegnanti nell’interesse unico dei propri figli
Per realizzare questi obiettivi è necessario :
abbattere la cosiddetta “distanza clinica “ che gli specialisti hanno creato tra loro, la scuola e le famiglie, sacrificando in non poche occasioni la qualità della vita dei bambini sull’altare delle diagnosi, degli interventi e dei percorsi riabilitativi. La mia prospettiva non vuol in alcun modo essere “contro qualcuno”, contro il mondo accademico e medico che dovrebbe comunque restringere il suo campo di intervento alle situazioni di acclarato significato clinico; vuole invece essere una proposta “per qualcuno”, per gli insegnanti e per i genitori perché si appassionino a recuperare la “buona educazione” come possibile “cura” adatta a liberare i bambini dagli eccessi della medicalizzazione nella loro crescita emotiva e cognitiva".
osservare precocemente i bambini ( osservazione in classe , eventuali valutazioni individuali per gli alunni ritenuti meritevoli di approfondimento) per individuare i loro punti di forza cosi da armonizzarli al meglio con possibili loro fatiche evolutive che una volta individuate potranno essere fatte oggetto di potenziamento a scuola e a casa e solo in ultima istanza in sala di terapia
un confronto permanente con le insegnanti ( giornate/serate seminariali di formazione ; laboratori )
Tematiche affrontate nel corso:
il linguaggio nel bambino della seconda infanzia come implementarlo sia sotto il profilo lessicale che sintattico
la lingua scritta e la lingua letta : come si organizza e struttura nel tempo. Quali gli indici predittivi di possibile difficoltà. Quando e come intervenire con attività mirate
Il “ fare di conto “ e la risoluzione dei problemi : come si organizzano e si strutturano nel tempo
condivisione e studio di situazioni presentate dalle insegnanti ( alunni con fatica/difficoltà nel leggere , nello scrivere e nel far di conto )
Alunni con fatica/difficoltà di apprendimento : come facilitare l’accesso e la organizzazione dei diversi saperi disciplinari
Il linguaggio nella prima infanzia : come si organizza e cosa fare di fronte agli alunni con qualche difficoltà nel parlare
il gioco ed il disegno : come si organizza e come lo si può sostenere con attività mirate
pulsioni ed emozioni : come si manifestano e come aiutare il bambino a regolarle al meglio