Cari lettori, vi siete mai chiesti come mai Corbetta è così ricca di ville storiche?
Qui proveremo a soddisfare la vostra curiosità.
In passato i nobili milanesi costruivano queste ville per trascorrere la propria villeggiatura in famiglia a Corbetta. La villa più antica costruita risale al 1625 ed è Villa Frisiani Mereghetti, ma oggi il nostro speciale sarà dedicato a Villa Massari.
Villa Massari è una dimora settecentesca, venne costruita con lo scopo di essere utilizzata per eventi che richiedessero una cornice particolare, per un giorno speciale. Tutt’oggi è attiva, completamente circondata dal verde.
Al suo interno è possibile organizzare cene, pranzi, eventi e matrimoni.
L’interesse che suscita è dato dalle vicende legate alla Seconda Guerra di Indipendenza e quindi al nostro Risorgimento. Nel 1857 il generale ungherese Franz Gyulay decise di stabilirvi il quartier generale austriaco.
Restò a Corbetta fino al 1859, anno della celebre Battaglia di Magenta, lasciando segno del suo passaggio. Sono tuttora evidenti le sue insegne nobiliari poste al di sopra del portale d'ingresso del salone d'onore. Sempre in quegli anni anche l'arciduca Massimiliano d'Asburgo, fratello dell'Imperatore austriaco, fu ospitato nella villa.
Un altro aspetto molto apprezzato è il suo parco interno; si trova in ottimo stato e presenta una piccola grotta artificiale per rendere il tutto più naturale.
Milena Carciu e Giulia Cislaghi
Tutti noi conosciamo il parco comunale come luogo di ritrovo durante le estati e, per i meno freddolosi, durante gli inverni.
Ma in realtà quanti si sono mai interrogati sulla sua affascinante storia?
È un parco di tipo romantico di una villa privata, Villa Frisiani Olivares Ferrario, in cui ora ha sede il comune.
La villa risale al XVIII secolo e fu costruita dai conti Frisiani, per poi passare in mano agli Olivares che costruirono il nostro maestoso parco.
Il laghetto è in realtà artificiale e, allora come adesso, veniva usato per fare dei giri in barchetta. Sono presenti anche dei piccoli balconcini che permettono di avere uno stretto contatto con gli animali che, essendo abituati alla presenza dell'uomo, si lasciano avvicinare.
L’acqua è sempre stata presa da una falda acquifera che però ha smesso di funzionare e due anni fa non ha più fornito acqua.
Quest’estate, con la sua ristrutturazione, è stata rimpiazzata da una fonte secondaria.
L’isoletta chiusa e ristrutturata è chiamata l’isolotto degli innamorati dato che nel 1800 veniva usato come luogo di ritrovo pomeridiano e adesso come luogo di celebrazioni di matrimoni.
La grotta, crollata nel 2008, è stata appena ristrutturata nel rispetto dell’antica architettura, ma con l’impiego di materiali innovativi e resistenti.
La parte gioco per i più piccolini è appena stata cambiata e adattata a tutti, così come l’area verde.
Il nostro parco è inoltre protetto dalle Belle Arti ed è stimato e conosciuto in tutti i dintorni per la sua storia e bellezza.
Barbara Breno