STORIA E CULTURA

Soldati tedeschi il 24 dicembre del 1914 durante la prima guerra mondiale

Un soldato tedesco (sinistra) accende la sigaretta ad un soldato inglese durante la tregua di Natale del 1914.

Soldati inglesi e tedeschi giocano una partita di calcio durante la tregua del 1914

Un gruppo di civili anti-comunisti si riparano dietro ad un veicolo corazzato dal fuoco di un cecchino della polizia segreta comunista. Tutto avvenne a Dicembre del 1989 durante la rivoluzione rumena.

24/12/1914

un miracolo, oppure semplice umanità

Forse avete già sentito parlare della tregua di Natale? O conoscete qualche tregua famosa? Per chi non sapesse cosa sia una tregua, si tratta di un "cessate il fuoco" un momento nel quale due o più forze schierate che combattono si fermano per ore, giorni, minuti nei quali non si combatte più. Normalmente il tutto viene organizzato da grandi cariche della stato, generali, colonnelli, imperatori, tra accordi, discussioni, negoziati, contratti e armistizi.

Quella nota come "tregua di Natale" tuttavia è una tregua particolare. Questa volta si tratta di un puro gesto di umanità, ma per capirla meglio, si sa, è meglio iniziare dall'inizio.

Ci troviamo nel 1914, più precisamente al 28 Luglio, la guerra è appena iniziata, "si tratta di una cosa veloce", avevano detto, ma a suon di proiettili e morti la guerra va avanti. Tra le trincee echeggia una frase che è un grido di speranza: "non andrà oltre Natale".

Loro non lo sanno, ma la guerra durerà quattro interminabili anni che si porteranno dietro 37milioni di morti

In quel momento però i soldati non sono ancora del tutto stanchi della guerra, soprattutto chi è appena arrivato e non sa ancora cosa lo aspetta. Freddo, sangue, morti, fame, malattie, fango, stanchezza, sono solo poche delle parole che si possono usare per descrivere le terribili condizioni di vita, ma inizialmente si va veloci, c'è l'entusiasmo, l'eccitazione, è solo dopo che tutto inizia a rallentare e si combattono settimane, mesi per avanzare di pochi metri.

La Germania invade il Belgio il 4 Agosto del 1914 , sono innumerevoli i crimini di guerra commessi dai tedeschi tanto è vero che l'invasione in termini propagandistici viene ricordata con il nome di "stupro del Belgio". Passano i mesi e a questo punto siamo a dicembre, in Belgio, nelle trincee delle Fiandre a sud di Ypres.

Da un lato sono schierati i britannici, ma anche gli scozzesi, mentre dall'altro ci sono i tedeschi, che addobbano alberi mentre ricevono fischi dall'altra trincea. A separarli un centinaio di metri di terra vuota, o ricoperta di buche create dai bombardamenti, neve e filo spinato.

E' la vigilia di Natale, a mezzanotte i tedeschi iniziano ad intonare canzoni natalizie mentre gli inglesi rispondono con altri canti, nell'aria regna il gelo ma anche la pace, i tedeschi iniziano a chiamare gli inglesi, due escono dalle trincee e si incontrano a metà strada, nella terra di nessuno, con quattro soldati tedeschi. Sono stanchi di combattere e desiderosi di tornare dalle proprie famiglie, stanchi della guerra, e di essere governati da chi si nasconde e manda avanti altri che non hanno nulla a che fare con gli interessi politici, hanno capito, ormai, che non c'è alcun sentimento, alcuna bellezza né patriottismo nel morire nel fango senza un perché, e per nessuno di loro la gloria e il sacrificio valevano la vita. Si scambiano cioccolato, vino, sigarette, cibo, poi tutti esconodalle trincee e persino una partita di calcio venne improvvisata lì in mezzo al nulla. Ci tiene una messa alla quale partecipano tutti. L'umanità, la semplicità e la pace governano il Natale.

Per poi tornare all'insignificante rimbombo dei fucili.

Ovviamente il tutto non passò inosservato, ci furono delle punizioni anche alcune fucilazioni. A questa tregua parteciparono più di 100.000 soldati. Tutto questo avvenne più di cento anni fa, ed è il primo e forse non ultimo "lampo di umanità" di quella guerra terribile.

Per il futuro, speriamo non ci sia bisogno di una guerra per ricordare che tutti siamo infondo solo esseri mortali ed è inutile vivere per provare odio e simili sentimenti. Prendiamo per ciò esempio da loro e facciamo vigere la pace, anche se solo per poco.


Questa è parte di una lettera di un soldato inglese





Grigore Andrei Mario