Mussomeli è un comune siciliano di diecimila abitanti in provincia di Caltanissetta, sito a 765 metri s.l.m. nella Sicilia centrale. Cittadina collinare, di origine antichissima, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da un discreto sviluppo industriale e del nascente settore del turismo. Il territorio, caratterizzato da una abbondante e rigogliosa vegetazione, costituita in prevalenza da boschi, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che sorge a ridosso di una rupe orrida e magnifica, in posizione elevata, mostra segni di espansione edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurate tre torri (simbolo dell’arma della nobile famiglia baronale de Castellar), sormontate da tre api. Il tutto è sovrastato dal monogramma della Madonna dei Miracoli - patrona del paese, accompagnato, in capo, da una corona (aggiunta nel 1949) e, ai lati, da dodici stelle poste a raggi.

Castello Manfredonico di Mussomeli


Ingresso principale alla sala dei baroni

Vecchia scuderia

Rappresentazione cartografica della provincia di Caltanissetta e identificazione del territorio di Mussomeli nel 1852

Notizie storiche

I numerosi studi condotti sul territorio di Mussomeli hanno portato alla luce una notevole quantità di antichi insediamenti risalenti all’era preistorica (insediamenti pre-ellenici di Polizzello, contrade Grotte e Raffe) quindi greco - romana nonché araba.

Con la dominazione araba, testimoniata ancora oggi da dalla toponomastica, iniziò a configurarsi quella che oggi è la città antica di Mussomeli. In passato geografi e storici hanno a lungo dibattuto sull'origine dello stesso nome di Mussomeli, se dal latino Mons mellis o dall’arabo Menzil Malek (Manzil che significa dimora, casale e Mel che significa bene), senza mai però trovarsi d’accordo. Ma una recente scoperta di un giovane storico, Michele Ognibene, ha riaperto la discussione: il nome della città sarebbe da attribuire ad un califfo Al-Mus’Tansir, che regnò dal 427 al 487. Una tesi confermata dalla scoperta fatta da un pastore agli inizi degli anni ’20 nei pressi del Castello Manfredonico. Il pastore trovò un contenitore di terracotta con circa 125 monete arabe, meglio conosciute come dinar, che portavano il nome del califfo. Lo storico si dice certo: l’etipo del toponimo Mussomeli deriverebbe da “Muss” seguito da Meli (termine bizantino, riadattato dall’arabo in menzil- minzil), ovvero i casali di Al- Mus’Tansir.

E' nel Medio Evo, con Manfredi III Chiaramonte e la costruzione del maestoso castello, il famoso "Nido d'aquila" che Mussomeli acquista un indiscusso prestigio storico, che la vedrà addirittura sede della famosa "Congiura dei baroni".


Settimana Santa

Piazza Roma

Via Palermo

Le Famiglie storiche di Mussomeli

Nel 1500 il Fazello scrive che la terra di Mussomeli fu concessa dagli Aragonesi a Manfredi III di Chiaramonte tra il 1364 e il 1367. Ma il primo documento storico è un privilegio dell'aprile del 1392: sottoscritto ad Alcamo, stabilisce che re Martino concede a Guglielmo Raimondo Moncada "castrum Mussumeli". Dopo alcuni anni il governo della cittadina passò a Giaimo de Prades, poi Giovanni Castellar de Valenza e ancora a Giovanni Perapertusa, Federico Ventimiglia e nel 1467 ai Campo, che vi rimasero per circa ottant'anni. Come scrisse il Sorge: "Durante la signoria dei Campo, Mussomeli ebbe un imponente rinnovamento edilizio e agricolo; fu abbellita e dotata di chiese tanto da essere una delle più importanti università di Sicilia." Nel 1546, il castello e la terra di Mussomeli passarono da Andreotta del Campo alla signoria dei Lanza, fino all'abolizione della feudalità nel 1812.

Famiglia Chiaramonte

Famiglia Parapertusa

Famiglia Moncada

Famiglia Ventimiglia

Famiglia Prades

Famiglia Campo

Famiglia Castellar

Famiglia Lanza

Le Chiese e le Confraternite

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Mussomeli è detto anche il "Paese delle Confraternite”.Ben cinque difatti le antiche Confraternite esistenti: Ariconfraternita SS. Sacramento, Maria SS. Dei Miracoli, Santa Maria del Monte Carmelo, Maria SS. Delle Vanelle in Sant’Enrico e SS. Sacramento in San Giovanni Battista.

Dalla loro fondazione hanno sempre svolto un ruolo di rilevante importanza alla vita cittadina locale attraverso la promozione di opere di assistenza, suffragio, mutuo soccorso, attività culturali, coinvolgendo ogni ceto sociale del popolo mussomelese. Caratteristica e storica è la loro partecipazione ai riti penitenziari della Quaresima della Settimana Santa e di ogni altra manifestazione di pietà popolare.

Mussomeli è anche detto il “paese delle chiese”, tantissime e bellissime Tra le più importanti citiamo la Chiesa di Santa Margherita, con gli stucchi della scuola di Giacomo Serpotta, la chiesa Madre con il maestoso campanile “a vela”, il Santuario della Madonna dei Miracoli con il famoso simulacro del Biangardi e i dipinti del Provenzano, la Chiesa dei Monti con il Crocefisso attribuito a Fra’ Umile da Petralia, la Chiesa barocca di Santa Maria e la Chiesa di San Giovanni Battista.

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