Quando si pensa al latte solitamente viene alla mente un bovino ma, dato che questo tipo di produzione non è molto sostenibile, negli anni passati si sono sperimentati diversi modi per produrre latte partendo da una base vegetale: avena, mandorle, riso, piselli, cocco e soia sono delle buone alternative al latte vaccino.
I motivi che spingono sempre più consumatori ad acquistare bevande a base vegetale sono molti: qualcuno ha problemi di pancia a causa del lattosio, lo zucchero contenuto nel latte. Altri trovano il sapore dell’avena semplicemente più buono. Qualcuno ancora rinuncia al latte vaccino per tutelare l’ambiente e rispettare gli animali.
Anche se per produrre bevande vegetali non sono necessarie stalle o animali da sfamare, il costo è molto spesso alto.
Leggendo un articolo riportato sull’ultimo numero di “Internazionale Kids”, sono venuto a conoscenza che alcuni ricercatori hanno confrontato il ciclo produttivo del latte di mucca con quello delle bevande vegetali; in effetti per produrre un litro di latte vegetale si emette nell’ aria meno della metà dei gas generati nella produzione di un litro di latte bovino.Non è sbagliato comprare prodotti di origine animale come latte, formaggio e carne, ma è bene pensare due volte alla provenienza del prodotto prima di acquistarlo.Continuiamo ad abusare di risorse ambientali, sfruttando e facendo soffrire gli animali in allevamenti intensivi e danneggiando l’ambiente. Per cominciare a cambiare le cose per esempio, si potrebbe ridurre la frequenza di acquisto di questi prodotti. Che sia a base di avena, riso, cocco, soia o piselli l’importante è che “il latte” che scegliamo ci piaccia.
T.F. II F